Era solo una bambina quando rimase sepolta per 8 ore tra le macerie della sua scuola, crollata il 31 ottobre di 18 anni fa San Giuliano di Puglia (Molise). In quella tragica occasione, in cui la terra tremò a lungo, per una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 alle 11:32, morirono 27 bimbi e una maestra, ma la piccola Veronica di appena 7 anni si salvò la vita miracolosamente. Oggi Veronica D’Ascenzo, quella bambina coraggiosa sopravvissuta alla tragedia, ha deciso proprio di fare la maestra: “Mi sono seduta in cattedra perché volevo affrontare la mia paura. Negli occhi dei miei bambini, rivedo il mio cuginetto Luigi che non ce l’ha fatta”. Queste sono le motivazioni che muovono Veronica, insegnante elementare in una scuola di Roma.
Il 31 ottobre del 2002, D’Ascenzo è entrata nell’aula della sua scuola elementare di San Giuliano come tutti i giorni. Si è seduta accanto alla compagna di banco e poi, all’improvviso, il terremoto che ha causato il crollo dell’edificio. Allora la piccola Veronica aveva solo 7 anni e ha trascorso ore sotto le macerie ad aspettare che i soccorsi la trovassero. Il suo ultimo ricordo prima di finire sotto la macerie è il viso terrorizzato dell’insegnante che era con lei, con le mani sul viso. Nel buio, nascosta sotto un tavolo, Veronica trova la mano di un’amica che stringe forte ma che, con il passare delle ore, diventa sempre più fredda. Lei invece ce la fa. Gli altri 27 bambini e l’insegnante Carmela Ciniglio no.
Adesso che è una donna adulta, Veronica è la testimone di quel dramma e del diritto per i bambini di avere una scuola sicura. La neo-maestra infatti ha deciso di dedicarsi ai bambini con danno post traumatico da stress. Dopo aver conseguito la laurea all’Università Lumsa di Roma, D’Ascenzo sale in cattedra proprio per testimoniare l’importanza della sicurezza in classe. “Il suo è un messaggio di cultura, d’amore e speranza – ha scritto su Facebook la mamma di Veronica, Rachele Porrazzo, anche lei insegnante -, nel solco della sicurezza scolastica di cui è testimonial con la sua vita”.
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