Sta facendo il giro del mondo la sequenza dell’arresto di Carola Rackete da parte della guardia di finanza italiana. Una scena che, nel cuore della notte, ha visto ancora una volta l’Italia tirare fuori anche il suo lato peggiore. Perché si può discutere del problema dei migranti e delle possibili soluzioni. Ma non si può accettare, umanamente, il raccapricciante siparietto messo in scena da alcuni esponenti della Lega, arrivati di corsa sul molo di Lampedusa per insultare la capitana della Sea Watch appena sbarcata.
“Questa è la nave degli amici del Pd che non hanno mai pensato agli italiani. In un altro paese avrebbero già affondato la nave, noi invece siamo lo zimbello del mondo, non ci siamo fatti rispettare” dicono nel corso della diretta pubblicata sulla pagina Facebook della Lega di Lampedusa. Poi, però, ci tengono a precisare che “non sono razzisti”: ce l’hanno soprattutto con chi aiuta “le OG (organizzazioni criminali) di cui il Pd fa parte”: “Magari poi vanno a mangiare ostriche e champagne, ovviamente a spese degli italiani”.
L’arresto di Carola, tra applausi e insulti: l’assurda fine del caso Sea Watch