Sport - Business.it https://www.business.it/sport/ I segreti del potere - Notizie e retroscena Thu, 04 Jul 2024 10:53:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://www.business.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-Favicon_Business.it_-32x32.jpg Sport - Business.it https://www.business.it/sport/ 32 32 Ex giocatore dell’Inter: “Ho bussato alle porte dell’inferno”. La drammatica intervista https://www.business.it/ex-giocatore-dellinter-ho-bussato-alle-porte-dellinferno-la-drammatica-intervista/ Thu, 04 Jul 2024 10:53:34 +0000 https://www.business.it/?p=139465 Passare dalle luci della ribalta, osannati da decine di migliaia di persone ogni domenica, a una vita “normale” e lontana dai riflettori può avere un effetto devastante. Questo risvolto psicologico causa problemi e dipendenze a molte star della musica, del cinema e dello sport. Stavolta è toccato a Fredy Guarin, ex centrocampista dell’Inter e della… Leggi tutto »Ex giocatore dell’Inter: “Ho bussato alle porte dell’inferno”. La drammatica intervista

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Passare dalle luci della ribalta, osannati da decine di migliaia di persone ogni domenica, a una vita “normale” e lontana dai riflettori può avere un effetto devastante. Questo risvolto psicologico causa problemi e dipendenze a molte star della musica, del cinema e dello sport. Stavolta è toccato a Fredy Guarin, ex centrocampista dell’Inter e della nazionale colombiana, confessare il suo dramma in un’intervista rilasciata al quotidiano colombiano Semana.

L’inferno di Fredy Guarin

Guarin, noto per il suo fisico possente e la grinta in campo, si è messo a nudo e ha parlato apertamente del suo dramma personale. “Purtroppo a un certo punto mi sono lasciato distrarre,” ha raccontato ai giornalisti. “Mi sono aggrappato all’alcol: ho commesso molti errori, ho preso decisioni sbagliate, ho ferito molte persone. Ho fatto stare male i miei cari e i miei amici. Sui social sono stato immortalato in situazioni brutte o strane perché l’alcol è sempre stato il peggior fattore scatenante per tutto ciò che mi accadeva.”

L’ex nerazzurro non ha omesso alcun particolare. “Sono un alcolizzato al 100%,” ha confessato durante l’intervista. “E lo ammetto, sono un tossicodipendente in via di guarigione.” Il “Guaro,” come era soprannominato dai tifosi, ha raccontato di avere iniziato a soffrire di questo problema intorno al 2021, quando era tornato in patria per giocare con la squadra dei Milionarios. “In quegli anni ho toccato il punto più basso perché la mia dipendenza è diventata molto seria. Avevo perso la mia dignità, la fiducia delle persone care e la cosa più importante che ho: i miei tre figli.”

“Ora so chi sono i miei veri amici”

Poi l’ex calciatore ha spiegato di essersi reso conto che per riuscire a guarire e a riconquistare l’affetto dei suoi cari aveva bisogno di aiuto. E ha cominciato un percorso di riabilitazione. “Stavolta è quella definitiva,” ha detto Fredy. “Ho già bussato alla porta del diavolo e non è il massimo. So già quale non è la strada e che la strada è Dio che mi dà la forza ogni giorno per una vita sobria e sana, per poter dare ai miei figli tutto l’amore che ho per loro.”

Il “Guaro” ha confessato anche di essere stato molto vicino a perdere la vita. “Le mie paure sono la morte e il carcere. Senza saperlo, vivevo in un carcere da condannato a morte. La verità è che in quel cammino oscuro che stavo facendo ero vicino alla morte perché non avevo rispetto, non avevo limiti, non avevo coraggio e mi lasciavo portare ogni giorno più in là in quel buco. Ho bussato alle porte dell’inferno.”

Ora Guarin sta meglio, per fortuna, ma ha voluto portare la sua testimonianza anche come monito ed esempio, per evitare che altri facciano gli stessi errori. E a fine intervista ha voluto ringraziare alcuni ex colleghi e compagni di squadra che per lui sono stati importanti. “Ora so chi sono i miei amici veri. Mi sono stati accanto Falcao, James Rodriguez, Ospina, Cuadrado, Quintero, Zanetti, Cordoba e altri che sono stati disposti ad aiutarmi.” Ora le cose sembrano andare meglio, e il “Guaro” ha imboccato la retta via. Lontano dall’alcol e dalle “porte dell’inferno.”

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Il giocatore del Genoa Gudmundsson accusato di violenza sessuale: rischia la galera https://www.business.it/gudmundsson-genoa-accusato-violenza-sessuale/ Tue, 28 May 2024 11:41:20 +0000 https://www.business.it/?p=138306 Il calciatore del Genoa Albert Gudmundsson è accusato di violenza sessuale in Islanda. Stando a quanto si apprende, la Procura della Repubblica ha fatto riaprire il caso, emettendo un atto d’accusa nei confronti del giocatore, che era stato denunciato da una donna. I fatti erano venuti alla luce nel mese di agosto, quando la ragazza aveva presentato una denuncia… Leggi tutto »Il giocatore del Genoa Gudmundsson accusato di violenza sessuale: rischia la galera

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Gudmundsson Genoa violenza sessuale

Il calciatore del Genoa Albert Gudmundsson è accusato di violenza sessuale in Islanda. Stando a quanto si apprende, la Procura della Repubblica ha fatto riaprire il caso, emettendo un atto d’accusa nei confronti del giocatore, che era stato denunciato da una donna. I fatti erano venuti alla luce nel mese di agosto, quando la ragazza aveva presentato una denuncia per aver subito una molestia sessuale da parte di Gudmundsson.
Leggi anche: Robinho verso l’arresto, l’ex giocatore del Milan condannato a 9 anni per violenza sessuale

Gudmundsson fuori dall’Islanda

Un caso gravissimo, sottolineato anche dalla presidente della Federcalcio che aveva preso immediatamente provvedimenti: Gudmundsson era stato infatti tagliato fuori dall’Islanda, dato che secondo le regole della federazione non può allenarsi o partecipare alle partite con il resto della squadra mentre è in corso un’indagine contro di lui.

La decisione del pubblico ministero apre le porte a una possibile condanna. Secondo l’avvocato della presunta vittima, la sua testimonianza sarebbe particolarmente credibile e in circostanze simili la decisione di archiviare i casi viene revocata soltanto quando si riscontra un’effettiva colpevolezza. Per questo motivo le accuse di violenza sessuale a carico di Gudmundsson potrebbero portare a gravissime conseguenze. L’articolo 194 del Codice penale generale islandese in materia di reati sessuali recita che “Chiunque ha rapporti o altri rapporti sessuali con una persona senza il suo consenso è colpevole di stupro ed è punito con la reclusione da un minimo di 1 anno a un massimo di 16 anni”.

Il caso Robinho

Quello di Gudmundsson non è certo il primo caso di violenza sessuale, vera o presunta, di cui viene accusato o condannato un calciatore famoso. Tra gli ultimi spicca il caso del campione brasiliano Robinho, condannato a nove anni di carcere in primo grado nel 2017 dal Tribunale di Milano per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza di 23 anni, avvenuta in una discoteca del capoluogo lombardo il 22 gennaio 2013. A quell’epoca il calciatore vestiva ancora la maglia del Milan. La sentenza è stata poi confermata in appello e in Cassazione, anche se lui è sempre rimasto a piede libero in Brasile.

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Furia Allegri in finale di Coppa Italia, la Juve pensa all’esonero. Intanto arrivano squalifica e multa https://www.business.it/furia-allegri-in-finale-di-coppa-italia-la-juve-pensa-allesonero-intanto-arrivano-squalifica-e-multa/ Thu, 16 May 2024 16:40:20 +0000 https://www.business.it/?p=137923 Quando ha capito che era finita (sia la finale di Coppa Italia portata a casa con l’1-0 sull’Atalanta, sia la sua seconda esperienza alla Juventus) ha tirato fuori tutta la rabbia che covava da tempo e ne ha avuto per tutti. Massimiliano Allegri è esploso: contro il mondo arbitrale, incarnato dal designatore Rocchi (col quale… Leggi tutto »Furia Allegri in finale di Coppa Italia, la Juve pensa all’esonero. Intanto arrivano squalifica e multa

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Quando ha capito che era finita (sia la finale di Coppa Italia portata a casa con l’1-0 sull’Atalanta, sia la sua seconda esperienza alla Juventus) ha tirato fuori tutta la rabbia che covava da tempo e ne ha avuto per tutti. Massimiliano Allegri è esploso: contro il mondo arbitrale, incarnato dal designatore Rocchi (col quale poi si è chiarito dopo lo sfogo con spogliarello negli ultimi istanti del match), contro quella parte della società che lo ha fatto fuori da mesi, il Ds Giuntoli in primis (mandato malamente via respingendone gli applausi, evidentemente giudicati ipocriti), ma anche contro certa stampa, accusata di averlo massacrato in maniera non giusta, anzi raccontando falsità e alterando la realtà. Allegri era così fuori di sé da venire quasi alle mani con un giornalista nel ventre dell’Olimpico: il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, aggredito fisicamente e minacciato, stando a quanto raccontato dal giornalista stesso. Un episodio che ha subito fatto il giro dei social e che potrebbe provocare, ora, conseguenze a dir poco clamorose: sta circolando infatti la notizia di un possibile “licenziamento per giusta causa” nei confronti del tecnico da parte della Juventus.
La prima certezza, comunque, è la squalifica comminata dal giudice sportivo della Serie A: due giornate di squalifica e 5 mila euro di multa. Ma andiamo con ordine.

