Oggi è il giorno della celebrazione dei funerali di Silvio Berlusconi, in programma nel primo pomeriggio al Duomo di Milano. Intanto, però, villa San Martino ad Arcore, dove è stata allestita la camera ardente del fondatore di Forza Italia, diventa teatro di un piccolo giallo. Protagonisti sono l’ex senatore Antonio Razzi e l’attore comico Massimo Boldi, entrambi molto legati al Cavaliere. Ma ecco cosa è successo.
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Antonio Razzi e Massimo Boldi fuori dalla camera ardente di Berlusconi
Antonio Razzi è diventato noto insieme al collega Domenico Scilipoti per essere diventato uno dei senatori “responsabili” che con il loro voto salvarono uno dei governi presieduti da Silvio Berlusconi. Razzi ha sempre dimostrato affetto e gratitudine nei confronti del Cavaliere. Ecco perché insieme a Massimo Boldi ha deciso di recarsi alla camera ardente nonostante la famiglia del defunto leader politico avesse chiarito che l’ingresso fosse riservato soltanto a parenti e amici strettissimi.
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“Io vengo dalla Svizzera e sono molto preciso. – racconta Antonio Razzi al Corriere della Sera – Sapevo che non ci avrebbero fatti entrare perché avevo telefonato. Mi hanno risposto: ‘Non possiamo fare entrare lei, altrimenti tutta l’Italia vuole entrare’. E io non ho voluto insistere. Avevo già saputo al telefono dalla segreteria che non facevano entrare nessuno, eccetto i familiari stretti. Non avevo intenzione di andare lì per farmi intervistare come ha fatto Massimo (Boldi). Io sono andato per il presidente Berlusconi. Ho solo accompagnato Massimo che voleva entrare per forza. Domani invece sarò in chiesa per il funerale”.
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Lo stesso Massimo Boldi, poi, qualche ora prima era stato protagonista di una durissima polemica social contro Giorgia Meloni. L’attore milanese non ha gradito il post pubblicato dal premier pe ricordare Berlusconi con un laconico “A dio Silvio”. Boldi ha commentato con un irriverente “E adesso tocca a te”. Una battuta macabra che infatti poco dopo ha deciso di cancellare, senza però riuscire ad evitare le polemiche.
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