Desta scalpore la recente proposta dei giovani socialisti svizzeri di elevare al 50% la Tassa di Successione, prelevando così metà delle eredità dei “Paperoni” elvetici. Non per redistribuire ricchezza fra i meno abbienti, ma in nome dell’ossessione per le politiche green. La supertassa proposta, infatti, secondo loro dovrebbe essere finalizzata a rafforzare le politiche per l’ambiente. Che, ricordiamolo, soffre dell’inquinamento senza freni da parte di Cina e India, mentre l’Europa incide sullo scacchiere mondiale per un modesto 7%. Vero che l’iniziativa dei socialisti svizzeri, almeno per ora, sarebbe finalizzata a colpire solo i patrimoni superiori ai 50 milioni di Franchi. Ma dichiarazioni di stampo “marxista”, che vedono la proprietà privata come fumo negli occhi, arrivano da altre forze della sinistra europea. A partire da quel Melenchon che, a sorpresa, è uscito parzialmente vincitore dalle elezioni francesi.
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Paperoni in fuga dalla Svizzera
Fa sorridere che proprio la Svizzera, sino a poco tempo fa rifugio sicuro per i patrimoni delle persone più abbienti grazie ai benefici fiscali applicati da molti Cantoni, ora stia rischiando di far scappare altrove i propri “Paperoni”. Perché l’iniziativa popolare dei giovani socialisti trova proseliti, e ha già raccolto 140.000 firme a supporto. L’idea che gli eredi di un defunto versino la metà di ciò che gli spetta alla Confederazione per implementare le politiche ambientali, però, sta seminando il panico fra i benestanti. Che prendono in considerazione di abbandonare il Paese, almeno sino a che non sarà chiaro il risultato dell’iniziativa popolare. Peter Spuhler, 64enne presidente del colosso ferroviario Stadler Rail ed ex deputato del partito sovranista svizzero Udc, sta pensando di trasferirsi in Italia o in Austria. “Poiché non intendo pagare questa orrenda tassa di successione”, ha dichiarato al quotidiano Blick, “devo emigrare, almeno temporaneamente”. Gli ha risposto la leader del movimento giovanile Mirjam Hostetmann, che ha bollato il magnate come “un criminale fiscale“.
Gli uomini più ricchi della Svizzera non sono affatto d’accordo con l’idea di “regalare” allo Stato montagne di soldi. Che servirebbero, secondo le intenzioni dei promotori dell’iniziativa, a rendere il Paese una sorta di “oasi ecologica”. Se i giovani socialisti riuscissero nella loro impresa di cambiare la Tassa di Successione, lo Stato incasserebbe all’incirca 6 miliardi di Euro. Che sono il prezzo dei 36 caccia F35 che il governo di Berna ha ordinato per rafforzare la propria aviazione. Una spesa che, peraltro, proprio i socialisti non volevano. Alla fine, l’iniziativa popolare dei socialisti sta portando a una possibile diaspora, con i magnati in fuga verso i tanti paradisi fiscali esistenti in giro per il mondo. Così, rischiamo di assistere alla fuga dei patrimoni più ingenti dei cittadini benestanti dalla Svizzera verso altri lidi. In una sorta di nemesi che rischierebbe, anziché di portare ricchezze alle casse dello Stato, di vederle sparire verso Paesi stranieri.