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Lega, Salvini diffida Bossi: “Il Comitato Nord deve cessare la sua promozione”

La Lega di Matteo Salvini rischia di esplodere dopo il deludente risultato ottenuto alle ultime elezioni. Subito dopo la chiusura delle urne, una parte del partito ha lanciato la corrente autonomista ‘Comitato Nord’. L’iniziativa sembra sia stata presa su ordine del vecchio segretario Umberto Bossi. Non un tentativo di scissione, giurano i promotori del comitato. Ma i fedelissimi di Salvini non si fidano. Per questo il tesoriere del Carroccio Giulio Centemero indirizza una lettera di fuoco al commissario lombardo Fabrizio Cecchetti.

Salvini diffida Bossi

“Diffida a Comitato Nord. – comincia così la missiva vergata da Centemero – Caro Fabrizio Cecchetti, ti scrivo in qualità di amministratore federale per segnalarti che ho provveduto a inviare diffida a cessare la promozione dell’associazione politica ‘Comitato Nord’ nei confronti degli iscritti a Lega per Salvini premier, e l’utilizzazione dei simboli e della denominazione del partito”.

“Ho inoltre depositato segnalazione presso il Garante della protezione dei dati personali per la violazione in opera da parte dell’associazione ‘Comitato Nord’ che sta procedendo a una raccolta dei dati personali degli iscritti di Lega per Salvini premier in violazione della normativa sulla privacy. In quanto legale rappresentante, ti confermo la totale serenità di Lega per Salvini premier rispetto all’iniziativa in questione, promossa da soggetto giuridico distinto dal partito e nessun modo ad esso collegato”, conclude il fedelissimo di Matteo Salvini.

Insomma, se non è rottura definitiva tra Matteo Salvini e Umberto Bossi, poco ci manca. I salviniani evidentemente non hanno digerito il proselitismo interno portato avanti dalla nuova associazione che vanta come suoi rappresentanti di punta l’europarlamentare Angelo Ciocca e dall’ex deputato Paolo Grimoldi. “Era abbastanza prevedibile tutto ciò. Salvini e i suoi non hanno mai ammesso forme di dissenso organizzate. Per anni abbiano provato a costruire una corrente indipendentista all’interno della Lega Nord e non ci è mai stato permesso. Figuriamoci nel partito personale di Salvini”, confida alla Adnkronos il bossiano Gianni Fava.

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