Come imposto dalla legge sulla trasparenza, il sito della Camera ha diffuso i dati sulle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari della nuova legislatura appena iniziata. I dati sono ancora parziali, perché non sono ancora scaduti termini e relative proroghe, ma il primo posto tra i più ricchi del Parlamento se lo aggiudica il deputato di Fratelli d’Italia, Giulio Tremonti. L’ex ministro dell’Economia dichiara infatti un reddito imponibile di oltre un milione e mezzo (1.536.797 euro). Tra i più ‘poveri’ si piazza invece Aboubakar Soumahoro, l’ex deputato di Verdi-Sinistra, passato ora al Gruppo Misto dopo le polemiche che lo hanno travolto recentemente. Ma il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri di Forza Italia, non ci vede chiaro e lancia sospetti sull’acquisto della villetta del parlamentare.
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L’ex deputato di Verdi-Sinistra italiana ha infatti dichiarato nel 2021 solo 9.150 euro lordi, ma risulta essere proprietario di una villetta a Casal Palocco, alla periferia Sud di Roma. Abitazione che Soumahoro condivide con la moglie Liliane Murekatete. I due coniugi, secondo quanto dichiarato da loro stessi, avrebbero acquistato la casa per una cifra di 450mila euro, di cui 250mila versati grazie a un mutuo trentennale. Ma a Gasparri i conti proprio non tornano, visto che Soumahoro aveva dichiarato per il 2019 un reddito complessivo di 38mila euro e di 24mila nel 2020.
“La vicenda di Soumahoro si tinge ancora di ridicolo. – commenta senza troppi peli sulla lingua Gasparri – Dopo quanto emerso nelle settimane scorse, oggi scopriamo che la sua dichiarazione dei redditi del 2021 sfiora la soglia di povertà e non è troppo lontana da chi riceve il reddito di cittadinanza”. Il fedelissimo berlusconiano mette il dito nella piaga, approfittando del fatto che 9mila euro lordi sembrano veramente troppo pochi per garantirsi un buono stile di vita, anche grazie alle entrate economiche assicurate dalla moglie.
“Ci sarebbe da domandarsi come faceva a pagare il noto mutuo del villino a Roma. – affonda ancora il colpo Maurizio Gasparri – Soumahoro invece di continuare a lamentarsi di come viene trattato, anche da chi lo ha mandato in Parlamento, faccia chiarezza e dia delle risposte alle ormai troppe vicende che sono tutt’altro che chiare. Attendiamo con curiosità la prossima puntata del ‘caso’ Soumahoro”, incalza con ironia il vicepresidente di Palazzo Madama.