Continua a non fermarsi l’emorragia di consenso della Lega, nonostante Matteo Salvini abbia più volte rivendicato nelle scorse ore il suo ruolo di primo partito d’Italia. Anche in Senato, mentre i colleghi erano chiamati a esprimersi sull’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dell’Interno per il caso Open Arms, il Capitano ha gonfiato il petto, respingendo le critiche. Eppure i numeri fotografano una situazione tutt’altro che rosea.
S
tando all’ultimo sondaggio realizzato da Ixè, il Partito democratico sarebbe infatti a meno di un punto percentuale di distanza dal Carroccio. Poco più di un anno fa, alle Europee del 26 maggio 2019, il divario era arrivato a superare l’11% delle preferenze. Il crollo della Lega sarebbe affiancato a una ripresa per i due principali partiti della maggioranza: il Pd si avvicinerebbe al 22%, mentre il Movimento 5 stelle guadagnerebbe un punto percentuale e arriverebbe così al 16,7%.Secondo Ixè, l’unica a potersi permettere un sorriso tra le fila dell’opposizione sarebbe Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia, che al momento sarebbe attestata al 14,5%. Anche altri istituti sembrano confermare il calo del partito di Salvini: per Demopolis nelle ultime ore il Carroccio sarebbe al 25,4%. Un calo vertiginoso rispetto ai fasti dei bei tempi che furono: soltanto dodici mesi fa, il partito del Capitano aveva infatti un 11% in più nei gradimenti, poi perso per strada.
Forza Italia sarebbe invece ormai stabilmente al 7,9%, confermando il suo ruolo di terzo partito dell’opposizione. Numeri, questi ultimi, che interessano da vicino il duo Salvini-Meloni, spaventato dall’ipotesi che il Cavaliere possa alla fine cedere alle lusinghe di Conte e avvicinarsi ulteriormente alla maggioranza giallorossa.
Fontana, i 600mila euro nel conto in Svizzera e tutte le bugie dette fin qui