L’aggressione di Allegri al direttore di Tuttosport

Mentre arriva la notizia delle due giornate di squalifica e dei 5 mila euro di multa comminati al tecnico bianconero, a raccontare come sono andate le cose è proprio Guido Vaciago. “Nel corridoio che corre lungo l’enorme sala stampa ho, diciamo, ‘incrociato’ Allegri. Evidentemente alterato, si stava sottoponendo all’ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me: ‘Direttore di m***a! Sì, tu direttore di m***a. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società‘”, riporta Fanpage. “A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro – continua il direttore di Tuttosport – Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: ‘Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale’ e altre amenità del repertorio della rissa da bar. Intanto Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa. Tutto qua: spiace per chi si aspettava qualcosa di più cruento e spiace per la maleducazione di chi, soprattutto in pubblico, dovrebbe tenere altro contegno. Nel confronto ci può stare tutto, perfino l’insulto al limite, ma la minaccia no. La minaccia è vile, intimidatoria e pure pericolosa, in un mondo dove la possibilità che qualcuno si prenda la briga di metterla in pratica rischi sempre di trovarlo”.

In merito all’accaduto non sono arrivati comunicati ufficiali. Ma in queste ore alcuni siti stanno riportando una notizia clamorosa: dovesse essere confermata la ricostruzione di Vaciago, la Juventus potrebbe licenziare Massimiliano Allegri “per giusta causa”. Una scelta drastica che comporterebbe l’addio anticipato del tecnico, in teoria atteso ancora dalle ultime due giornate di campionato prima di essere sostituito da Thiago Motta per la prossima stagione. Soltanto una bufala? Impossibile saperlo con certezza, fino a quando il club non affronterà pubblicamente la situazione. Ma secondo alcuni opinionisti, i dirigenti starebbero davvero valutando questa possibilità. Non mancano, come sempre in questi casi, post ironici di alcuni tifosi in merito: “Beh, così facendo almeno risparmierebbero sulla buonuscita. Come si dice a Roma, so’ sordi…”.

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Lutto per Maurizio Sarri, addio alla mamma Clementina https://www.business.it/lutto-per-maurizio-sarri-addio-alla-mamma-clementina/ Mon, 22 Apr 2024 13:56:48 +0000 https://www.business.it/?p=137114 Calcio in lutto, Maurizio Sarri saluta sua mamma Clementina. L’ex tecnico di Juventus, Napoli, Chelsea, Empoli e Lazio perde chi lo sostenne maggiormente nella sua scelta di vita. La notizia è stata confermata dalla Lazio, che ha espresso il proprio affetto al tecnico con un post su X: “Il presidente Claudio Lotito, la dirigenza, la… Leggi tutto »Lutto per Maurizio Sarri, addio alla mamma Clementina

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Calcio in lutto, Maurizio Sarri saluta sua mamma Clementina. L’ex tecnico di Juventus, Napoli, Chelsea, Empoli e Lazio perde chi lo sostenne maggiormente nella sua scelta di vita. La notizia è stata confermata dalla Lazio, che ha espresso il proprio affetto al tecnico con un post su X: “Il presidente Claudio Lotito, la dirigenza, la squadra e tutta la S.S. Lazio esprimono la propria vicinanza a Maurizio Sarri per la scomparsa dell’amata mamma Clementina e si stringono al cordoglio dei familiari”.
Leggi anche: Spettacolo in lutto, addio a Eva Evans a soli 29 anni

Amerigo e Clementina Sarri con in braccio il piccolo Maurizio

Un legame fortissimo

Sarri non ha mai fatto mistero sul forte legame con i genitori. Fu proprio per stare più vicini a loro che cinque anni fa diede l’addio al Chelsea. Del padre Amerigo ha parlato spesso in passato, soprattutto ai tempi del Napoli. Il padre fu ciclista in gioventù e per motivi di lavoro finì proprio a Bagnoli, dove nacque Maurizio, che poi da bambino si trasferì prima nel bergamasco e infine in Toscana.

Della madre Clementina si sa invece che appoggiò con forza la scelta del figlio, che all’inizio degli anni Duemila decise di lasciare il lavoro in banca per iniziare a fare l’allenatore. Dopo la gavetta nelle categorie minori, quando alternava la sua vera professione e la sua passione, nel 2002 decise di lasciare il posto fisso e di provare a fare l’allenatore.

Sarri non è più l’allenatore della Lazio da circa un mese. Si è dimesso dopo due anni e mezzo, rinunciando a un altro anno e mezzo di contratto. Il nome del tecnico in queste ultime settimane è stato fatto per diverse panchine, per la prossima stagione, ma questo certamente non è il principale pensiero in un momento così delicato e complicato per lui.

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Calcio in lutto: è morto l’allenatore Costantino Borneo https://www.business.it/calcio-in-lutto-e-morto-lallenatore-costantino-borneo/ Fri, 12 Apr 2024 17:01:48 +0000 https://www.business.it/?p=136778 Lutto nel mondo del calcio: è morto oggi, venerdì 12 aprile, Costantino Borneo, 51 anni, da tutti conosciuto come “Tino”, ex giocatore e allenatore del Milan. Viveva a Legnano. Da giocatore, fece parte nella stagione 90-91 del Milan stellare guidato da Arrigo Sacchi. Borneo, esordì in Coppa Italia, mettendo a segno una rete. Vestì poi le… Leggi tutto »Calcio in lutto: è morto l’allenatore Costantino Borneo

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Lutto nel mondo del calcio: è morto oggi, venerdì 12 aprile, Costantino Borneo, 51 anni, da tutti conosciuto come “Tino”, ex giocatore e allenatore del Milan. Viveva a Legnano. Da giocatore, fece parte nella stagione 90-91 del Milan stellare guidato da Arrigo Sacchi.

Borneo, esordì in Coppa Italia, mettendo a segno una rete. Vestì poi le maglie di diverse squadre e da allenatore è tornato a casa, quella rossonera, occupandosi delle giovanili. Aveva assunto anche il ruolo di vice allenatore della Pro Patria. Tino Borneo era da tempo in lotta con un brutto male; la curva del Milan gli aveva dedicato uno striscione di sostegno.

“Tanti gol segnati con continuità da giovane bomber, tanti valori trasmessi con passione ai ragazzi delle nostre giovanili. Tino Borneo, un grande milanista e un grande sportivo. La famiglia rossonera abbraccia i tuoi cari, terremo sempre con noi il tuo esempio e il tuo ricordo” è il ricordo della società milanista.

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ATP Montecarlo, Sinner va in semifinale: Rune battuto in 3 set https://www.business.it/atp-montecarlo-sinner-va-in-semifinale-rune-battuto-in-3-set/ Fri, 12 Apr 2024 14:20:24 +0000 https://www.business.it/?p=136766 Jannik Sinner ormai dietro di sé non lascia sconfitti, bensì una Cartagine tennistica: lui passa, distrugge e va oltre. Dopo Korda e Struff, è stato oggi il turno di Rune. Anche questo avversario è stato battuto in tre match, con imbarazzante facilità, per quanto Rune abbia tenuto duro più dei precedenti sfidanti. Così, in casa… Leggi tutto »ATP Montecarlo, Sinner va in semifinale: Rune battuto in 3 set

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Jannik Sinner ormai dietro di sé non lascia sconfitti, bensì una Cartagine tennistica: lui passa, distrugge e va oltre. Dopo Korda e Struff, è stato oggi il turno di Rune. Anche questo avversario è stato battuto in tre match, con imbarazzante facilità, per quanto Rune abbia tenuto duro più dei precedenti sfidanti. Così, in casa sua, oggi Sinner si aggiudica il passaggio in semifinale. Sinner e Rune si erano già affrontati altre volte, con vittorie alternate: l’ultima era stata a favore dell’altoatesino, che a testa bassa, senza scomporsi, vince ormai praticamente sempre.
Leggi bene: Sinner vola ai quarti di finale: la vittoria in due set contro Struff

Match combattuto: dopo un primo set facile, pane per i denti di Jannik

Il primo set si è chiuso 4-6 a favore dell’italiano: il secondo invece, dopo un teso rincorrersi, si è concluso 7-6 per Holger Rune. Combattuto anche il terzo set, che è comunque finito 3-6 a favore di Sinner.

