Polemiche, accuse, addirittura una mozione di sfiducia annunciata in pompa magna da Fratelli d’Italia. Eppure, dando un’occhiata ai sondaggi, ecco saltare fuori la sorpresa: la maggior parte degli italiani sta dalla parte del ministro della Salute Roberto Speranza, convinto che una linea di prudenza sia necessaria, in questo momento, per non trovarsi poi a fare i conti con nuove impennate nella curva dei contagi. A rivelarlo sono le opinioni raccolte dal sondaggio Ipsos illustrato da Nando Pagnoncelli a Dimartedì.
La metà degli intervistati si dice convinto anche della gestione della pandemia da parte del presidente del Consiglio, mentre sulla campagna di vaccinazione si alza la voce critica dei cittadini, principalmente insoddisfatti dell’andamento delle somministrazioni registrato fino ad ora. Numeri alla mano, in una settimana molto concitata il ministro Speranza incassa l’appoggio di gran parte dei cittadini, nonostante sia stato spesso bersaglio dell’opposizione e di parte della maggioranza.
Secondo il 62% degli italiani Speranza tiene la linea che serve in questo momento sulla pandemia, rileva il sondaggio. Mentre il 29% crede che la linea del ministro della Salute sia troppo rigida, con il 9% che non risponde alla domanda. Giudizio positivo anche per Mario Draghi e per la sua gestione dell’emergenza pandemica: il 53% dei cittadini crede che stia dimostrando di saperla gestire, per il 38%, invece, il presidente del Consiglio è un po’ impacciato e non gestisce bene la situazione.
Gli italiani si mostrano invece molto più divisi nel giudizio sul piano di riaperture annunciato dal governo: il 46% dei cittadini crede che sia l’ora della ripartenza e che ormai il peggio dal punto di vista epidemiologico sia passato, mentre un’altra parte, identica (il 46%) risponde invece che il rischio è ancora troppo alto e bisognava aspettare ancora un po’. Principalmente negative, anche se di poco, le opinioni sulla campagna di vaccinazione messa in campo dal governo Draghi: il 44% giudica negativamente l’operato dell’esecutivo in merito all’andamento delle somministrazioni, il 39% invece dà un giudizio positivo.
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