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Otto e mezzo, scontro Travaglio-Sallusti: “La tua è una scemenza”

Marco Travaglio e Alessandro Sallusti protagonisti di un durissimo scontro a Otto e mezzo. Ospiti di Lilli Gruber nella serata del 30 marzo, i due direttori, rispettivamente del Fatto Quotidiano e di Libero, si accusano reciprocamente di aver strizzato l’occhio al presidente russo Vladimir Putin. Tra i due giornalisti si arriva addirittura agli insulti personali.

Marco Travaglio e Alessandro Sallusti

“Non è che con il reddito di cittadinanza poi possiamo andare in giro per il mondo a rinforzare la nostra economia e il nostro esercito”, Sallusti sta terminando il suo intervento, durissimo nei confronti di Giuseppe Conte. “E certo ai poveri gli potremmo regalare un bel mitra così se lo mangiano”, lo interrompe però Travaglio con tono sarcastico. “No questa è proprio una scemenza”, ribatte il collega. “No la tua è una scemenza. Perché il problema è proprio prendere i soldi a chi ne ha bisogno per comprare le armi”, ricambia l’accusa il direttore del Fatto.

“Io a ogni puntata mi sento accusare in qualche modo di stare dalla parte di Putin. – si lamenta poi Travaglio – Non ho mai scritto una riga in vita mia a favore di Putin e ho sempre scritto cose terribili di lui. Quindi pregherei chi mi dice che sto dalla parte di Putin di citare una sola riga a favore che io abbia scritto. L’ho definito autocrate, guerrafondaio, criminale. Sul giornale di Sallusti c’era scritto ‘l’Europa ringrazierà Putin’, ‘Putin l’unico difensore dell’Europa’, attacca poi il collega mostrando i titoli di alcune vecchie edizioni del suo giornale.

“Il giorno prima dell’invasione russa, Sallusti scriveva che era un errore rompere con lo zar. Nel 2015 definiva Putin l’unico leader mondiale ad avere sempre una strategia chiara. Un pacificatore”, affonda ancora il colpo Travaglio. “A me fa piacere che tu prepari i dossier”, prova a difendersi Sallusti. “Se io ho scritto che sto con Putin e che tifo per lui dimostramelo, altrimenti spiegami perché ti piaceva fino a quando a Berlusconi piaceva. Poi ha smesso di parlare e tu hai smesso di parlare e adesso dai lezioni. Basta non se ne può più di questa storia”, insiste però Travaglio. “Io non ho mai detto che tu sei filo Putin”, è la replica finale di Sallusti mentre tra i due resta palpabile la tensione.

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