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Jannik Sinner ai quarti dell’Atp Montecarlo: il tedesco Struff battuto in due match https://www.business.it/jannik-sinner-ai-quarti-dellatp-montecarlo-il-tedesco-struff-battuto-in-due-match/ Thu, 11 Apr 2024 16:49:37 +0000 https://www.business.it/?p=136728 Senza difficoltà Jannik Sinner raggiunge i quarti di finale del Masters 1000 di Monte-Carlo per il terzo anno consecutivo. L’azzurro ha battuto il tedesco Jan-Lennard Struff con il punteggio di 6-4, 6-2 in poco più di un’ora e un quarto. Dopo aver perso il servizio nel quarto gioco, Jannik ha giocato una partita perfetta, senza… Leggi tutto »Jannik Sinner ai quarti dell’Atp Montecarlo: il tedesco Struff battuto in due match

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Sinner Tathiana Garbin tumore

Senza difficoltà Jannik Sinner raggiunge i quarti di finale del Masters 1000 di Monte-Carlo per il terzo anno consecutivo. L’azzurro ha battuto il tedesco Jan-Lennard Struff con il punteggio di 6-4, 6-2 in poco più di un’ora e un quarto. Dopo aver perso il servizio nel quarto gioco, Jannik ha giocato una partita perfetta, senza mai rischiare nulla. Struff è rimasto in partita fino al 4-3 del primo set, poi è stato un dominio assoluto dell’azzurro. È la 24esima vittoria stagionale di Sinner che attende Rune o Dimitrov.
Leggi anche: ULTIM’ORA – Sinner, vittoria incredibile: un match pazzesco

In questi giorni Jannik gioca in casa, ma ciò non lo ha certo portato ad abbassare la guardia: un match dopo l’altro sta divorando l’ATP Monte-carlo e, se ieri era riuscito a battere Korda senza troppe difficoltà, oggi è toccato a J.L. Struff, con il quale si contendeva l’accesso ai quarti di finale.

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Vingegaard, il padre preoccupato dopo l’incidente: “Non riesco a mettermi in contatto con lui. Mi nascondono qualcosa?” https://www.business.it/vingegaard-incidente-padre-preoccupato/ Wed, 10 Apr 2024 15:40:55 +0000 https://www.business.it/?p=136674 Jonas Vingegaard protagonista di un giallo dopo il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto una settimana fa, insieme ai colleghi Primos Roglic e Remco Evenepoel. Il ciclista due volte vincitore del Tour de France sembrava avviato verso la guarigione dopo la delicata operazione alla clavicola a cui era stato sottoposto. Ma ora il padre denuncia di non riuscire… Leggi tutto »Vingegaard, il padre preoccupato dopo l’incidente: “Non riesco a mettermi in contatto con lui. Mi nascondono qualcosa?”

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Vingegaard incidente padre preoccupato

Jonas Vingegaard protagonista di un giallo dopo il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto una settimana fa, insieme ai colleghi Primos Roglic e Remco Evenepoel. Il ciclista due volte vincitore del Tour de France sembrava avviato verso la guarigione dopo la delicata operazione alla clavicola a cui era stato sottoposto. Ma ora il padre denuncia di non riuscire a sentirlo da giorni e di temere che la squadra del figlio gli stia nascondendo qualcosa. La carriera del grande campione danese è a rischio?
Leggi anche: Ciclista travolto e ucciso da un furgone: identificato il pirata della strada. La vittima è un 65enne

Tutti i dubbi del padre di Vingegaard

L’ultimo tweet del Team Visma sullo stato di salute di Jonas Vingegaard risale al 9 aprile e sembra rassicurante: “Jonas è stato operato alla clavicola con successo. Sta bene ed esprime a tutti la sua gratitudine per le gentili parole dei giorni scorsi”. Ma il padre Claus, intervistato dalla testata danese Ekstra Bladet, ha smentito la versione del team lanciando un inquietante allarme: “Non riesco a mettermi in contatto con lui”.

“Per quale motivo non riesco a contattarlo? C’è qualcosa che non mi viene detto? Sappiamo solo quello che leggiamo”, si è chiesto polemicamente il padre di Vingegaard. Insomma, dalle sue dichiarazioni si evince che forse il problema ai polmoni, colpiti da uno pneumotorace, siano più seri rispetto a quanto comunicato e che le condizioni del ciclista, che si trova ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Vitoria, nei Paesi Baschi, non siano affatto buone, tanto da far temere per il prosieguo della sua carriera.
Leggi anche: Tragico incidente, ciclista investito muore sul colpo

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Tragico incidente al Giro, una cosa mai successa https://www.business.it/tragico-incidente-al-giro-una-cosa-mai-successa/ Thu, 04 Apr 2024 16:30:54 +0000 https://www.business.it/?p=136430 Nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi, una grave caduta ha coinvolto tre dei principali corridori: Remco Evenepoel, Primoz Roglic e Jonas Vingegaard. L’incidente si è verificato in un tratto in discesa, a circa 35 km dall’arrivo, portando a conseguenze preoccupanti per gli atleti coinvolti. Vingegaard, in particolare, sembra essere il più colpito dall’incidente:… Leggi tutto »Tragico incidente al Giro, una cosa mai successa

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Nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi, una grave caduta ha coinvolto tre dei principali corridori: Remco Evenepoel, Primoz Roglic e Jonas Vingegaard. L’incidente si è verificato in un tratto in discesa, a circa 35 km dall’arrivo, portando a conseguenze preoccupanti per gli atleti coinvolti.

Vingegaard, in particolare, sembra essere il più colpito dall’incidente: è stato immobilizzato e immediatamente trasportato in ambulanza a seguito delle ferite riportate. Evenepoel avrebbe subito una frattura alla clavicola, mentre le condizioni di Roglic rimangono, al momento, incerte.

La gravità della situazione ha costretto gli organizzatori della corsa a prendere una decisione drastica: la tappa è stata prima fermata e successivamente neutralizzata. Questa misura, rara negli eventi di ciclismo, riflette la serietà dell’incidente e l’impatto sui corridori coinvolti.

La caduta ha scosso l’intera comunità ciclistica, con fan e professionisti del settore in attesa di ulteriori notizie sulle condizioni di salute degli atleti. Gli esami medici successivi saranno cruciali per determinare l’entità delle loro ferite e il possibile impatto sulle loro carriere future.

Questo incidente mette in luce i pericoli intrinseci del ciclismo professionistico, soprattutto in tappe caratterizzate da tratti tecnici e discese ad alta velocità. La sicurezza dei corridori è sempre stata una priorità, ma incidenti come questo evidenziano l’importanza di continuare a migliorare le misure di protezione e le pratiche di gara.

La comunità ciclistica si stringe attorno a Evenepoel, Roglic e Vingegaard, augurando loro una pronta e completa guarigione. Gli aggiornamenti sulle loro condizioni saranno seguiti con grande attenzione, con la speranza di vederli tornare in sella il prima possibile.

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Trovato morto in casa di sua nonna l’ex campione NFl Vontae Davis https://www.business.it/trovato-morto-in-casa-di-sua-nonna-lex-campione-nfl-vontae-davis/ Tue, 02 Apr 2024 09:39:41 +0000 https://www.business.it/?p=136332 Vontae Davis, ex stella della NFL, è morto all’età di 35 anni. Una terribile notizia che ha sconvolto il mondo della NFL e dello sport negli USA.  La polizia ha trovato il corpo dell’ex cornerback nella sua casa a Southwest Ranches, nella città metropolitana di Miami in Florida. Stando a quanto riportato dalle autorità, Davis… Leggi tutto »Trovato morto in casa di sua nonna l’ex campione NFl Vontae Davis

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Vontae Davis, ex stella della NFL, è morto all’età di 35 anni. Una terribile notizia che ha sconvolto il mondo della NFL e dello sport negli USA.  La polizia ha trovato il corpo dell’ex cornerback nella sua casa a Southwest Ranches, nella città metropolitana di Miami in Florida.

Stando a quanto riportato dalle autorità, Davis è stato trovato morto nella sua casa dalla nonna, che ha chiamato la polizia: un’indagine preliminare ha escluso il delitto come causa della morte, al momento ancora ignota.

Il caso: il comunicato della polizia

Nella nota del dipartimento di polizia si legge: “Gli agenti sono stati chiamati nella residenza dall’assistente domiciliare, che ha trovato il proprietario deceduto. “Possiamo confermare che la persona deceduta è Vontae Davis, 35 anni. Le informazioni preliminari suggeriscono che non è coinvolto un atto scorretto”.

Questo l’annuncio della NFL sui suoi canali ufficiali e sui social: “La NFL ha il cuore spezzato nel sentire della scomparsa di Vontae Davis. I nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi cari”.

Fratello minore di Vernon Davis, Vontae ha giocato con l’Illinois Fighting Illini al college tra il 2006 e il 2008, prima di essere scelto nel primo round del Draft NFL 2009 dai Miami Dolphins. Nel corso della sua carriera ha vestito anche le maglie di Indianapolis Colts e Buffalo Bills.

Gli anni migliori per Vontae Davis sono stati quelli tra il 2012 e il 2017 con gli Indianapolis Colts, quando per due volte di fila, nel 2014 e nel 2015, ha anche preso parte al Pro Bowl.

