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Sito fake del reddito di cittadinanza: ci è cascato mezzo milione di italiani

Non si sa più se sia più “divertente” la fake news originale, cioè che il Movimento 5Stelle avrebbe dato 780 euro a tutti con il reddito di cittadinanza (come promettevano in campagna elettorale), o tutte le ironie nate di conseguenza a questa trovata di Giggino&Co. Tra le tante cose che girano sul reddito di cittadinanza, questa è allo stesso tempo la più geniale e la più inquietante. Un’agenzia che opera sul web, infatti, ha acquistato il dominio redditodicittadinanza2018.it e ne ha fatto un portale – con scopi ludici – per prendere in giro gli italiani su questa misura bandiera del Movimento 5 Stelle. Il risultato è un sito dove è possibile compilare dei moduli per richiedere il reddito di cittadinanza, ovviamente fittizi e carichi di ironia.

Da marzo, quando è nato, ad oggi oltre mezzo milione di italiani ha compilato il modulo, inserendo i propri dati personali. Ci rendiamo conto? Il sito è palesemente strutturato per far capire anche al più cretino che è tutto falso. Innanzitutto, nella testata si nota immediatamente la satira del logo IMPS (Istituto Mondiale provvidenza solare), invece che INPS e l’opzione “Sei un immigrato?”. Cliccando in modo particolare su questo link si viene indirizzati a un sito “per stranieri”, dove si può richiedere il “Reddido di giddadinanza” e dal quale non si può tornare più indietro (“When you go black, you will never come back”. Una volta nero, non puoi tornare indietro).

Il reddito di cittadinanza, secondo questo portale, ammonterà a 400 euro per i cittadini italiani ed europei, a 435 euro per immigrati regolari e 735 euro per immigrati non regolari e celiaci. Una goliardata, insomma. In una nota, l’agenzia web che ha realizzato il sito ha anche spiegato le ragioni di questo suo esperimento. Ars Digitalia, questo il nome del gruppo che l’11 marzo 2018 ha lanciato il sito, ha affermato “Abbiamo mischiato un po’ di disinformazione leghista sugli immigrati e la promessa madre del Movimento 5 Stelle”.

Lo scopo dell’esperimento è quello di sensibilizzare la cittadinanza sulla leggerezza con cui, troppo spesso, vengono diffusi i propri dati personali. L’invito è sempre quello di verificare prima di compilare qualsiasi modulo (vero o fake) che si trova su internet. Il sito redditodicittadinanza2018.it ha ricevuto più di 500mila (senza registrare effettivamente alcun dato che gli utenti hanno provato a inserire).

Si compila il modulo di richiesta inserendo alcuni dati personali come nome, indirizzo mail, numero di telefono, codice fiscale, indirizzo di residenza e impiego. Una volta inviata la richiesta il sito chiederà di condividere su Facebook un post per ricevere un reddito maggiorato del 10%. A quel punto si dovranno inserire di nuovo le informazioni, ma stavolta il sito lo renderà un compito praticamente impossibile.

Infatti cambia le lettere durante la scrittura, fa ‘sparire’ il tasto per inoltrare la richiesta. E continuando a insistere l’unico risultato che si può ottenere è quello di vedere il sito completamente sottosopra e con tutti i riquadri che saltano qua e là in ordine sparso nella pagina web. A quel punto, dovresti essere in grado di capire che sei stato fregato. Ma questo, in realtà, avresti dovuto capirlo già dal 4 marzo…

 

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