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Silvia Salis insultata da un tassista: “Paghi col bancomat? È finita la pacchia delle banche”

Proprio una brutta avventura quella capitata a Silvia Salis. La vicepresidente vicaria del Coni ed ex campionessa di atletica, si trovava a Genova, la città dove vive con il marito, il regista Fausto Brizzi, quando ha deciso di prendere un taxi. Una volta giunta a destinazione, la Salis ha chiesto di poter pagare la corsa di 32 euro con il bancomat, visto che il tassista aveva il Pos nella sua auto. Ma di fronte a quella richiesta l’uomo ha iniziato ad andare in escandescenza. È la stessa protagonista della vicenda a raccontare su Instagram quanto accaduto.

Silvia Salis

“Genova, taxi verso aeroporto: vedo il Pos e quindi chiedo di pagare con il bancomat i 32 euro. – Silvia Salis racconta in una storia su Instagram quanto accaduto poche ore prima – Mi dice di no. Che ora lui non è più obbligato ‘che è finita la pacchia delle banche’ che a lui servono i contanti. Di fronte alle mie obiezioni ha iniziato a urlare contro con arroganza”, spiega l’ex campionessa di lancio del martello, vincitrice di dieci titoli italiani tra invernali ed assoluti.

Lo spiacevole contrattempo capitato a Silvia Salis rientra nella polemica esplosa nei giorni scorsi sull’intenzione del governo di fissare a 60 euro la soglia sotto la quale i commercianti e gli esercenti possono rifiutarsi di accettare pagamenti con il Pos. Norma contenuto nella legge di bilancio che però vede la contrarietà dell’Unione europea. Per questo motivo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha già fatto sapere che “la soglia dei 60 euro è indicativa, per me può essere anche più bassa”.

Insomma, anche di fronte alla presa di posizione di Bruxelles, il governo di centrodestra sembra intenzionato a confermare una misura considerata un simbolo. La Meloni potrebbe accontentarsi anche di una soglia più bassa, magari di 40 euro. Ma non è escluso nemmeno che Palazzo Chigi possa fare un passo indietro se la Commissione europea dovesse giudicare questa norma in contrasto con gli obiettivi della lotta all’evasione fiscale. Troppo alto il rischio, infatti, di dover rinunciare alla terza rata del Pnrr del valore di 19 miliardi.

Tornando alla brutta avventura capitata a Silvia Salis, la notizia ha scatenato i social network. Sono moltissimi, infatti, gli hater che giudicano giustificata la reazione del tassista. Altri invece, come Selvaggia Lucarelli, prendono le difese dell’ex atleta. “Silvia Salis, vicepresidente onorario del Coni, con Giorgia Meloni verso il futuro”, ironizza la giornalista su Twitter.

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