Dopo sei stagioni a Indianapolis, Davis si è unito ai Buffalo Bills nel 2018 con un contratto di un anno ma a meno di due settimane dall’inizio della stagione decise di ritirarsi. E lo fece nel modo più incredibile: Davis annunciò la sua decisione all’intervallo della sconfitta di Buffalo contro i Chargers, non tornando in campo con la sua squadra per il secondo tempo.

“Oggi sul campo, la realtà mi ha colpito velocemente e duramente. Non dovrei più essere là fuori”: queste sono le parole che ha usato Davis.Vontae Davis ha lasciato il football con 121 partite giocate (113 da titolare), per un totale di 395 contrasti, 97 passaggi difesi e 22 scelte nel corso dei suoi 10 anni di carriera.

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Jannik Sinner trionfa a Miami: conquista il Masters 1000 e si avvicina alla vetta del ranking ATP https://www.business.it/jannik-sinner-trionfa-a-miami-conquista-il-masters-1000-e-si-avvicina-alla-vetta-del-ranking-atp/ Mon, 01 Apr 2024 07:16:58 +0000 https://www.business.it/?p=136291 In una serata indimenticabile per il tennis italiano, Jannik Sinner ha conquistato il titolo del Masters 1000 di Miami, battendo in finale Grigor Dimitrov. Jannik domina il bulgaro 6-3, 6-1 e spodesta Alcaraz nel ruolo di vice Djokovic. L’incontro, che si è svolto sotto le luci della Florida questa sera alle 21 ora italiana, non era solo una… Leggi tutto »Jannik Sinner trionfa a Miami: conquista il Masters 1000 e si avvicina alla vetta del ranking ATP

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In una serata indimenticabile per il tennis italiano, Jannik Sinner ha conquistato il titolo del Masters 1000 di Miami, battendo in finale Grigor Dimitrov. Jannik domina il bulgaro 6-3, 6-1 e spodesta Alcaraz nel ruolo di vice Djokovic. L’incontro, che si è svolto sotto le luci della Florida questa sera alle 21 ora italiana, non era solo una questione di titolo ma anche di ranking. Con questa vittoria, Sinner ha compiuto un balzo significativo verso la cima del mondo del tennis, piazzandosi ora alla posizione numero due nel ranking ATP, alle spalle solo del fenomeno serbo Novak Djokovic.

La partita, molto attesa dagli appassionati di tennis di tutto il mondo, si è rivelata un vero spettacolo sportivo. Sinner, mostrando una maturità e una tenacia impressionanti, ha affrontato un Dimitrov in stato di grazia, che arrivava da una serie di vittorie eccellenti, tra cui quella contro Carlos Alcaraz nei quarti di finale. Il bulgaro, noto per il suo talento e la sua eleganza in campo, ha dato filo da torcere al giovane italiano, dimostrando perché sarebbe comunque rientrato nella top ten mondiale al termine dell’incontro.

Il match è stato un susseguirsi di colpi spettacolari, strategie affinate e momenti di alta tensione, con Sinner che ha saputo tenere testa all’esperto Dimitrov, imponendo il suo gioco e mostrando una resistenza e una freddezza eccezionali nei momenti chiave. Il pubblico presente a Miami ha assistito a una vera e propria battaglia sportiva, con scambi memorabili che resteranno impressi nella storia del torneo.

Con questa vittoria, Jannik Sinner non solo si aggiudica uno dei titoli più prestigiosi del circuito ATP ma dimostra anche di essere uno dei protagonisti più brillanti e promettenti del tennis mondiale. La sua ascesa al numero due del ranking è la conferma di un talento straordinario, capace di eccellere nei momenti più importanti e di confrontarsi alla pari con i giganti del tennis mondiale.

La vittoria a Miami rappresenta un momento storico per il tennis italiano, che vede in Sinner una stella capace di brillare nei cieli del tennis internazionale. L’impresa di questa sera non è solo un trionfo personale per il giovane altoatesino ma anche un’ispirazione per tutti i giovani atleti italiani che sognano di raggiungere vette simili nel mondo dello sport.

L’attesa ora è tutta per i prossimi appuntamenti del circuito, con Sinner che si conferma come uno dei principali candidati ai titoli più ambiti e al sogno, sempre più concreto, di raggiungere la vetta del ranking ATP.

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Jannik Sinner in sedia a rotelle. La sfida al grande campione Hewett https://www.business.it/jannik-sinner-in-sedia-a-rotelle-la-sfida-al-grande-campione-hewett/ Tue, 26 Mar 2024 14:29:07 +0000 https://www.business.it/?p=136073 Miami, Sinner su una sedia a rotelle: la sfida contro Hewett, leggenda del tennis in carrozzina. Il campione altoatesino Jannik Sinner sfidato a tennis da Alfie Hewett, leggenda della racchetta in carrozzina.Leggi anche: L’ex calciatore Marco Muller si getta sotto un treno: era latitante da 36 anni La sfida sulla sedia a rotelle Hewett ha… Leggi tutto »Jannik Sinner in sedia a rotelle. La sfida al grande campione Hewett

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Miami, Sinner su una sedia a rotelle: la sfida contro Hewett, leggenda del tennis in carrozzina. Il campione altoatesino Jannik Sinner sfidato a tennis da Alfie Hewett, leggenda della racchetta in carrozzina.
Leggi anche: L’ex calciatore Marco Muller si getta sotto un treno: era latitante da 36 anni

La sfida sulla sedia a rotelle

Hewett ha vinto otto Grandi Slam. L’altoatesino ha voluto provare a scambiare qualche palla con lui per comprendere il grado di difficoltà e la fatica di questa specifica pratica sportiva. Sinner è a Miami, casa di Hewett, perché impegnato negli Atp, dove sta preparando lo scontro contro l’australiano Christopher O’Connell.

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L’ex calciatore Marco Muller si getta sotto un treno: era latitante da 36 anni https://www.business.it/lex-calciatore-marco-muller-si-getta-sotto-un-treno-era-latitante-da-36-anni/ Tue, 26 Mar 2024 11:57:54 +0000 https://www.business.it/?p=136049 Una morte tragica mette fine ad un’esistenza maledetta. Quella di Marco Muller, morto suicida a 71 anni. L’ex calciatore svizzero, latitante da 36 anni, si è gettato sotto un treno. Ma vediamo insieme cosa è successo e chi era Marco Muller.Leggi anche: Bidello soccorre ragazzo a scuola, lui va a casa sua per ringraziarlo e…… Leggi tutto »L’ex calciatore Marco Muller si getta sotto un treno: era latitante da 36 anni

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Una morte tragica mette fine ad un’esistenza maledetta. Quella di Marco Muller, morto suicida a 71 anni. L’ex calciatore svizzero, latitante da 36 anni, si è gettato sotto un treno. Ma vediamo insieme cosa è successo e chi era Marco Muller.
Leggi anche: Bidello soccorre ragazzo a scuola, lui va a casa sua per ringraziarlo e… L’orrore, è atroce 

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Marco Muller, l’ex calciatore svizzero latitante da 36 anni

Trentasei anni da latitante: praticamente metà della sua vita trascorsa in clandestinità per scappare dal suo passato criminale, fatto di rapine in banca senza peraltro sparare un colpo: proprio questo particolare della sua ‘seconda carriera’ lo aveva fatto ribattezzare il ‘Robin Hood’ svizzero, oltre al fatto che rubava dove c’erano molti soldi.
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Muller era un centrocampista con presenze nelle nazionali giovanili svizzere, negli anni ’70 aveva giocato tra le altre con lo Young Boys nella massima serie elvetica, poi aveva preso una strada sbagliata, diventando un bandito che all’epoca finì in prima pagina. L’ex calciatore è morto proprio vicino la sua città natale, Bassecourt, nel Canton Giura. Il suo corpo è stato ritrovato a febbraio sui binari della ferrovia ed è stato identificato solo nei giorni scorsi grazie ad un’analisi comparativa del Dna effettuata con un parente. La Procura ha escluso il coinvolgimento di terzi, avvalorando la tesi del suicidio.

Negli anni ’80 – dopo aver appeso le scarpette al chiodo – Muller mise a segno diverse rapine a banche e furgoni portavalori. La sua vita da film lo vide evadere per due volte dalla prigione. La prima dal carcere del capoluogo cantonale del Giura, dove era detenuto per rapine nel Giura e a Neuchatel. In quella occasione, dopo essere scappato inviò alla polizia cantonale giurassiana una cassa di cognac per Natale per beffa. La seconda e definitiva evasione fu dal carcere di Thorberg, nel canton Berna, dove era rinchiuso per essere processato per due rapine a portavalori a Ginevra e Delemont.

Era il 1988 quando di Marco Muller si persero completamente le tracce: divenne un fantasma e la sua storia quasi una leggenda dimenticata. La storia del calciatore che riuscì a rubare un bottino complessivo quantificato in quasi tre milioni di franchi (poco più di tre milioni di euro, non ritrovati neanche in parte), prima di sparire con una giocata degna di quel campione che sul campo verde non era mai stato. Fino a ricomparire senza vita sui binari.

