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Sinner dice no a Sanremo: “Mi devo allenare”

Un campione fuori e dentro il campo, Jannik Sinner. Lo ha dimostrato al mondo con il suo sorriso pulito e l’umiltà che lo contraddistingue. Si ritrova a 22 anni con un titolo Slam e il mondo ai suoi piedi. Con i massimi onori dalle più alte cariche dello Stato: ieri la premier Giorgia Meloni e domani il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quarto nella classifica Atp, talento limpido che ha emozionato tutti con il successo storico agli Australian Open. La presidente del Consiglio ha rotto subito il ghiaccio quando lo ha accolto: “Potrei essere tua mamma – il primo commento scherzoso – sei stato grandissimo”. Il campione azzurro è arrivato alle 16 a Palazzo Chigi sfruttando un’entrata secondaria e da lì si è preso di nuovo la scena come aveva fatto in Australia: “Ti volevo far rivedere una cosa – le parole di Meloni – perché a quel punto stavamo tutti così, immobili…”. Sullo sfondo le immagini della finale contro Medvedev, costretto ad arrendersi di fronte alla perseveranza di Jannik, mentre l’Italia del tennis torna finalmente a gioire 48 anni dopo il Roland Garros vinto da Adriano Panatta a Parigi. “Che bello rivivere quel momento”, la risposta del campione.
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Sinner: “Non andrò a Sanremo, mi devo allenare”

Meloni gli ha anche lanciato una battuta su Sanremo, secondo quanto riferito dal numero uno della Federtennis, Angelo Binaghi, presente all’incontro: “Ma davvero non vai? Non lo sai che cosa vuol dire?”, riferendosi all’enorme platea che lo festeggerebbe. Ma, da vero stakanovista, Sinner non ha indietreggiato di un passo: “Lo so, ma mi devo allenare”. E Binaghi ha allargato il discorso sulle mille richieste che sta ricevendo il campione altoatesino: «Anche la Meloni gli ha detto che dovrebbe andare al festival, ma Sinner va protetto, non va strumentalizzato. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se ci andasse, sarebbe una delusione. Tutti ci andrebbero, ma lui è diverso. Alla premier ho detto che mi auguro che Jannik diventi uno straordinario strumento per trasmettere concetti positivi soprattutto alle nuove generazioni. È un italiano diverso dallo stereotipo al quale siamo abituati».

Amadeus: “Non volevo metterti in imbarazzo”

Il caso è stato commentato da Amadeus in serata con un messaggio al Tg1: “Caro Jannik, quando ti ho invitato a Sanremo l’ho fatto con il cuore, pensando di interpretare il desiderio di milioni e milioni di italiani. Certamente non immaginavo tutto questo rumore. Sanremo devo includere, non dividere. Ci sono coloro che ti vogliono a Sanremo e qualcuno che ti sconsiglia di venire. Conta la tua serenità, e naturalmente non ti volevo mettere in imbarazzo. Se deciderai di non venire lo capirò, è importante che tu ti dedichi al tennis, naturalmente noi di Sanremo siamo dispiaciuti ma non cambia nulla: faremo sempre un gran tifo per te, perché sei un vero orgoglio italiano». Come assicurato anche dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Abbiamo condiviso la bellezza della coppa, ma più delle vittorie conta il messaggio che sta mandando Sinner: un talento sportivo, ma anche umano. Non vuole essere a tutti i costi un protagonista, ma lo sta diventando. Complimenti a lui e al movimento che sta crescendo”.

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