Secondo Nicolai Lilin l’occidente ha la grave colpa di non aver capito chi è veramente Vladimir Putin. Lo scrittore nato in Transnistria (territorio russo), ma con passaporto italiano, rilascia una lunga intervista all’Adnkronos. Pur condannando l’aggressione all’Ucraina, Lilin si interroga sui motivi storici e politici che hanno portato Putin a prendere questa decisione. E lo scrittore ne ha per tutti: dal capo del Cremlino che non ha nulla a che vedere con Gorbaciov, agli americani e ai loro alleati che con lui avrebbero sbagliato quasi tutto.
“La nostra colpa è non aver capito chi è Putin. – ammette senza mezzi termini Nicolai Lilin – Lo trattiamo come Gorbaciov ma non è come lui. Putin è cattivo, determinato, intelligente ed estremamente lucido. Ha una lucidità quasi diabolica, non è un visionario della politica come Gorbaciov. Lui tratta e intanto prepara la guerra. “Siamo stati miopi nei confronti di Putin, sordi ai suoi messaggi. – prosegue Lilin – L’occidente doveva riunirsi compatto, risolvere in modo diplomatico le questioni che preoccupavano i russi. Invece hanno continuato a fare affari con lui. Da una parte lo abbiamo demonizzato, mentre dall’altra lo abbiamo idealizzato. Dovevamo creare una visione coerente di questo personaggio. Avremmo potuto evitare tutto questo”.
“Si commette un enorme errore storico quando si considera la Russia solo dalla parte occidentale. – spiega Nicolai Lilin – Gran parte del Paese è Asia. La Russia, solo per quel che riguarda l’energia, ha un accordo con la Cina di 18 trilioni di dollari l’anno, senza parlare di materie prime. Poi ci sono il Pakistan, l’India, che comprano anche armi”.
Lo scrittore ritiene che Putin “desideri che il mondo riconosca l’indipendenza delle Repubbliche che si sono autoproclamate indipendenti. Vuole che l’Ucraina si trasformi in un Paese satellite della Russia, non la vuole in Europa o nella Nato”. Ma non crede che “le sue ambizioni vadano oltre i confini ucraini. Penso voglia controllare solo la metà dell’Ucraina. Molti dicono ‘Putin è un pazzo’. – conclude Lilin – Ma non si è svegliato una mattina ordinando di invadere l’Ucraina. Era un’operazione premeditata. Ha cercato per anni di dare un messaggio agli occidentali, di innescare una trattativa ma all’occidente andava bene così, gli unici che vincono in questa situazione sono gli Stati Uniti”.
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