Si pensava che il calciatore latitante si fosse nascosto in Francia negli anni successivi all’ultima evasione, poi ha deciso di porre fine alla sua vita dove tutto era iniziato 71 anni fa, la città dov’era nato. Un ex complice di Muller, Andre Jaggi, ha dichiarato: “Non credo che Marco sia mai tornato nella sua città natale mentre era in fuga. Non era stupido. Di solito si teneva la maggior parte del denaro dopo le rapine. Poi mi chiedeva in prestito qualcosa della mia parte e diceva che mi avrebbe ripagato alla prossima rapina”.

Yves Girard, coetaneo di Muller, lavorava in una banca di Bassecourt rapinata dall’ex calciatore nel 1979. Il suo ricordo di quel giorno è vivido: “Quel ragazzo – riporta Fanpage – entrò con una parrucca rossa e un cappotto lungo, come in un film di Sergio Leone. Tirò fuori dei candelotti di dinamite e mi disse di prendere tutti i soldi dalla cassaforte altrimenti sarei saltato in aria”. Probabilmente Muller non lo avrebbe mai fatto: ci sarà stato un motivo se lo hanno chiamato Robin Hood.

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Matteo Berrettini, la rivelazione dopo il malore in campo: “Ho avuto un virus, ora è tutto fuori” https://www.business.it/matteo-berrettini-la-rivelazione-dopo-il-malore-in-campo-ho-avuto-un-virus-ora-e-tutto-fuori/ Fri, 22 Mar 2024 14:55:12 +0000 https://www.business.it/?p=135905 Momenti di ansia per Matteo Berrettini nel corso del match di esordio al Masters 1000 di Miami. Il tennista azzurro in campo contro lo scozzese Andy Murray dopo aver vinto il primo set 6-4 ha avuto un capogiro sul 5-2 per l’ex n.1 a causa del clima caldo umido di questi giorni nella città della Florida.Fortunatamente Berrettini è riuscito a non cadere appoggiandosi… Leggi tutto »Matteo Berrettini, la rivelazione dopo il malore in campo: “Ho avuto un virus, ora è tutto fuori”

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Momenti di ansia per Matteo Berrettini nel corso del match di esordio al Masters 1000 di Miami. Il tennista azzurro in campo contro lo scozzese Andy Murray dopo aver vinto il primo set 6-4 ha avuto un capogiro sul 5-2 per l’ex n.1 a causa del clima caldo umido di questi giorni nella città della Florida.
Fortunatamente Berrettini è riuscito a non cadere appoggiandosi con tutta la sua forza alla racchetta. Poi è stato soccorso dai medici. Ora il campione romano decide di raccontare cosa gli è successo, spiegando di essere stato male fin dal mattino. Lo fa prima con una intervista e poi pubblicando un post su Instagram.

L’intervista di Matteo Berrettini

“La prestazione penso sia stata abbastanza buona nonostante tutto. – ha spiegato ieri Matteo Berrettini a Sky – Non mi sentivo bene da stamattina, mi sono svegliato strano. Non so bene cosa ho, sono molto debole, non ho mangiato praticamente niente. Però me lo sono detto già in passato, ne sono successe troppe, quindi il pensiero di non scendere in campo non era neanche possibile”.

“Nonostante questo ho giocato un’ottima partita a livello di qualità di gioco. – ha poi proseguito il tennista italiano – A un certo punto ho sentito proprio un calo grande e poi meriti a lui perché alla fine è sempre lì, sempre a mettere difficoltà in più, sempre solido. Anche nel terzo set, quando sembrava che le cose stessero girando un po’, ha giocato tre punti pazzeschi per non farsi breakkare. È un dispiacere, ma adesso ho bisogno di riposo. Tutto avrei pensato, tranne che subito arrivare in finale nel primo torneo, con un livello molto alto, con tante partite di fila e condizioni diverse. È stato un bello shock per il corpo, penso che ancora muscolarmente devo recuperare dalla settimana scorsa, però alla fine questo è quello che facciamo, ci adattiamo alle condizioni e cerchiamo di tirare fuori sempre il meglio”.

Il post su Ig

“Mi sono svegliato che stavo male. – scrive oggi Berrettini sulle sue storie Instagram – Mi sentivo debole ma ho deciso comunque di giocare. Ho provato a fare il massimo, purtroppo credo di aver avuto un virus intestinale che si è fatto sentire abbastanza. Per fortuna adesso è tutto fuori. Sto bene tutto a posto, solo un po’ di schifezze”.

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Lutto nel mondo del calcio: addio ad António Pacheco, gloria di Benfica e Reggiana https://www.business.it/antonio-pacheco-morto-calciatore/ Fri, 22 Mar 2024 07:30:23 +0000 https://www.business.it/?p=135873 Lutto nel mondo del calcio per la scomparsa di António Pacheco, ex centrocampista di grande talento, morto all’età di 57 anni. La triste notizia è stata confermata dalla Reggiana, squadra italiana in cui il calciatore ha militato nella stagione 1996/97. Pacheco, che è stato una vera e propria bandiera del Benfica, è morto dopo una settimana di… Leggi tutto »Lutto nel mondo del calcio: addio ad António Pacheco, gloria di Benfica e Reggiana

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António Pacheco morto calciatore

Lutto nel mondo del calcio per la scomparsa di António Pacheco, ex centrocampista di grande talento, morto all’età di 57 anni. La triste notizia è stata confermata dalla Reggiana, squadra italiana in cui il calciatore ha militato nella stagione 1996/97. Pacheco, che è stato una vera e propria bandiera del Benfica, è morto dopo una settimana di ricovero presso l’ospedale di Portimão, a seguito di un arresto cardiaco che lo aveva colpito improvvisamente mentre si trovava in compagnia degli amici.
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La Reggiana, attraverso una nota ufficiale, ha espresso il suo cordoglio: “Nelle ultime ore è venuto a mancare all’età di 57 anni António Pacheco, centrocampista portoghese che in granata ha collezionato 14 presenze nella stagione 1996/97. Ai suoi cari vanno il nostro pensiero e le condoglianze di tutta l’AC Reggiana”.

La vicenda che ha portato alla scomparsa di Pacheco ha avuto inizio la scorsa settimana, quando il calciatore si è sentito male a Portimão ed è stato urgentemente trasportato in ospedale. Successivamente, è stato trasferito a Faro, dove si trova l’unico ospedale della regione dotato di un reparto di cardiologia. Dopo un temporaneo trasferimento di ritorno a Portimão, le sue condizioni sono peggiorate nel corso del weekend, fino alla triste conclusione.

La carriera di Pacheco

Oltre al Benfica, Pacheco ha avuto una carriera ricca e variegata, vestendo le maglie di diversi club, tra cui Sporting, Torralta, Portimonense, Belenenses, Santa Clara, Atlético e Estoril. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera di allenatore, guidando squadre come l’Atlético e il Portimonense. La sua esperienza in Italia alla Reggiana è ricordata soprattutto per il gol segnato contro l’Inter il 22 dicembre 1996, un momento culminante di una stagione che ha visto la squadra, all’epoca guidata da Carlo Ancelotti, lottare in Serie A prima di una retrocessione. Il calcio mondiale perde così uno dei suoi campioni più amati, ricordato tanto per il suo talento in campo quanto per la sua umanità fuori dal rettangolo di gioco. La cerimonia funebre di António Pacheco non è stata ancora fissata dalla famiglia.
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Perquisizioni nella sede del Milan, indagati i vertici societari. Il comunicato del club: “Società estranea” https://www.business.it/perquisizioni-nella-sede-del-milan-indagati-i-vertici-societari-il-comunicato-del-club-societa-estranea/ Tue, 12 Mar 2024 18:40:40 +0000 https://www.business.it/?p=135484 Ore concitate in casa e a Casa Milan, dopo la perquisizione da parte della Guardia di Finanza che si è recata nella sede di Via Aldo Rossi per alcuni accertamenti: i controlli sono legati al passaggio di proprietà dal fondo Elliott al fondo RedBird, con indagati l’attuale e il vecchio amministratore delegato, Giorgio Furlani ed Ivan Gazidis. Il Milan ha… Leggi tutto »Perquisizioni nella sede del Milan, indagati i vertici societari. Il comunicato del club: “Società estranea”

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Ore concitate in casa e a Casa Milan, dopo la perquisizione da parte della Guardia di Finanza che si è recata nella sede di Via Aldo Rossi per alcuni accertamenti: i controlli sono legati al passaggio di proprietà dal fondo Elliott al fondo RedBird, con indagati l’attuale e il vecchio amministratore delegato, Giorgio Furlani ed Ivan Gazidis. Il Milan ha presentato la sua nota ufficiale in merito a quanto accaduto e nelle prossime ore arriveranno ulteriori aggiornamenti in merito.

