Da un lato c’è Matteo Salvini che sbotta e chiede il sequestro della Sea Watch 3 e l’arresto del suo equipaggio, dopo giornate vissute ad altissima tensione con l’imbarcazione ferma davanti al porto di Lampedusa, 42 migranti a bordo. Dall’altro c’è un mondo che comprende politici, artisti e semplici cittadini che si mostra invece solidale con la capitana Carola Rackete difendendo il suo operato e sottolineando l’importanza di salvare vite umane messe in pericolo dai viaggi, spesso difficilissimi, nel Mediterraneo.
Ancora una volta nel mirino è finito così il ministro dell’Interno, contro il quale si sono mosse anche diverse star del nostro panorama musicale. Nelle scorse ore alcuni cantanti si sono esposti a favore dell’accoglienza dei migranti o, comunque, hanno espresso un pensiero d’amore e fratellanza riferendosi sia ai migranti coinvolti nella questione SeaWatch 3 sia all’immagine che molti media internazionali hanno riportato e che mostrava un padre e una figlia morti annegati mentre cercavano di oltrepassare il confine tra Messico e Stati Uniti.
Una delle artiste che ha deciso di far sentire la propria voce è Paola Turci che dopo aver risposto agli insulti per un post ironico su Roma e l’assegnazione delle Olimpiadi a Milano e Cortina ha tenuto duro e nel mezzo della crisi della nave comandata da Carola Rackete ha scritto semplicemente “Essere umani”, mentre chi ha fatto esplicito riferimento ai due casi di cronaca è stata Elisa che ha pubblicato due articoli con la stessa identica frase “Per favore più amore. Perché non siamo tutti uguali?” accompagnato da un cuore spezzato.
In un’intervista a Rolling Stone anche Tommaso Paradiso, leader dei The Giornalisti, aveva criticato il vicepremier e i suoi modi sui social: “Sono preoccupato che in un momento di crisi si alzino i toni, perché come insegna Aristotele in ogni uomo c’è una metà razionale e una bestiale. Non vorrei ritrovarmi con la caccia all’uomo per strada. Non puoi predicare bacioni e abbracci come Salvini e poi sui social fai bullizzare tutti. La colpa della situazione attuale è anche di chi, come la sinistra, non ha saputo cogliere certi momenti storici”.
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