Sul social anonimo Whisper si è sollevata una bufera sulla vita “segreta” dei lavoratori dei fast food, almeno quelli statunitensi. Storie di sesso, droga e hamburger falsi.
Coinvolte tutte le principali catene mondiali del fast food: Mc Donald’s, Burger King, Taco Bell, per dirne tre. Il caso è montato dopo un articolo del Daily Mail.
Alcune delle incredibili storie riportate dal giornale. In Arizona, un impiegato afferma di essere l’unico al lavoro a non farsi di coca, manager inclusi. Pare che l’angolo preferito per assumere stupefacenti sia il reparto friggitorie.
Un altro impiegato, nell’Indiana, ha asserito che la sua catena non presenta né un vero formaggio né tanto meno una vera carne: “Non abbiamo un vero formaggio e tu pensi anche che la carne lo sia!.
C’è il “Robin Hood di Burger King”, come lo ha chiamato il Daily Mail, che ha confessato di rubare fino a trentacinque hamburger al giorno da distribuire ai senzatetto.
Da un Mc Donald’s di Los Angeles arrivano invece le rivelazioni più hot: “Non mangerò più lì dentro” è stato il commento di un impiegato che ha scoperto due manager fare sesso in una cella frigorifera impiegando anche il pane dei celebri panini.
Al confine del penale e dello stalking ci sono i dipendenti che confessano di segnarsi i numeri delle belle ragazze che pagano con carta di credito nel Mc Donald’s del Michigan e, per par condicio, l’impiegata Taco Bell che chiede “più salsa piccante” per attirare l’attenzione delle colleghe sui clienti più avvenenti.
Non mancano gli onnipresenti scherzi terribili e disgustosi: chi sputa nei frappè, chi esagera con il ghiaccio se il cliente è scortese, chi aggiunge solo sciroppo perché odia preparare la bevanda.
Non si sa fino a che punto le storie siano tutte vere e credibili, anche se hanno tutta l’aria di esserlo, ma di sicuro da quando questa storia è esplosa sono aumentate a dismisura le registrazioni sul social Whisper.