Volodymyr Zelensky come Beppe Grillo. Anzi, forse pure peggio. Ad affermarlo è l’ex parlamentare del M5S, Matteo Dall’Osso, ora approdato in Forza Italia. Dall’Osso annuncia che diserterà l’aula di Montecitorio durante la videoconferenza che il presidente ucraino terrà martedì 22 marzo. Ma non solo, perché si lascia andare a giudizi non certo lusinghieri sul numero 1 di Kiev.
“Sono orientato a non essere presente in aula quando parlerà Zelensky. – spiega la sua posizione Matteo Dall’Osso, intervistato da Repubblica – Sono contrario al suo intervento perché sono contrario a inviare armamenti a Kiev, come ho detto praticamente in solitaria nel mio intervento in aula quando abbiamo votato. Non è con le armi che si fa la pace. Di comici poi ne ho già conosciuti abbastanza”, chiosa facendo un chiaro riferimento al suo ex leader Beppe Grillo.
“La matrice è la stessa (di Grillo), l’unica differenza è che Zelensky balla, visto che ha vinto l’edizione ucraina di Ballando con le Stelle, a quel che so io. – ironizza ancora l’ex grillino paragonando Zelensky a Grillo – Così come dico che Putin ha sbagliato a invadere un Paese, dico anche che per me inviare armi a Kiev, come l’Ucraina chiede, è istigazione alla guerra. Le armi generano morte, non pace. Con le armi rischiamo un’escalation pericolosa. E le dico pure una cosa che non ho ancora detto”, aggiunge.
“Se i nostri diplomatici e i nostri ministri pensano di fare la pace con le armi forse è meglio cambiare i ministri e i diplomatici”, attacca Dall’Osso. Il suo intervistatore gli domanda se ce l’abbia con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Anche, sì”, replica lui deciso. “Non sono tra coloro che chiedono di invitare anche Putin dopo Zelensky, ma se c’è chi lo fa penso faccia bene. Così sentiamo entrambe le campane”, conclude.
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