Con un governo che ancora non è stato definito, e nel quale ora sembra voler entrare anche la Lega di Matteo Salvini dopo tanti scetticismi iniziali, gli italiani hanno intanto già dato un primo giudizio su Mario Draghi, l’uomo giusto, stando all’opinione popolare, per traghettare l’Italia fuori dalla crisi economica. Secondo gli ultimi sondaggi realizzati dall’Istituto Tecnè per l’agenzia Dire, infatti, l’ex presidente della Bce e futuro premier è già il leader con il più alto indice di gradimento.
Il primo giudizio degli italiani, insomma, è più che positivo: il 60,2% ha espresso un parere favorevole nei confronti di Mario Draghi. Seconda tra i leader politici è Giorgia Meloni, con il 37,8%. Poi ci sono Giuseppe Conte con il 35%, Matteo Salvini con il 32,1%, Silvio Berlusconi con il 24,4%, Nicola Zingaretti con il 23%, Emma Bonino con il 21,4%, Carlo Calenda con il 17,4%, Matteo Renzi con l’11,4% e Vito Crimi con il 9,3%.
Un gradimento che, però, non si limita alla persona: secondo il 64,2% dei cittadini la scelta migliore è il governo Draghi, piuttosto che andare alle elezioni (27,2%). Una percentuale che sale al 70% tra gli elettori giallorossi. Fiducia anche nel fatto che l’ex numero uno della Bce riuscirà a governare con una maggioranza molto eterogenea (56,9%). E infine il 68,6% degli italiani vorrebbe Draghi come successore di Mattarella alla presidenza della Repubblica.
Le intenzioni di voto, secondo lo stesso sondaggio dell’istituto Tecnè, premierebbero ancora la Lega. Il partito di Matteo Salvini sarebbe ancora primo in Italia, con il 23,8% delle preferenze. Segue il Partito Democratico, che però cala sotto i venti punti e si ferma al 19,4%. Fratelli d’Italia, stabilmente terza forza, punta i dem e sale al 16,9%. Il Movimento 5 Stelle continua a calare e, dopo essere stato superato dal partito di Giorgia Meloni, vede avvicinarsi anche Forza Italia, in rapida risalita. I grillini raccoglierebbero il 13,6%, il partito di Berlusconi il 10,5%. Staccati Azione (3,5%), La Sinistra (2,9%) e Italia Viva (2,7%).
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