Vittorio Sgarbi, si sa, è una sorpresa continua. E anche se l’ultimo gesto è stato una sorpresa annunciata, ha comunque avuto un’eco diffusa, per l’alto valore che si porta dietro. In veste di sindaco di Sutri (in provincia di Viterbo), ha consegnato la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, sindaco sospeso di Riace, allontanato dal suo paese considerato sino all’estate modello di accoglienza dei migranti. Nel teatro di Capranica TEF, Lucano è stato accolto e ascoltato dai cittzadini presenti in sala, che hanno anche assistito alla proiezione del film “Il Volo”, di Wim Wenders.
“Lo candiderei alle prossime elezioni Europee”, afferma Sgarbi, “lui rappresenta un’umanità che va ritrovata, mi piacerebbe si candidasse ad un mio prossimo partito, il PCI: il partito della cultura o civiltà italiana”. Diversa è l’opinione del sindaco di Riace: “So che avrei la possibilità di essere eletto, ma non voglio farlo, tornerei solo a fare il sindaco in Calabria”.
“Onorare l’uomo, questo è il significato di una cittadinanza onoraria. Dare continuità a quello che la scuola insegna attraverso la letteratura: l’umanità”, così ha aperto il suo intervento Vittorio Sgarbi. “La mia determinazione nel conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano– prosegue Sgarbi- non è capriccio né ostinazione. Ma visione umanistica e politica del mio ruolo. Siamo oggi in tre per conferire questa onorificenza – sindaci di Capranica, Sutri e Oriolo Romano – con un’ intenzione convergente: rispondere all’odio con intelligenza, promuovendo il dialogo tra Lucano e Salvini”.
“La mia ostinazione è invece dimostrare come l’azione della magistratura proceda sempre – in Italia – su binari politici, come è avvenuto anche ai danni di altri personaggi sgraditi dai magistrati, compreso Matteo Salvini”, continua con toni duri il critico d’arte più pop d’Italia. La sua antipatia per la magistratura è cosa nota, ma in questa sede la ringrazia sarcastico per aver rafforzato, non volendo, l’immagine positiva del sindaco di Riace, rendendo il suo operato famoso anche in Italia, come lo era già all’estero.
L’assessore regionale Alessandra Troncarelli, presente alla cerimonia, spende parole di solidarietà per il sindaco Lucano, confermando la vicinanza delle istituzioni al modello di mutualità e inclusione da lui inaugurato. La manifestazione prende quindi una piega divertente quando Sgarbi inizia ad apostrofare, con parole accese e colorite, il suo consiglio comunale, reo di non aver approvato all’unanimità la proposta di cittadinanza del primo cittadino, come invece accaduto ad Oriolo Romano.
L’incontro prosegue tra applausi e commozione. Mimmo Lucano ringrazia i presenti e accoglie la cittadinanza dei tre comuni viterbesi come forte segno di sostegno da parte delle istituzioni. Ora anche lui, sul quale grava ancora il divieto di dimora a Riace, è una sorta di rifugiato adottato da buona parte del “Buonpaese”. Il modello Riace, in un modo o nell’altro, è così efficacemente penetrato nel tessuto sociale nazionale. Un bel gesto in vista del Natale.
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