Scontro frontale tra la Chiesa e gli Stati Uniti, in un momento particolarmente caldo per la storia politica americana che si prepara a elezioni di fuoco. Mike Pompeo, segretario di Stato americano, non sarà infatti ricevuto dal papa, che ha voluto così mettersi al riparo da eventuali polemiche o tentativi di strumentalizzazione. Una notizia che ha preso in controtempo la stessa Casa Bianca.
“C’è un tentativo di strumentalizzare Papa Francesco nella partecipazione del segretario di Stato Usa Mike Pompeo a un simposio in Vaticano” sono state le parole di monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati, che ha così anticipato la decisione del pontefice.
“Questa è una delle ragioni per cui il Papa non lo riceve” ha poi aggiunto Gallagher, a margine del simposio sulla libertà religiosa organizzato dall’ambasciata degli Usa presso la Santa Sede e aperto proprio da Pompeo, che aveva detto: “Giovanni Paolo II ha sfidato la tirannide, facendo questo ha dimostrato come la Santa Sede può muovere il mondo in una direzione più umana come nessuna altra istituzione”.
Pompeo aveva poi espresso un suo augurio affinché “possiamo essere così coraggiosi nel nostro tempo”. Il segretario di Stato americano aveva avuto in precedenza un colloquio di circa un’ora con il premier Giuseppe Conte.
Salvini non lo dice, ma anche il presidente dell’Inail (scelto da lui) ha avuto l’aumento