“Se Sparta piange, Atene non ride” recita un vecchio proverbio. Quanto mai calzante per sintetizzare quanto sta accadendo all’interno dei due blocchi di maggioranza e opposizione. Da un lato, una quadra difficile da trovare in vista delle Regionali tra Pd, 5S, Italia Viva e Leu. Dall’altro, una Lega che continua a perdere consenso a tutto vantaggio di altre formazioni politiche e che paga innanzitutto il momento decisamente no del suo leader Matteo Salvini.
Stando all’ultimo sondaggio dell’istituto Ixè per la trasmissione Cartabianca, infatti, la Lega sarebbe scesa addirittura al 23,8%. Un vero e proprio tracollo, considerando che alle europee del 2019 il partito del Capitano si era invece imposto con il 34,3%. Il frutto di un calo costante che va avanti da mesi e che ora vede il Carroccio pericolosamente vicino al Pd, attualmente al 22,2%. Poco più di un punto e mezzo, dunque, separerebbe il primo e il secondo partito italiano in questo momento.
Segnato da profonde tensioni interne, il il Movimento 5 Stelle arretra al 15,6%. Alle sue spalle perde leggermente terreno anche Fratelli d’Italia (è al 14,0%, due decimi in meno rispetto alla scorsa settimana ma più del doppio del 6,5% preso nel maggio del 2019) e Forza Italia (è al 7,5%, sette giorni fa sfiorava l’8).
Fanno registrare, invece, un saldo positivo rispetto alla scorsa settimana, i piccoli partiti: Italia Viva è data al 3, esattamente il doppio rispetto all’uno e mezzo percento accreditato un mese fa. La Sinistra è al 2,4% (ma ad aprile era al 3.6%), +Europa è al 2,7%. Sul fronte della fiducia, si conferma sempre primo Giuseppe Conte, con un indice di gradimento al 55%, seguito da Luca Zaia (49%).
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