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Uno vale uno? Dopo le elezioni i grillini comprano Mercedes e Suv

Sono belle le auto di lusso. E a quanto pare piacciono da morire anche ai deputati grillini. È la new wave dei 5Stelle siciliani, entrati simbolicamente a piedi nel Palazzo, dopo passeggiate ecologiche in compagnia di amici e parenti. E portandosi appresso, anche con orgoglio, un passato da disoccupati o precari. Ma nei primi mesi della legislatura dell’Ars, non pochi parlamentari del Movimento dell’onestà hanno deciso di festeggiare l’elezione, o la rielezione, acquistando Mercedes o Suv di grossa cilindrata.

È quanto emerge dalle dichiarazioni sul patrimonio, con le variazioni relative al 2018, pubblicate da ieri sul sito dell’Assemblea. Molti esponenti del Movimento, approdati all’Ars nel 2012 con redditi di poco superiori allo zero, oggi hanno stipendi ragguardevoli (seppur da decurtare con le restituzioni a fini benefici). Qualche esempio: prima di diventare “onorevole”, l’acese Angela Foti dichiarava zero, oggi vanta un reddito pari a 71mila euro (lordi).

Stessi compensi, più o meno, percepiti da Gianina Ciancio, Francesco Cappello, Valentina Zafarana e Stefano Zito, che sei anni fa, prima dell’approdo in Parlamento, guadagnavano meno di mille euro (lordi) al mese. Sì, insomma, anche per un grillino il Parlamento può cambiare la vita. E magari anche le abitudini pubbliche e private. Il 27 marzo del 2013, proprio nel giorno in cui venivano pubblicate le dichiarazioni dei redditi dei deputati con tanti zero nelle caselle dei portavoce M5S, i grillini Giampiero Trizzino e Antonio Venturino dovevano difendersi imbarazzati dalle accuse di aver utilizzato l’auto blu per una missione istituzionale a Sigonella.

I 5Stelle di lotta e di governo oggi hanno un approccio, diciamo così, più soft ai temi della mobilità. Almeno la propria. Se è vero che Luigi Sunseri, deputato termitano che staziona in fondo alla classifica dei “ paperoni” con appena 3.175 euro di redditi dichiarati (in pratica lo stipendio senza diaria dell’unico mese di attività all’Ars nel 2017), fa sapere di avere cambiato una Alfa 147 con una Mercedes.

Proprio una Mercedes, simbolo del lusso a ogni latitudine. È l’unico? Macché. Un’altra new entry, fra i grillini, è l’agrigentino Giovanni Di Caro. Lui, ingegnere, parte da un reddito più alto (51 mila euro nel 2017) ma appena eletto non ha rinunciato a farsi l’auto nuova. Rottamando una Fiat Bravo del 2008 e acquistando al suo posto una Mercedes Gla 200. La vettura costosa è stata a lungo un simbolo, si sa. E lo rimane, pure per i 5Stelle che hanno riposto l’apriscatole e che di qualche piccolo vizio dei potenti non vogliono fare a meno.

Se non è una Mercedes, l’oggetto del desiderio, è comunque un Suv di grande cilindrata. Matteo Mangiacavallo, deputato regionale di Sciacca, ha salutato la rielezione acquistando una Peugeot 5008. Appena inferiore l’acquisto fatto dall’ennese (di Troina, per la precisione) Elena Pagana: lei è alla prima legislatura e dichiara un reddito di 3.175 euro annui nel 2017. Ma nello stato patrimoniale depositato dopo lo sbarco all’Ars spunta un Suv Peugeot 3008, di cui Pagana risulta cointestataria. L’austerity grillina sembra un ricordo lontano.

 

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