La Finanza in Casa Milan

L’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, e il suo predecessore tra il 2018 e il 2022 Ivan Gazidis, sono indagati. La Procura di Milano ipotizza l’ostacolo all’attività della Federazione Italiana Gioco Calcio di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio. Secondo gli inquirenti il Milan non appartiene davvero a chi dal 31 agosto 2022 ne appare il proprietario teorico. Cioè l’allora acquirente fondo statunitense RedBird del finanziere Gerry Cardinale. In realtà il vero proprietario sarebbe sempre rimasto il fondo statunitense Elliott del finanziere Paul Singer.

Il Nucleo di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza sarebbe partito da tre fonti documentali di inedite circostanze. Ricavate da documenti depositati alla Sec negli Stati Uniti e da documenti trovati in Lussemburgo. Le perquisizioni di un anno fa nei confronti degli indagati consiglieri di amministrazione Jean MarcMclean e Daniela Italia portarono alla scoperta. E poi ci sono altri documenti ritrovati in un recente dossier interno alla società. Serviva per presentare il club nel tour invernale di contatti della dirigenza con potenziali investitori arabi

Cosa rischia il Milan

Ma cosa rischia il club rossonero dal punto di vista della giustizia sportiva? Qualora dovessero essere presi provvedimenti nei confronti della società, ​Il Milan rischia una multa o una penalizzazione: secondo Repubblica.it, al club rossonero potrebbe essere contestata la violazione dell’art 32 comma 5 del codice di giustizia sportiva, secondo cui “la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze Figc è punita, per ogni inadempimento, con le sanzioni previste dalle medesime disposizioni federali ovvero, in mancanza, con quelle dell’ammenda o della penalizzazione di uno o più punti in classifica”. Tuttavia la questione sarà lunga: la procura federale non ha ovviamente ancora ricevuto nulla e non aprirà un’indagine fino a che non sarà messa a conoscenza di contestazioni da un organo ufficiale.

Il comunicato del club

In seguito alla notizia pubblica delle perquisizioni, la società rossonera ha rilasciato un comunicato in cui si dichiara estranea.

“In merito alla perquisizione avvenuta in data odierna nella propria Sede, la società AC Milan risulta terza ed estranea al procedimento in corso che attiene all’acquisizione della stessa, perfezionata nell’agosto 2022. L’indagine, che coinvolge anche i legali rappresentanti con potere di firma, Giorgio Furlani e Ivan Gazidis, attuale e precedente AD del Club, ipotizza non corrette comunicazioni alla competente autorità di vigilanza. La società sta prestando piena collaborazione all’autorità inquirente”.

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Pezzotto, multe fino a 5mila euro per chi guarda le partite di calcio: chi rischia https://www.business.it/pezzotto-multe-5mila-euro/ Tue, 12 Mar 2024 13:49:43 +0000 https://www.business.it/?p=135460 Si prospettano tempi molto duri per chi utilizza il ‘pezzotto’ per guardare illegalmente le partite di calcio o altri programmi a pagamento. “Multe in arrivo a breve fino a 5mila euro per chi usa il pezzotto”, avverte infatti il commissario dell’AgCom Massimiliano Capitanio. Il suo obiettivo è seguire l’esempio della Spagna dove gli operatori Internet… Leggi tutto »Pezzotto, multe fino a 5mila euro per chi guarda le partite di calcio: chi rischia

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pezzotto multe 5mila euro

Si prospettano tempi molto duri per chi utilizza il ‘pezzotto’ per guardare illegalmente le partite di calcio o altri programmi a pagamento. “Multe in arrivo a breve fino a 5mila euro per chi usa il pezzotto”, avverte infatti il commissario dell’AgCom Massimiliano Capitanio. Il suo obiettivo è seguire l’esempio della Spagna dove gli operatori Internet spagnoli saranno presto obbligati a informare le autorità competenti sugli utenti che si collegano ai server che trasmettono contenuti illegali.
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Pezzotto: l’Italia come la Spagna

In Spagna, e presto probabilmente anche in Italia, su richiesta del giudice, gli operatori dovranno fornire una lista di indirizzi IP, il nome, il cognome e il numero identificativo della persona titolare del contratto Internet che era collegato con quell’indirizzo IP in quel determinato giorno. Dovranno inoltre essere comunicati anche l’indirizzo dell’abitazione a cui sono assegnate linea e fatturazione. Bisogna però specificare che quella del Paese iberico è un’ordinanza e non una sentenza, quindi potrà essere resa efficace solo se un giudice ne farà espressa richiesta.

“Il modo migliore per combattere la pirateria è contrastare le associazioni criminali, ma anche quelle legali che fanno business rubando proprietà intellettuali e diritti di altri. – spiega Capitanio – Purtroppo una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti di pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili dagli store Android ed Apple, ma anche dai portali Amazon. Gli utenti dei tanti siti facilmente raggiungibili dai motori di ricerca (che ancora non collaborano come dovrebbero”.

“Forse non è ancora chiaro che, a breve, arriveranno sanzioni da 150 a 5000 euro. – prosegue il commissario AgCom – E questo, come per tutte le multe, è un passaggio che si vorrebbe evitare ma che si è reso necessario. Anche perché chi fa business illegalmente sta facendo credere agli ignari utenti che non succederà nulla (utente avvisato…)”, conclude minaccioso.
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Carlos Sainz sta male: colto da malore, panico in F1 https://www.business.it/carlos-sainz-sta-male-colto-da-malore-panico-in-f1/ Wed, 06 Mar 2024 19:00:22 +0000 https://www.business.it/?p=135219 Carlos Sainz abbandona il paddock e scatta l’allarme tra i tifosi della Ferrari a poche ore dal week end di gara sul circuito cittadino di Gedda, dove è in programma il secondo Gp della stagione di Formula 1, anche se la stessa scuderia di Maranello ha voluto tranquillizzare il suo ‘popolo’ sui propri profili social. La Ferrari ha annunciato che Carlos… Leggi tutto »Carlos Sainz sta male: colto da malore, panico in F1

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Carlos Sainz abbandona il paddock e scatta l’allarme tra i tifosi della Ferrari a poche ore dal week end di gara sul circuito cittadino di Gedda, dove è in programma il secondo Gp della stagione di Formula 1, anche se la stessa scuderia di Maranello ha voluto tranquillizzare il suo ‘popolo’ sui propri profili social.

La Ferrari ha annunciato che Carlos Sainz non si è sentito bene, motivo per cui ha dovuto rinunciare alla conferenza stampa pre-evento, lasciando il suo posto al compagno di squadra Charles Leclerc e agli altri piloti presenti, tra cui George Russell, Lance Stroll, Nico Hulkenberg, Yuki Tsunoda, e Valtteri Bottas.

“Carlos Sainz è tornato in albergo per riposarsi ed essere pronto per domani dopo un leggero malore”, ha comunicato la scuderia su Twitter, evidenziando preoccupazioni minori ma presenti per la salute del pilota.
Leggi anche: Evasione fiscale per un milione di euro: la procura chiede 4 anni e 9 mesi di carcere per Carlo Ancelotti

Per Sainz problemi gastrointestinali

Nonostante questo contrattempo, sembra che i problemi di Sainz non siano gravi. La squadra ha indicato che si tratta di problemi gastrointestinali, senza ulteriori dettagli. Ciò lascia intendere che la sua partecipazione alle sessioni di prova libere di giovedì, essenziali per la preparazione al weekend di gara, non dovrebbe essere in dubbio.

Le FP1 sono programmate per le 14:30 e le FP2 per le 18:00, orari che precederanno le qualifiche di venerdì e la gara di sabato. Quest’ultima si svolgerà in questo giorno anziché di domenica, a causa dell’inizio del Ramadan il 10 marzo.

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Evasione fiscale per un milione di euro: la procura chiede 4 anni e 9 mesi di carcere per Carlo Ancelotti https://www.business.it/evasione-fiscale-per-un-milione-di-euro-la-procura-chiede-4-anni-e-9-mesi-di-carcere-per-carlo-ancelotti/ Wed, 06 Mar 2024 11:10:37 +0000 https://www.business.it/?p=135186 Carlo Angelotti, l'allenatore del Real Madrid ed ex tecnico di Milan, Juventus e Napoli accusato di evasione fiscale.

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Carlo Angelotti, l’allenatore del Real Madrid ed ex tecnico di MilanJuventus e Napoli accusato di evasione fiscale. La Procura di Madrid ha chiesto quattro anni e nove mesi di reclusione per frode fiscale per il popolare allenatore emiliano, secondo quanto si legge in un comunicato stampa delle autorità. 
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La presunta evasione per un milione di euro

Secondo la ‘Fiscalia’ Ancelotti avrebbe evaso circa un milione di euro, dai proventi per i diritti di immagine, nel periodo 2014-2015, all’epoca della prima esperienza da tecnico delle merengues. I pubblici ministeri spagnoli, riporta il Sole 24 Ore, hanno accusato l’allenatore del Real Madrid di presunta frode fiscale, sostenendo che avrebbe utilizzato società di comodo per nascondere parte delle sue entrate durante il suo primo periodo al club dieci anni fa. La Procura sostiene che in quel periodo Ancelotti dichiarò solo i redditi percepiti dal Real Madrid e non dichiarò i redditi derivanti dai diritti d’immagine. Lo hanno accusato, scrive il quotidiano, di aver creato un sistema “confuso” di società di comodo per nascondere i suoi guadagni extra.

