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Serve davvero spegnere le luci per risparmiare? Ecco la verità.

Molte persone credono che spegnere sempre le luci nelle stanze in cui non si è presenti sia un metodo efficace per risparmiare energia e denaro. Altri, invece, sostengono il contrario. Ma qual è la realtà? Cerchiamo di fare chiarezza. La considerazione di base è che, con l’introduzione delle lampadine a LED e l’aumento dell’efficienza energetica, non è più necessario adottare troppe altre misure. La scelta dell’illuminazione domestica deve comunque essere fatta con attenzione: con le vecchie lampadine a incandescenza ormai superate, tra quelle fluorescenti e i LED, la scelta migliore per risparmiare energia resta sempre quest’ultima tecnologia. Anche la grandezza delle lampadine può influire sui costi in bolletta: una lampada più grande, ad esempio, è spesso più efficiente e conveniente in termini di consumi rispetto a due più piccole.

In questo contesto si inserisce la famosa “regola dei 5 minuti”, che, come spiega Violetta Silvestri su Money.it, rimane valida e utile per ottimizzare il risparmio sia economico che energetico. In cosa consiste esattamente?

Secondo Violetta Silvestri, per quanto riguarda lo spegnere le luci, “Nonostante l’efficienza energetica dei LED, è opportuno spegnere le luci nelle stanze vuote se l’assenza dura più di 5 minuti. Tuttavia, se si entra ed esce dalla stanza in un lasso di tempo inferiore, è meglio non spegnere la luce, poiché riavviare il circuito elettrico potrebbe risultare più costoso che lasciarla accesa”. Un altro consiglio utile è quello di integrare altre soluzioni intelligenti per l’illuminazione, sia interna che esterna, come timer, dimmer o sensori di movimento, per evitare che le luci si accendano inutilmente quando non servono.