Non c’è scandalo che possa tenere: Facebook deve rispondere alle accuse del Cambridge Analytica ma resta pur sempre il social più utilizzato e apprezzato in giro per il mondo. E nello specifico, in Italia, continua a ottenere consensi, così come riportato dal report statistico realizzato da Blogmeter che ha preso in esame un campione di 1500 persone residenti in Italia. In crescita, invece, Instagram che continua a essere apprezzato soprattutto dai giovanissimi, mentre WhatsApp – l’app di messaggistica – insieme a YouTube mantiene il trend positivo degli anni passati. L’indagine realizzata da Blogmeter conferma che Facebook è il maggiore rappresentante tra i social di cittadinanza, ossia tra quelli che contribuiscono a definire l’identità di relazione. Nella stessa categoria, bene YouTube (58%) e Instagram che cresce del 6% rispetto in un anno (da 40% a 46%).
WhatsApp è un social network?
Anche se viene utilizzata come un’app di messaggistica, il caso WhatsApp è alquanto particolare. Anche per quanto concerne le indagini portate avanti da Blogmeter: per le relazioni sociali è WhatsApp, che passa dal 91% al 94% di utilizzo quotidiano, il social più utilizzato. Del resto, per i consumatori è un social a tutti gli effetti e non un mero servizio di messaggistica. E sui motivi che spingono le persone, nel 2018, a utilizzare i social media, le risposte sono variegate: il 42% degli intervistati dichiara di limitarsi a leggere contenuti altrui, il 13% afferma di scrivere prevalentemente propri post, senza particolare attenzione a quelli degli altri. Il restante 45% legge, scrive o commenta definendosi dunque a tutti gli effetti un utente attivo. Facebook si conferma il social preferito per una pluralità di scopi: tra le novità spicca la preminenza per leggere e condividere recensioni, che lo vede preferito anche a TripAdvisor. Insomma, gli ultimi aggiornamenti del social network di Mark Zuckerberg evidenziano come Facebook sia ancora oggi la piattaforma da battere, nonostante gli scandali delle ultime settimane. La pubblicità su Facebook e Instagram, invece, è considerata utile come fonte di stimoli rispettivamente per il 26% e il 33% degli intervistati. Su questi social molti utilizzatori tendono a non distinguere l’Adv dai contenuti (ciò vale per un intervistato su tre).
Il problema della pubblicità su YouTube
YouTube, invece, non se la passa proprio benissimo in termini di pubblicità. Dall’analisi effettuata da Blogmeter con periodo di riferimento 9-15 marzo 2018, infatti, emerge come sia ben più critica la percezione dell’advertising su YouTube, considerato fastidioso dal 75% degli intervistati. E la posizione della piattaforma video non migliorerà dopo le accuse mosse da 21 associazioni statunitensi secondo cui verrebbero “rubati” i dati personali dei bambini a fini pubblicitari. Intanto, altro segno positivo in Italia riguarda il mercato dell’e-commerce sui social network con i cosiddetti MarketPlace di cui Facebook è ormai pieno. Chi acquista frequentemente online è tra i più frequenti utilizzatori dei social network. Rispetto all’anno scorso cresce la quota di chi dichiara di acquistare cosmetici e prodotti per la persona (+6%), prodotti per animali domestici (+4%), pasti a domicilio (+3%) e articoli per bambini (+3%). Il 50% degli intervistati da Blogmeter ritiene che incrementerà i propri acquisti online nel 2019.
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