Dopo giornate entusiasmanti, vissute nella convinzione di poter effettivamente conquistare il Quirinale, sembra che il sogno di Silvio Berlusconi si stia definitivamente infrangendo. Intanto, si moltiplicano le voci che vedono gli alleati di centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, pronti a riposizionarsi su un nuovo nome, visto che quello del leader di Forza Italia non sembra avere i numeri per raggiungere la maggioranza dei Grandi elettori. Ma il colpo di grazia alle speranze del Cavaliere arriva da Vittorio Sgarbi.
Ad affossare il sogno quirinalizio di Berlusconi ci pensa dunque proprio Sgarbi. Il parlamentare si è speso più di ogni altro in questo periodo per cercare di assicurare più voti possibili all’amico Silvio. È stato lui stesso a raccontare di aver telefonato a decine di parlamentari, per poi passare la cornetta all’ex premier. Ma sembra che questa operazione non abbia portato i frutti sperati. A Berlusconi mancherebbero infatti sulla carta più di 50 voti.
E allora, Vittorio Sgarbi decide di cambiare musica. Berlusconi “ieri era abbastanza triste”, racconta il critico d’arte ai microfoni della trasmissione radiofonica di Rai Radio 1, Un giorno da pecora. “Ci devono essere delle inquietudini di natura psicologica, non degli elettori, ma nel candidato, perché è rimasto a Milano. – rivela Sgarbi – Credo che questa, come dire, pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via d’uscita onorevole, con un nome che sia gradito a lui, forse Mattarella. L’operazione si è fermata oggettivamente”, conclude.
Solo poche ore prima, lo stesso Vittorio Sgarbi aveva commentato la presa di posizione di Matteo Salvini che aveva invitato il fondatore di Forza Italia a chiarire entro domenica se è convinto di avere i numeri per essere eletto. Altrimenti ci penserà il Carroccio a proporre un nome alternativo. “L’uscita di Salvini è un modo per riprendere la guida del centrodestra, che invece dovrebbe avere Berlusconi, se, una volta tramontata la sua candidatura facesse lui un nome. – aveva chiosato Sgarbi – Gli ho consigliato di fare lui una mossa, magari può essere lui a far uscire di colpo Draghi, o anche Mattarella. Ma dalla nota si capisce che Silvio è ancora determinato a voler essere lui il candidato”.
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