Nel sondaggio SWG pubblicato dal TgLa7 di Enrico Mentana, rimbalzano le forze della vecchia – e probabilmente anche nuova – maggioranza di governo: segno più, al contrario della scorsa settimana, per PD, M5S, Sinistra e IV. Calano invece tutti i partiti del centrodestra, dalla Lega a Forza Italia, tanto che Fratelli d’Italia viene controsorpassata dal M5S al terzo posto. Crolla Azione, che torna a cedere voti agli altri partiti liberali e al PD, sale infatti anche +EU. A quanto pare, il ritorno al tavolo delle trattative ha giocato a favore delle forze che dovrebbero comporre il nuovo governo: gli elettori hanno gradito la possibile fine della crisi di governo che sembra profilarsi – salvo imprevisti – dagli ultimi giorni.
È uno scenario politico inedito quello fotografato anche dall’ultimo sondaggio dell’istituto Ixè ripreso da Il Fatto Quotidiano: se si andasse a votare oggi e la coalizione giallorossa si presentasse compatta, allargando il campo anche a +Europa, Verdi e Azione di Carlo Calenda, sia al Senato che alla Camera potrebbe ottenere la maggioranza assoluta, anche se a poca distanza dal blocco del centrodestra. La seconda ipotesi immagina invece che il Movimento 5 stelle decida di correre da solo, con uno schieramento tripolare analogo a quello del 2018. In questo caso Fi, Lega e Fratelli d’Italia potrebbero contare su un ampio vantaggio in entrambi i rami del Parlamento.
Poi il sondaggio analizza una terza ipotesi, che riflette l’attuale posizionamento dei partiti ma tiene conto della variabile premier: da un lato Pd, M5s, partiti minori e una lista Conte, al centro Italia viva con Calenda e Bonino, a destra il consueto blocco capitanato dalla Lega. Se si andasse così alle urne, ci sarebbe un testa a testa con i renziani e partiti annessi a contendersi i seggi decisivi per la nascita di un nuovo governo. Stando al sondaggio Ixè, dunque, se la politica italiana si dividesse in due blocchi distinti (da un lato giallorossi e partiti minori, dall’altro il centrodestra) lo scettro della maggioranza spetterebbe allo schieramento di centrosinistra.
In questo scenario a Pd, Movimento 5 stelle, Leu, Iv e gli altri vengono attribuiti 201 seggi alla Camera, contro i 199 del centrodestra, e 103 al Senato sui 200 totali. I numeri ovviamente tengono conto del taglio dei parlamentari entrato in vigore dopo il referendum di settembre. Le intenzioni di voto degli italiani sono aggiornate al 28 gennaio e vedono la Lega ancora primo partito al 23,2%. A stretto giro il Pd con il 20,6%, seguito dal 15,8% di Fratelli d’Italia e dal 15,4% dei 5 stelle. Forza Italia è data in crescita all’8,8%, mentre tra i minori La sinistra e Azione sono appaiati intorno al 3,5%. Italia viva è al 2,1%, in costante calo da ottobre a oggi.
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