Uno degli appunti più caldi nell’agenda politica dei vari leader, che guardano alle prossime Regionali con il solito mix di speranze e preoccupazioni. Quelle di un governo che vuole evitare sconfitte troppo pesanti, per non vedere a rischio la propria sopravvivenza. E quelle di un’opposizione dove Matteo Salvini rischia di perdere la propria leadership. E allora spazio ai sondaggi, secondo i quali al momento la partita è ancora aperta in 5 delle 6 Regioni chiamate al voto.
Secondo le rilevazioni dell’istituto Dire-Tecné, soltanto in Veneto il risultato è infatti ormai scontato. Il governatore Luca Zaia sarà rieletto con un margine già ampissimo sullo sfidante di centrosinistra, tale da fugare ogni dubbio. Per il resto, le sfide sono tutte da giocare. In Puglia il governatore uscente Michele Emiliano è al momento indietro rispetto all’avversario di centrodestra Raffaele Fitto, avanti di 5 punti percentuali. Uno scenario, quello pugliese, sul quale pesa anche la scelta di Matteo Renzi di non sostenere il candidato giallorosso.
In Liguria il governatore uscente, Giovanni Toti, al momento è avanti più di 10 punti rispetto al candidato Ferruccio Sansa sostenuto dall’alleanza del centrosinistra e dal M5S. Tutto da vedere quello che succederà in Toscana, dove il candidato di centrosinistra Eugenio Giani è avanti di 5 punti sulla rivale, Susanna Ceccardi. Una Regione chiave per la Lega di Salvini, che sta insistendo molto, non a caso, sul territorio.
Nelle Marche il candidato di Giorgia Meloni, sostenuto dal centrodestra, al momento, è avanti al candidato del centrosinistra di 7 punti. Dovesse farcela, e non dovesse Salvini sfondare in Toscana, proprio Fratelli d’Italia si troverebbe così a poter avanzare pretese sulla guida della coalizione di centrosinistra. In Campania, infine, Vincenzo De Luca si conferma avanti di 5 punti e mezzo sul rivale Stefano Caldoro.
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