Uno dei momenti più attesi del cruciale passaggio del governo Conte al Senato per la richiesta della fiducia era sicuramente l’intervento di Matteo Renzi, l’uomo che ha di fatto aperto la crisi ritirando i ministri di Italia Viva dall’esecutivo. Un intervento duro, all’attacco del premier: “Questo luogo esige e merita rispetto . E la sua valutazione rispetto al fatto che questa crisi è incomprensibile impone di prendere al volo l’opportunità di dirle, guardandola negli occhi, che cosa ha portato ciascuno di noi ad allontanarci dal governo. Noi pensiamo che il suo governo non sia il più bello del mondo, come lei ha detto”.
Renzi ha poi aggiunto: “Lei ha avuto paura di salire al Quirinale il giorno dopo le dimissioni perché ha scelto una lotta istituzionale dannosa per le istituzioni. Lei dice che i cittadini non capiscono, e che non capisce nemmeno lei, le ragioni della crisi di governo. Sono mesi che stiamo chiedendo una svolta. L’abbiamo seguita sulla fiducia a Bonafede, invece io a luglio ho chiesto di discutere ad agosto solo del Recovery Plan, ma non siamo stati ascoltati. Nel mese di settembre, dopo le elezioni regionali, Italia viva ha utilizzato queste parole: ‘Cambio di passo’. A novembre ci siamo incontrati a Palazzo Chigi e abbiamo chiesto di fare un tavolo per discutere dei problemi aperti. A dicembre le abbiamo inviato una lettera senza ricevere risposta. A gennaio vi abbiamo mandato 30 punti per il cambiamento, senza riscontro. Siamo stati fin troppo pazienti”.Renzi ha poi concluso: “C’è un nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Da domani si apre una pagina nuova con Joe Biden. Ora o mai più perché qualche giorno fa si sono fatti degli accordi impressionanti nel mondo arabo che hanno segnato una svolta per la Libia. Presidente ora o mai più perché Macron e Merkel hanno chiuso un accordo con la Cina. Ora o mai più perché è ora la sfida della Brexit. Ora o mai più perché è l’anno del G20 del Cop26. Ora o mai più perché adesso vanno rimandati a scuola i ragazzi”.
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