UN MILIARDO DI DANNI LA STIMA DI COLDIRETTI PER LE PRODUZIONI AGRICOLE. LE SITUAZIONI PIU’ DRAMMATICHE, REGIONE PER REGIONE.
La siccità ha provocato un miliardo di euro di danni in tutta la campagna italiana. È la stima che arriva da Coldiretti, dopo un primo monitoraggio effettuato nei campi di tutta la Penisola. Il gran caldo, le temperature al di sopra della media stagionale e la mancanza di piogge stanno danneggiando tutte le produzioni, dagli ortaggi alla frutta, dai cereali ai vigneti. Danni anche per i prodotti caseari: la siccità determina una minore produzione di fieno, quindi meno foraggio per gli animali e quindi meno latte. Non solo. Lo stress da caldo provoca negli animali una riduzione della produzione di latte. Emergenza, dunque, anche per prodotti tipici come le mozzarelle di bufala e il parmigiano reggiano. La grave siccità spinge coltivatori e allevatori a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni, con un ulteriore aggravio dei costi per tutto il comparto.
Siccità. La situazione regione per regione
Sardegna, Emilia Romagna, la Toscana e il Veneto hanno già richiesto al Governo lo stato di emergenza dovuta alla siccità. Situazione preoccupante anche in tutte le altre regioni, da nord a sud.
- in Emilia Romagna in ginocchio la produzione di pomodoro, cereali e ortaggi;
- in Lombardia, il caldo ha determinato una riduzione del 20% della produzione di latte;
- in Sardegna le perdite del settore caseario sono stimate al 40%: gli agricoltori e i pastori Coldiretti sono già scesi in piazza;
- in Veneto, si prevede una vendemmia anticipata: l’autonomia idrica è stimata in poche settimane;
- in Toscana scarseggia il foraggio per il bestiame, così come in tutte le zone del centro Italia colpite dal terremoto.
Disagi gravi anche al sud per la siccità, in particolare in Campania, per la produzione della mozzarella di bufala, in Puglia nelle province di Foggia, in cui si coltiva il grano, in Sicilia dove è previsto un anticipo della stagione irrigua per gli agrumi.
Le dichiarazioni di Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti
“Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo sottolineando che “di fronte alla tropicalizzazione del clima se vogliamo continuare a mantenere l’agricoltura di qualità, dobbiamo organizzarci per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati”.
Fonte originale principale: www.coldiretti.it