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Berlusconi duro: “Avanti con green pass o vaccino obbligatorio”

Intervista a tutto campo di Silvio Berlusconi a Il Messaggero. Il leader di Forza Italia dice la sua sul green pass. Lo ritiene uno strumento necessario, da non ritirare. L’unica alternativa a suo parere sarebbe allora imporre l’obbligo vaccinale. Ma il Cavaliere commenta anche le recenti manifestazioni di piazza, facendo una distinzione tra manifestanti pacifici e violenti. Sullo scioglimento di Forza Nuova, poi, ritiene che debba essere la magistratura ad agire secondo la legge.

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi ne è convinto: bisogna tenere duo sul green pass o, in alternativa, aprire all’obbligo vaccinale. Il leader di Forza Italia considera infatti il certificato verde “lo strumento che abbiamo scelto per ripristinare gradualmente la normalità”. Le sue parole arrivano alla vigilia dell’entrata in vigore del green pass obbligatorio sul posto di lavoro, prevista per venerdì 15 ottobre. Certo, l’ex premier considera comprensibili le proteste di cittadini e lavoratori, perché l’utilizzo del certificato presenterebbe comunque delle criticità.

Ma “l’unica alternativa è l’obbligo vaccinale”, riflette Berlusconi. Una proposta per la verità avanzata dal suo partito già mesi fa. Per quanto riguarda le immagini delle violenze dei giorni scorsi, “non parlerei di piazze scatenate, ma di qualche migliaio di persone in buona fede e di qualche centinaio di scalmanati e di agitatori professionisti”, aggiunge il leader di FI. Secondo lui, infatti, “gli italiani hanno dimostrato di essere un popolo responsabile”.

Berlusconi entra anche nel dibattito sul possibile scioglimento di Forza Nuova, richiesto a gran voce dai partiti del centrosinistra. Lui si pone sulla stessa linea del premier Mario Draghi e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che vorrebbero delegare questa decisione alla magistratura. “Si tratta semplicemente di applicare le leggi in vigore”, taglia corto il Cavaliere. Intanto, i capigruppo di Forza Italia in Parlamento hanno invitato le altre forze politiche a votare un documento in cui si condannano tutti i totalitarismi, di destra e di sinistra.

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