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Gli “Sgarbi” di Silvio e l’ira di Vittorio: “Basta, me ne vado…”

Galeotto fu Giorgio Almirante. O meglio, l’intitolazione al padre della destra italiana di una via in quel del piccolo borgo di Sutri. Cittadina della provincia di Viterbo, a due passi da Roma, dove dalla scorsa primavera è stato eletto sindaco Vittorio Sgarbi. Un Vittorio Sgarbi nuovamente furioso, in realtà, visto che da quando ha assunto il ruolo di primo cittadino del paesino della Tuscia ha fatto onore alla sua fama. Dopo poche settimane dal voto si è infatti dimesso, denunciando il vice sindaco per averlo insultato con epiteti poco consoni (!!!!!!!!!) e dando dei lacchè raccomandati a componenti della “sua” maggioranza di centrodestra. Salvo poi far rientrare tutto, iniziando, con grandissimo merito peraltro, a riqualificare il paesino di Sutri dal punto di vista culturale.

Oggi, però, gli strali dell’imprevedibile Sgarbi hanno investito nientepopodimenoché Silvio Berlusconi. Anzi, non proprio Berlusconi direttamente, ma il suo entourage forzitaliota, accusato di trattare da interdetto e di manipolare a proprio piacimento quel che resta del Cav. Gelmini, Ghedini e Tajani i bersagli delle invettive di Sgarbi (“Gente che lo stesso Berlusconi disprezza” tra i commenti più gentili a loro dedicati). Motivo di tanta acredine? Erasmo da Rotterdam e mamma Rosa. Al primo il numero uno di Forza Italia avrebbe dovuto intitolare ieri una via proprio a Sutri, dove Sgarbi aveva anche preparato la sorpresa di un parco dedicato all’amata madre del Cavaliere. Ma con una telefonata da parte della Gelmini l’appuntamento è stato, per la seconda volta, disdetto a poche ore dall’inizio dell’evento. E Sgarbi l’ha presa come un affronto personale, interpretando la buca di Silvio come una manovra del gran consiglio azzurro per non oscurare la convention di FI a Milano. “Esco dal gruppo di Forza Italia alla Camera” ha annunciato il sindaco di Sutri, che è anche deputato di FI.Ed ecco che torna in ballo Giorgio Almirante. Perché al contrario di Berlusconi, Giorgia Meloni a Sutri a intitolare una via allo statista del MSI – e ad assecondare la vena toponomastica di Sgarbi – c’è andata, in pompa magna e con il consueto codazzo dei suoi fedelissimi al seguito. Tanto è bastato per folgorare Vittorio sulla via della Garbatella: il critico ha infatti annunciato che costituirà un partito con la Giorgia nazionale. Che Sgarbi sia dunque in procinto di aderire a Fratelli d’Italia? “Con La Meloni c’è un discorso aperto da tempo” ha svelato il critico d’arte, ad oggi a tutti gli effetti componente del gruppo misto in Transatlantico. Tuttavia uno Sgarbi fratello d’Italia appare un’ipotesi inverosimile: più probabile che il sindaco sutrino rispolveri il progetto del movimento Rinascimento, abbandonato mesi fa per un seggio alla Camera in quota FI.

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