Il durissimo attacco sferrato qualche giorno fa da Silvio Berlusconi al presidente ucraino Zelensky deve evidentemente aver fatto molto piacere alla Russia. Da Mosca arrivano infatti parole al miele nei confronti del leader di Forza Italia e vecchio amico di Vladimir Putin. Prima è stato il turno della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, parlare di “rabbia impotente” di Zelensky contro Berlusconi, dopo che il numero 1 di Kiev aveva replicato al Cavaliere. Ora tocca invece al capo della diplomazia russa in persona, Sergey Lavrov, tessere le lodi dell’ex premier italiano.
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Silvio Berlusconi attacca Zelensky
“Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. – così Silvio Berlusconi qualche giorno fa uscendo dal seggio delle elezioni Regionali in Lombardia – Bastava che cessasse di attaccare le due Repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto. Quindi giudico, molto, molto negativamente il comportamento di questo signore. Per arrivare alla pace penserei che il presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e mettergli a disposizione un piano Marshall a 6, 7, 8, 9mila miliardi di dollari per ricostruire l’Ucraina, a una condizione: che da domani ordini il cessate il fuoco anche perché noi da domani non daremo più dollari e armi. Solo una cosa del genere potrebbe convincerlo”.
“Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader hanno dato un mandato. – questa la risposta sprezzante di Zelensky durante la conferenza stampa a Kiev insieme a Giorgia Meloni – Io credo che la casa di Silvio Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili. Mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti. Non ha mai dovuto fare la valigia alle tre di notte per scappare o la moglie ha dovuto cercare da mangiare. E tutto questo grazie ‘all’amore fraterno’ della Russia”.
Lavrov difende Berlusconi
“In un ennesimo attacco di rabbia impotente, l’abitante del bunker si è scagliato contro Berlusconi, perché questi ha ricordato al regime di Kiev del Donbass. – ecco invece la difesa di Maria Zakharova su Telegram – In modo banale Zelensky ha paragonato il proprio regime a quello fascista e l’operazione militare speciale russa alle azioni degli Alleati nella Seconda guerra mondiale. Gli è scappata la verità”. Oggi infine Lavrov afferma di ascoltare con molta attenzione “le valutazioni e le dichiarazioni di tanti leader internazionali e politici con esperienza. Ovviamente, Silvio Berlusconi è uno di loro. È un uomo ragionevole che non cerca di dipingere tutto in bianco e nero, non cerca di intensificare tensioni nel mondo sotto lo slogan della lotta della democrazia contro l’autocrazia. Berlusconi comprende la necessità di risolvere i problemi da cui dipende la nostra vita”.
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