Ne abbiamo letti tanti di sondaggi, in questi mesi concitati in cui la popolarità del premier Conte ha visto un’improvvisa impennata e, di contro, quella di Salvini è sembrata inesorabilmente in calo. Numeri ai quali i politici guardano con attenzione chiedendosi, principalmente, una cosa: in caso di elezioni anticipate, chi vincerebbe? Una domanda alla quale ha tentato di dare una risposta Tecnè srl, che ha realizzato per conto dell’agenzia Dire una fotografia delle intenzioni di voto degli italiani al 31 luglio 2020.
Stando alle rilevazioni, al primo posto tra i partiti italiani ci sarebbe sempre la Lega di Matteo Salvini. Nonostante la graduale perdita di appeal, il Carroccio sarebbe ancora oggi in cima alle preferenze conquistando, in caso di elezioni, un 24,4% dei consensi. Un margine tutto sommato discreto sul Partito Democratico che si fermerebbe invece al 20,2%. Tra la formazione del Capitano e quella di Zingaretti, dunque, resterebbe una forbice di circa 4 punti.
Alle spalle di Pd e Lega, il testa a testra tra Movimento Cinque Stelle e Fratelli d’Italia. La Meloni, stando ai dati Tecnè, sarebbe al momento davanti ai grillini con il 16,3%, con il partito di Crimi e Di Maio fermo invece al 15,8%. Più indietro Forza Italia di Silvio Berlusconi, all’8,4%, seguito da La Sinistra (3,1%), Azione di Carlo Calenda (2,5%), Italia Viva di Matteo Renzi (2,5%) e +Europa (2%). Chiudono il microcosmo dei partiti di sinistra I Verdi con l’1,6%.
Lo schieramento di centrodestra, dovesse confermarsi compatto, sarebbe dunque al momento in vantaggio. Con numeri però non tali da far dormire sonni tranquilli a Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Due le incognite principali: l’eventuale discesa in campo del premier Giuseppe Conte, che potrebbe spostare gli equilibri dall’altra parte della barricata, e il ruolo di Berlusconi, sempre più vicino all’area giallorossa e lontano dal duo sovranista.
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