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“Sempre più bambine ossessionate da make up e creme anti-rughe”. Chi sono le Sephora Kids. L’allarme di psicologi e dermatologi

Il fenomeno delle “Sephora Kids”, così chiamate dal nome del noto negozio di prodotti di bellezza, rappresenta una nuova tendenza preoccupante tra le giovanissime del Regno Unito e di altre parti del mondo. Queste ragazze, appartenenti alla cosiddetta “Generazione Alpha”, sono ossessionate dai prodotti di bellezza, influenzate fortemente dai social media e dalle mode lanciate su piattaforme come TikTok, dove usano l’hashtag #SephoraKids.

Questa generazione, composta principalmente da bambini e adolescenti nati dopo il 2010, è cresciuta in un mondo iperconnesso e immerso nella tecnologia digitale. La loro esposizione precoce e costante ai social media li rende facili bersagli per pubblicità mirate e tendenze virali. Non sorprende quindi che molti di loro sviluppino un interesse per i prodotti di bellezza, non solo quelli pensati appositamente per i giovani, ma anche prodotti destinati agli adulti, come le creme antirughe, che sono del tutto inadeguate per la loro età.

L’ossessione per i prodotti di bellezza tra le giovanissime ha sollevato preoccupazioni tra psicologi e dermatologi. Gli esperti avvertono che questa tendenza può avere conseguenze negative sia sulla salute mentale che fisica dei bambini. Psicologi sottolineano che l’enfasi eccessiva sull’aspetto fisico e l’uso precoce di prodotti di bellezza possono contribuire a problemi di autostima e disturbi dell’immagine corporea. Dermatologi avvertono che l’uso di prodotti per adulti su pelle giovane e delicata può causare danni, come irritazioni, allergie e altre problematiche cutanee.

Per affrontare questa situazione, gli esperti consigliano ai genitori di prestare molta attenzione all’uso dei social media da parte dei loro figli e di monitorare i prodotti di bellezza che utilizzano. È fondamentale educare i bambini e gli adolescenti sull’importanza di una cura della pelle appropriata alla loro età e di promuovere un’immagine corporea positiva, incoraggiando l’autostima basata su qualità e abilità personali piuttosto che sull’aspetto fisico.

In risposta a questa tendenza, alcune misure sono state adottate per proteggere i giovani consumatori. In Svezia, ad esempio, una catena di farmacie ha deciso di non vendere più prodotti di bellezza contenenti ingredienti aggressivi a persone di età inferiore ai 15 anni. Tuttavia, molti esperti ritengono che questo non sia sufficiente per affrontare il problema alla radice.

Gli psicologi avvertono che la pressione esercitata dai social media per conformarsi a standard irrealistici di bellezza può avere effetti dannosi sulla salute mentale delle giovani. L’ossessione per l’aspetto fisico può portare a problemi di autostima, ansia e disturbi dell’immagine corporea. I genitori sono invitati a vigilare sull’uso dei social media da parte dei loro figli e a limitare l’accesso ai prodotti di bellezza non adatti alla loro età.

Oltre a restrizioni sulla vendita, è essenziale promuovere un’educazione alla bellezza e alla cura della pelle che sia appropriata per l’età dei giovani. Ciò include insegnare ai bambini l’importanza di prendersi cura della propria pelle senza ricorrere a prodotti aggressivi e costosi, e incoraggiare un’immagine di sé positiva basata su qualità e abilità personali piuttosto che sull’apparenza esteriore.

Tutto questo puà portare a problemi ossessivi e dissociativi. E fa perdere alle ragazzine in un’età così delicata il senso della realtà. Oltre a implementare dinamiche di confronto e di competizione. In sintesi, affrontare questo fenomeno richiede un approccio su più fronti che coinvolga restrizioni sulla vendita di prodotti, educazione adeguata e supporto psicologico per contrastare le pressioni dei social media e promuovere un sano sviluppo dell’immagine di sé tra i giovani.

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