Nell’era della comunicazione sui social, la prima cosa che è stata fatta appena è scoppiato il caso Sea Watch, è stata fabbricare bufale e diffonderle in rete. Il motivo? Screditare Carola e “pompare” così la propaganda di Salvini. Le due bufale più grandi e incredibili, e che hanno avuto un “successo” incredibile sui social, riguardano il padre di Carola e i deputati del Pd. Sull’imbecillità delle persone sarebbe da fare un discorso a parte, perché qui richiederebbe ora troppo tempo. Ci limitiamo solo a riportare le due bufale e interrogarci ancora una volta sul livello culturale medio del Paese. Chiunque capirebbe in pochi secondi che si tratta di bufale. Milioni di italiani, però, no. E condividono.
La vicenda della Sea Watch 3, culminata con l’arresto della comandante Carola Rackete, sta oltremodo surriscaldando gli animi e, come da tradizione, ha fatto da volano alla diffusione di decine e ignobili bufale create ad arte per spingere le persone a insultare la 31enne tedesca e chiunque si sia prodigato nel dare una mano all’equipaggio della Ong.
A pubblicare l’ennesima fake news è stato l’account Facebook di Rosalbo Santoro, blogger e sostenitore del Movimento 5 Stelle. Nell’immagine, photoshoppata alla bell’e meglio, si vedono i parlamentari Nicola Fratoianni, Matteo Orfini, Graziano Delrio e Riccardo Magi ripresi in un gommone con tanto di tavola imbandita con ogni tipo di pesce pregiato, ricolma di ostriche, gamberoni, frutti di mare e aragoste. “Quelli del Pd sono andati in Sicilia per aiutare gli extracomunitari. Prima però mangiano qualcosa: gamberoni, ostriche, aragoste e frutti di mare. Vergogna”, si legge nella didascalia a corredo della strampalata fotografia.
Si tratta ovviamente di una bufala, a prima vista chiunque può notare che le decine e decine di piatti di pesce sono stati malamente inseriti nell’immagine con qualche programma di fotoritocco. Inoltre, sullo scafo del gommone si legge una strana scritta, con tanto di errori ortografici annessi stampigliati sopra: “Gita Sea Wathc con pranzo a bordo”. Un po’ poco credibile, no?
L’altra bufala, invece, riguarda la vita del padre di Carola, Ekkehart Rackete. Secondo alcune voci circolate insistentemente sul web nelle ultime ore, sarebbe un “trafficante di armi che fa affari con i paesi africani”. Questo, per chi ha messo in giro questa falsità, giustificherebbe in qualche modo il fatto che la figlia salvi vite che arrivano proprio dal continente africano. La notizia è stata prontamente smontata dal sito Bufale.net, che ci ha messo poco a svelare la verità: Ekkehart Rackete, infatti, è un consulente della Mehler Engineered Defence GmbH, una azienda tedesca che si occupa di sistemi difensivi militari e civili.
Prima di lavorare qui, il papà della comandante della Sea Watch ha fatto la carriera militare. Bufale.net suggerisce visitare il sito ufficiale della Mehler Engineered Defence GmbH per scoprire che “il suo business si concentri susistemi molto moderni e complessi, legati alla sicurezza militare (anche civile a dirla tutta), in netta antitesi con gli standard utilizzati dagli Stati e le milizie africane”. In realtà, dunque, il papà di Carola è solo un consulente. Niente a che vedere con le voci messe in giro dagli odiatori seriali del web.
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