Sulla personalità e sulle condizioni psicologiche in cui verserebbe Vladimir Putin si sono scritti fiumi di parole in questi primi sette giorni di guerra in Ucraina. Secondo molti analisti occidentali, il presidente russo soffrirebbe di diverse sindromi psichiatriche. Di questo parere si dimostra anche la giornalista Rula Jebreal, intervistata si La7 da Andrea Purgatori.
“Ci sono molti psicologi americani che sostengono che lui sia entrato in una fase di irrazionalità e quindi di scarsa lucidità e scarso controllo. È così secondo te?”, domanda Purgatori alla sua ospite. “L’analisi è di un uomo isolato, paranoico, di un uomo che negli ultimi due anni della pandemia si nascondeva completamente. – replica Rula Jebreal – L’immagine del tavolo lunghissimo quando incontra le persone è perché davvero è terrorizzato che il virus gli arrivi a casa”.
“L’unica volta che l’ho visto incontrare un altro leader da vicino, è stato con il presidente del Brasile a cui ha fatto fare il tampone tre volte prima di farlo entrare. – racconta Rula Jebreal – Poi certo ha preso il suo dna e non sappiamo cosa ci poteva fare. La verità è che Putin negli ultimi anni è sempre più, non solo isolato, ma circondato sempre da una bolla di persone, i famosi yesmen. Quindi non ha nessun riferimento alla realtà”.
“Lui è rimasto sorpreso da quello che è accaduto. – affonda ancora il colpo Rula Jebreal – A un certo punto ha la Germania e l’Europa che gli impongono delle sanzioni davvero devastanti e oligarchi che sono disperati, come Abramovich, che cominciano a vendere tutto e vogliono scappare via. E vede anche la sua popolazione che si ribella. I russi sono ostaggi di questo dittatore. Se tu metti un commento su Twitter in favore della pace ti arrestano”, questa la durissima opinione della giornalista che non fa sconti allo zar.
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