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Piazzapulita, scontro Freccero-Crisanti: “Ci sono cascato ancora”

Duro botta e risposta a Piazzapulita tra Carlo Freccero e Andrea Crisanti. L’ex dirigente Rai è notoriamente scettico nei confronti del vaccino anti Covid. Il medico, invece, ribadisce in ogni occasione l’importanza della vaccinazione. Tra i due ne nasce un pacato battibecco dopo il quale, però, le loro posizioni rimangono inconciliabili

Freccero e Crisanti ospiti di Piazzapulita

“Io ho detto che è un vaccino che ha una protezione di 6-7 mesi. – puntualizza Crisanti durante Piazzapulita – Chiaramente diventa molto complicato renderlo obbligatorio. Perché se lo rendi obbligatorio significa che tu devi garantire la protezione a tutti quanti. Il che significa che ogni sei mesi, addirittura ogni cinque perché devi prevenire la caduta degli anticorpi. Il che significa fare 120 milioni di dosi a tutta la popolazione. Però questo non vuol dire che i vaccini non abbiano un effetto importante nel prevenire le complicazioni della malattia. E poi secondo me l’obbligatorietà non si fa perché non ci si mette d’accordo sulla sanzione. Penso che il green pass sia la mediazione”, questa la sua opinione.

“Non si può fare (obbligatorio) perché c’è la Convenzione di Ginevra che ce lo proibisce. E Norimberga ricorda molto bene che le cose sperimentali non si possono fare. Un po’ di storia ci vuole anche”, obietta Freccero. “Questo è vero. Però, mi permetta, dopo quattro miliardi di dosi non si può chiamare sperimentale”, ribatte Crisanti. “Però è così sul bugiardino 2023”, insiste il critico tv. “Ma il bugiardino è stato fatto quando erano state fatte 30mila dosi”, replica il medico.

“Allora vede che mi costringe a dire che io conosco le persone che hanno avuto delle conseguenze negative”, perde per un attimo la pazienza Freccero a Piazzapulita. “Ma non c’è nessun vaccino che non dà conseguenze negative”, stavolta Crisanti gli dà ragione. “Ma tra la morte e una trombosi, o un ictus, non so quale sia il peggio. Ci siete riusciti, ci sono cascato ancora una volta, non volevo parlare di conseguenze”, si lamenta il suo interlocutore. “Io non capisco una cosa. Lei ha più paura del vaccino o della malattia?”, gli domanda allora a bruciapelo il medico. “Quasi quasi, posso dirlo, ho paura più del vaccino”, stupisce tutti Freccero. “Lei pensa che col suo comportamento può evitare di infettarsi. Il virus è fortunato una volta sola, lei lo deve essere tutte le volte”, lo avverte Crisanti chiudendo così la discussione.

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