Da mesi e mesi nell’occhio del ciclone per le sue posizioni soprattutto in tema di diritti civili, il senatore della Lega Simone Pillon non perde occasione per far parlare di sé con interventi ai limiti del fantascientifico. Ultimo in ordine cronologico, tanto per non farsi mancare niente in questo momento in cui nel Carroccio la tensione è già alta, un post su Facebook in cui l’esponente del partito di Matteo Salvini a deciso di commentare, a modo suo, la notizia di un incentivo dell’università di Bari per l’iscrizione delle ragazze ad alcuni corsi di laurea specifici, solitamente più frequentati da studenti di sesso maschile.
Un’iniziativa che, evidentemente, il senatore Pillon sembra non aver gradito, che ha prontamente commentato: “L’università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai ragazzi”. Aggiungendo poi: “È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia”.
Pillon ha poi rincarato la dose: “Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci DEVONO essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericultura.Ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni, ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre. Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico, finalizzato a manipolare le persone e la società”.
Pronta la replica di tanti utenti, inviperiti: “Ma che vuol dire? Ostetricia è una materia legata all’accudimento? Per Pillon forse dovremmo distinguere le lauree al femminile e quelle al maschile. Un discorso per cui ingegneria magari sarebbe maschile, medicina anche, psicologia femminile. E lettere? Forse femminile”.
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