Per il momento non c’è ancora nulla di ufficiale. Il governo Draghi varerà nuove misure restrittive contro la diffusione della variante Omicron solo il 23 dicembre. In quell’occasione, alla vigilia della Vigilia di Natale, si riuniranno sia la cabina di regia che il Consiglio dei ministri. E solo allora verranno ufficializzate le decisioni di Draghi e dei suoi ministri. Tra le varie ipotesi sul tavolo c’è anche quella di introdurre l’obbligatorietà del tampone anche per i vaccinati per accedere in luoghi al chiuso o affollati. Ipotesi che però ha fatto storcere la bocca a molti. Come nel caso della giornalista Selvaggia Lucarelli.
Selvaggia Lucarelli non ha mai nascosto la sua convinzione che vaccinarsi sia l’arma migliore per bloccare la diffusione del Covid. A questo proposito non si contano le sue battaglie contro i cosiddetti no vax. È ancora fresco il ricordo del suo blitz al Circo Massimo durante la manifestazione dei suoi acerrimi avversari. Avventura poi conclusasi con una testata rifilata al suo telefonino da un manifestante particolarmente esagitato.
Ma Selvaggia Lucarelli si è distinta anche per le polemiche aizzate contro ristoratori e gestori di locali pubblici che se ne infischiano del rispetto delle regole e non chiedono il green pass ai loro clienti. Sono innumerevoli le denunce social della giornalista che a volte cita anche il nome del locale ‘incriminato’. Oppure si mette a discutere con i titolari, bacchettandoli per la mancata richiesta del certificato verde.
Nel caso dei tamponi obbligatori, però, la sua reazione è diversa. “Io accetto l’obbligo tampone oltre le tre dosi per andare ovunque, se me lo si chiede. – si sfoga su Twitter Selvaggia Lucarelli – Però se aggiungi 15 euro ai 10 di media per andare al cinema o a teatro, tanto vale chiuderli. E non si capisce perché trattare diversamente la categoria ristorazione, che pure lavora al chiuso”.
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