Il Ministero dell’Istruzione ha chiesto al dicastero dell’Economia di finanziare altre 30mila cattedre per l’anno scolastico 2016/2017, destinate a coprire le supplenze e le assegnazioni provvisorie. Sembra quindi che il governo stia lavorando a un decreto – forse in arrivo già per questo mese – con cui verrà dato il via libera a 23mila cattedre per coprire gli spezzoni di ore da assegnare e a 7mila cattedre cosiddette “piene”.
In questo modo il Ministero dell’Istruzione guidato da Stefania Giannini darà una risposta anche a quelle diverse migliaia di professori che sono stati assunti a settembre, ma che sono riusciti a conquistare una cattedra solo a centinaia di chilometri di distanza dalla propria residenza. Grazie alla copertura delle assegnazioni provvisorie, infatti, questi docenti potranno tornare a sperare in un riavvicinamento nei pressi di casa propria.
Resta comunque il fatto che le 30mila nuove cattedre chieste dal ministro Giannini finiranno col generare 50mila nuovi contratti nella scuola: una gran bella boccata d’aria fresca per il settore.
Ma questa non è l’unica novità che negli ultimi giorni ha investito il comparto scuola: il decreto scuola e università di fine maggio prevede che i supplenti abbiano il diritto di essere pagati entro 30 giorni per le supplenze effettuate nella scuola, e che questo debba valere tanto per il personale docente quanto per quello amministrativo, tecnico ed ausiliario. Se il pagamento della supplenza breve non avverrà entro i termini preposti, le responsabilità ricadranno sul preside.
Viviana Bottalico