Questa sera Ancelotti è impegnato negli ottavi di finale di ritorno di Champions League contro il Lipsia, dopo l’1-0 dell’andata firmato Brahim Diaz.

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Calcio, addio ad Artur Jorge: trascinò il Porto al trionfo in Coppa dei Campioni https://www.business.it/calcio-addio-ad-artur-jorge-trascino-il-porto-al-trionfo-in-coppa-dei-campioni/ Thu, 22 Feb 2024 16:02:56 +0000 https://www.business.it/?p=134743 È morto Artur Jorge, guidò il Porto al trionfo in Coppa Campioni nel 1987. Aveva 78 anni, è stato capocannoniere con il Benfica e poi protagonista come allenatore di Porto, Psg e nazionale portoghese. È morto dopo una lunga malattia.Leggi anche: Sport in lutto, il campione vittima di un terribile incidente a soli 27 anni… Leggi tutto »Calcio, addio ad Artur Jorge: trascinò il Porto al trionfo in Coppa dei Campioni

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È morto Artur Jorge, guidò il Porto al trionfo in Coppa Campioni nel 1987. Aveva 78 anni, è stato capocannoniere con il Benfica e poi protagonista come allenatore di Porto, Psg e nazionale portoghese. È morto dopo una lunga malattia.
Leggi anche: Sport in lutto, il campione vittima di un terribile incidente a soli 27 anni (VIDEO)

Una carriera stellare

Porto, Benfica, Psg, Portogallo, Svizzera e Camerun. Sono le squadre di club e le nazionali che mister Jorge ha allenato in carriera. Una carriera iniziata nel 1984, naturale prosecuzione di quella da calciatore, ruolo attaccante, avviata vent’anni prima e il cui apice è stata la vittoria della classifica cannonieri con il Benfica.
Leggi anche: Pezzotto, multe fino a 5mila euro per chi guarda le partite di calcio: chi rischia

Nel 1987, dalla panchina, fu il trascinatore del Porto che si aggiudicò la Coppa dei Campioni a Vienna contro uno stellare Bayern Monaco. Ha vinto in tutto 7 campionati portoghesi, quattro da giocatore con il Benfica e tre da allenatore del Porto, prima di guidare il Psg al secondo trionfo nella massima serie francese nel 1994.

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Sport in lutto, morte ad alta velocità durante una gara https://www.business.it/sport-in-lutto-morte-ad-alta-velocita-durante-una-gara/ Thu, 22 Feb 2024 16:02:25 +0000 https://www.business.it/?p=134740 La star del motocross Jayden Archer, morto a 27 anni in un terribile incidente a Melbourne. Si esercitava per il quadruplo salto mortale.

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Stava provando il numero considerato più pericoloso nel mondo delle motocross, Jayden Archer, morto a 27 anni in un terribile incidente a Melbourne. “Jayo” si esercitava per il quadruplo salto mortale.
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Il terribile incidente

Jayden Archer era una superstar delle motocross perché in carriera si è sempre esposto a grandi rischi, eccitando il suo pubblico. Si allenava a Melbourne, quando è morto. Uno shock per tutto il mondo delle due ruote e per il panorama di Nitro Circus, il format che sfrutta in particolar modo i numeri acrobatici di motocross freestyle in giro per il mondo.

“Jayo era uno dei punti di forza di questo fortunato circuito, famoso per essere stato il primo pilota ad eseguire un triplo salto mortale all’indietro con la sua moto in una competizione”, si legge sui social di Nitro Circus. I media inglesi riferiscono che Jayo stava provando il quadruplo salto mortale. Un trick quasi proibitivo e che quanto pare gli è stato fatale. Non sono stati resi noti i particolari dell’incidente.

Il cordoglio dei colleghi e della famiglia

La notizia è stata data da Nitro Circus. “La famiglia Nitro Circus è in lutto per la perdita di Jayo Archer. Jayo era l’emblema della passione, del duro lavoro e della determinazione. Ha spinto ciò che era possibile fare su una moto da cross a livelli mai visti prima. Un’influenza positiva per coloro che lo circondavano. E soprattutto, un grande essere umano e un amico per tutti noi”.

Travis Pastrana, celebre collega, ha scritto su Jayo: “Mi ha davvero colpito quanto accaduto. Jayo è cresciuto in un’epoca in cui gli sport d’azione erano al massimo, e ha sempre voluto fare grandi cose come il doppio e il triplo. Si alzava ogni mattina alle 4 del mattino e andava in palestra prima del lavoro in modo da poter guidare la sua moto da cross. Quando venne nel Maryland per allenarsi, rimase a casa mia ed era un incredibile modello per i miei figli. Lui è stato prima un grande essere umano, poi un gran lavoratore e terzo un gran figlio di buona donna”.

Una tragedia per la compagna di Archer, Beth King. I due dovevano sposarsi alla fine di quest’anno. La ragazza ha ricevuto da Jayo la proposta di matrimonio proprio in pista, dopo che la perfetta esecuzione di un triplo salto mortale. Sulla riuscita di quel numero, Jayo aveva dichiarato: “Non posso descrivere questa sensazione. Questo è molto più di un trick per me. Ho dedicato tutta la mia vita negli ultimi tre anni a questo momento. Ci sono stati molti ostacoli, ossa rotte e knockout, e lo rifarei 100 volte per riviverlo ancora un momento”.

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Gattuso esonerato dal Marsiglia dopo l’ultima incredibile intervista: “Mi scuso con i tifosi” https://www.business.it/gattuso-esonerato-dal-marsiglia-dopo-lultima-incredibile-intervista-mi-scuso-con-i-tifosi/ Mon, 19 Feb 2024 14:49:50 +0000 https://www.business.it/?p=134606 L’avventura di Gennaro Gattuso al Marsiglia può definirsi conclusa. Domenica sera, dopo l’ennesimo stop della stagione (ko 1-0 col Brest), il tecnico italiano è apparso decisamente sconfortato, a tratti impotente. Sensazioni che, aggiunte alle scuse rivolte ai tifosi tramite i media, hanno colpito la dirigenza di casa: in mattinata i francesi hanno deciso di procedere con l’esonero.  “A… Leggi tutto »Gattuso esonerato dal Marsiglia dopo l’ultima incredibile intervista: “Mi scuso con i tifosi”

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L’avventura di Gennaro Gattuso al Marsiglia può definirsi conclusa. Domenica sera, dopo l’ennesimo stop della stagione (ko 1-0 col Brest), il tecnico italiano è apparso decisamente sconfortato, a tratti impotente. Sensazioni che, aggiunte alle scuse rivolte ai tifosi tramite i media, hanno colpito la dirigenza di casa: in mattinata i francesi hanno deciso di procedere con l’esonero. 

“A questa squadra manca un’anima. Dobbiamo essere onesti nel dire che non meritiamo questa maglia se giochiamo con questa mentalità. Mi scuso con i tifosi perché abbiamo toccato il fondo e più in basso non si può andare”. Sono queste le parole che sono costate l’esonero dalla panchina del Marsiglia a Gattuso.

Ad ogni modo, l’esonero di Gattuso sembra più che mai giustificato, visto che il Marsiglia non ha effettuato tiri in porta nel primo tempo della partita con il Brest, per la terza volta nelle ultime quattro partite in tutte le competizioni a cui ha preso parte. Inoltre la squadra non vince una partita in campionato dal 17 dicembre scorso contro il Clermont. Per ora si tratta della stagione peggiore dal 1978.
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Brutto infortunio per Sofia Goggia: operata d’urgenza. Come sta la campionessa https://www.business.it/brutto-infortunio-per-sofia-goggia-operata-durgenza-come-sta-la-campionessa/ Mon, 05 Feb 2024 15:06:20 +0000 https://www.business.it/?p=134132 La regina italiana degli sci, Sofia Goggia, si è fratturata tibia e perone in allenamento.

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Stagione agonistica terminata, a quanto sembra, per la grande sciatrice italiana, Sofia Goggia. L’atleta si è fratturata tibia e perone della gamba destra. L’incidente è avvenuto stamattina, 5 febbraio, intorno alle 10.30, lungo la pista Casola nera di Ponte di Legno. Un luogo non distante dal confine con Temù.
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tremendo infortunio per Sofia Goggia

Il tremendo infortunio

La sciatrice italiana si è fatta male durante l’allenamento di lunedì mattina a Temù, in provincia di Brescia. Si stava preparando per la Coppa del mondo. Sofia Goggia è caduta mettendo male la gamba e procurandosi la frattura di tibia e perone. Venerdì 16 febbraio era attesa sul Mont Lachaux a Crans-Montana per le gare di velocità. L’atleta, seguita dal professor Panzeri, è apparsa provata e affranta.
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L’intervento d’urgenza a Milano

La regina della velocità è stata elitrasportata a Milano con un elicottero per essere sottoposta ai primi esami, sotto la supervisione del responsabile medico Fisi, Andrea Panzeri. Dagli esami, è emersa l’urgenza di un intervento chirurgico. L’operazione è stata effettuata dallo stesso professore, presidente della Commissione Medica Fisi, in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta, responsabile dell’unità ospedaliera di Traumatologia dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.

“Non ho visto bene cosa è accaduto – racconta con amarezza Luca Agazzi, allenatore di Sofia Goggia – perché non mi trovavo sul luogo dell’incidente. Provata? Si era un periodo buono, stava sciando bene e quando cadi in questo modo in allenamento c’è sempre tanta rabbia“.

Il comunicato Fisi

Molto prudente la linea su quanto accaduto, da parte della Fisi (Federazione italiana sport invernali) che, in tarda mattinata, ha diffuso un comunicato. “Caduta per Sofia Goggia nel corso di un allenamento di gigante che si teneva sulla pista Casola di Pontedilegno, in provincia di Brescia. L’azzurra ha inforcato con la gamba destra una porta in una curva verso destra. Al momento non è stata fatta stata ancora alcuna diagnosi dalla Commissione Medica Fisi che effettuerà gli accertamenti dovuti nelle prossime ore. Seguiranno aggiornamenti”.

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Residenza e tasse a Montecarlo: ecco perché Sinner non infrange nessuna regola https://www.business.it/residenza-e-tasse-a-montecarlo-ecco-perche-sinner-non-infrange-nessuna-regola/ Thu, 01 Feb 2024 10:01:27 +0000 https://www.business.it/?p=134021 Il campione che ha fatto emozionare l’Italia intera, Jannik Sinner, ha scelto di vivere a Montecarlo, dove ha spostato la residenza fiscale. Una decisione, come ha spiegato lui stesso, presa per ragioni e opportunità di tipo professionale, alludendo a strutture altamente qualificate, alla qualità della quotidianità e del clima per allenarsi in condizioni ideali, al… Leggi tutto »Residenza e tasse a Montecarlo: ecco perché Sinner non infrange nessuna regola

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Il campione che ha fatto emozionare l’Italia intera, Jannik Sinner, ha scelto di vivere a Montecarlo, dove ha spostato la residenza fiscale. Una decisione, come ha spiegato lui stesso, presa per ragioni e opportunità di tipo professionale, alludendo a strutture altamente qualificate, alla qualità della quotidianità e del clima per allenarsi in condizioni ideali, al confronto con i migliori giocatori che lo aiuta nel processo di crescita e di maturazione tecnica oltre che emotiva. In buona sostanza, Sinner è una sorta di lavoratore autonomo italiano che vive all’estero, gioca rappresentando essenzialmente se stesso (se non quando fa parte della selezione azzurra), guadagna e versa quel che deve all’estero.
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Sinner e la residenza a Montecarlo, la polemica

La polemica mediatica sul “campione nazionale che aggira le imposte dell’Erario” è sterile, perché Sinner non commette nulla di illecito. Pagare le tasse in un Paese diverso e in base a un regime più agevole rispetto a quello di nascita può far storcere un po’ il naso ma non è illegale, anche perché – come osservano alcuni esperti di finanza – L’esigenza di una tassazione ridotta diventa fondamentale per la gestione stessa della sua figura e dell’apparato che gli ruota intorno, a cominciare dallo staff: se all’estero trovano agevolazione in un sistema più leggero, in Italia per la complessità della burocrazia e della normativa rischierebbero addirittura di alimentare aggravi rispetto a quanto sarebbe giusto corrispondere.

La tassazione agevolata e più contenuta di Montecarlo, che non è più ritenuto un paradiso fiscale dall’Ocse, aiuta molto per tutto ciò che riguarda i guadagni non direttamente collegati ai premi vinti nei tornei disputati, che pure sono tassati nel Paese di residenza, come sponsorizzazioni, diritti d’immagine, marketing e investimenti di tipo finanziario e immobiliare. Nel Principato non ci sono obblighi erariali di natura patrimoniale né imposte sul reddito delle persone fisiche o delle società. Attenzione, però, questa condizione non vale per i montepremi che i tennisti riscuotono grazie alle vittorie nei tornei Atp e Slam perché sono soggetti anzitutto alla tassazione del Paese in cui vengono corrisposti”.

Perché altri sportivi sono incorsi in sanzioni

Eppure ad altri sportivi è successo di incorrere in sanzioni, come Valentino Rossi. Ma questo – spiegano gli esperti – accade solo se lo Stato ha elementi abbastanza certi per provare che la sua residenza all’estero è solo fittizia mentre in realtà il centro della sua vita sociale, familiare, economica è in Italia. E non è il caso del tennista. Quanto alla tassazione dei premi vinti in giro per il mondo, bisogna sapere che il montepremi conquistato da Sinner vincendo gli Australian Open 2024 non è andato tutto nelle sue tasche. Una percentuale è stata già detratta in base alla tassazione vigente nel Paese. Sinner, dunque, non è un evasore né un fuorilegge.

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Sinner dice no a Sanremo: “Mi devo allenare” https://www.business.it/sinner-dice-no-a-sanremo-mi-devo-allenare/ Wed, 31 Jan 2024 12:31:40 +0000 https://www.business.it/?p=133991 Jannik Sinner dice no all'invito di Amadeus a Sanremo. "Mi devo allenare"

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Un campione fuori e dentro il campo, Jannik Sinner. Lo ha dimostrato al mondo con il suo sorriso pulito e l’umiltà che lo contraddistingue. Si ritrova a 22 anni con un titolo Slam e il mondo ai suoi piedi. Con i massimi onori dalle più alte cariche dello Stato: ieri la premier Giorgia Meloni e domani il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quarto nella classifica Atp, talento limpido che ha emozionato tutti con il successo storico agli Australian Open. La presidente del Consiglio ha rotto subito il ghiaccio quando lo ha accolto: “Potrei essere tua mamma – il primo commento scherzoso – sei stato grandissimo”. Il campione azzurro è arrivato alle 16 a Palazzo Chigi sfruttando un’entrata secondaria e da lì si è preso di nuovo la scena come aveva fatto in Australia: “Ti volevo far rivedere una cosa – le parole di Meloni – perché a quel punto stavamo tutti così, immobili…”. Sullo sfondo le immagini della finale contro Medvedev, costretto ad arrendersi di fronte alla perseveranza di Jannik, mentre l’Italia del tennis torna finalmente a gioire 48 anni dopo il Roland Garros vinto da Adriano Panatta a Parigi. “Che bello rivivere quel momento”, la risposta del campione.
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Sinner si ritira dal Masters 1000 di Parigi Bercy

Sinner: “Non andrò a Sanremo, mi devo allenare”

Meloni gli ha anche lanciato una battuta su Sanremo, secondo quanto riferito dal numero uno della Federtennis, Angelo Binaghi, presente all’incontro: “Ma davvero non vai? Non lo sai che cosa vuol dire?”, riferendosi all’enorme platea che lo festeggerebbe. Ma, da vero stakanovista, Sinner non ha indietreggiato di un passo: “Lo so, ma mi devo allenare”. E Binaghi ha allargato il discorso sulle mille richieste che sta ricevendo il campione altoatesino: «Anche la Meloni gli ha detto che dovrebbe andare al festival, ma Sinner va protetto, non va strumentalizzato. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se ci andasse, sarebbe una delusione. Tutti ci andrebbero, ma lui è diverso. Alla premier ho detto che mi auguro che Jannik diventi uno straordinario strumento per trasmettere concetti positivi soprattutto alle nuove generazioni. È un italiano diverso dallo stereotipo al quale siamo abituati».

Amadeus: “Non volevo metterti in imbarazzo”

Il caso è stato commentato da Amadeus in serata con un messaggio al Tg1: “Caro Jannik, quando ti ho invitato a Sanremo l’ho fatto con il cuore, pensando di interpretare il desiderio di milioni e milioni di italiani. Certamente non immaginavo tutto questo rumore. Sanremo devo includere, non dividere. Ci sono coloro che ti vogliono a Sanremo e qualcuno che ti sconsiglia di venire. Conta la tua serenità, e naturalmente non ti volevo mettere in imbarazzo. Se deciderai di non venire lo capirò, è importante che tu ti dedichi al tennis, naturalmente noi di Sanremo siamo dispiaciuti ma non cambia nulla: faremo sempre un gran tifo per te, perché sei un vero orgoglio italiano». Come assicurato anche dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Abbiamo condiviso la bellezza della coppa, ma più delle vittorie conta il messaggio che sta mandando Sinner: un talento sportivo, ma anche umano. Non vuole essere a tutti i costi un protagonista, ma lo sta diventando. Complimenti a lui e al movimento che sta crescendo”.

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Sinner entra nella storia, distrugge Djokovic e va in finale https://www.business.it/australian-open-sinner-batte-djokovic/ Fri, 26 Jan 2024 07:35:45 +0000 https://www.business.it/?p=133833 Una giornata storica per lo sport italiano. Era il match più atteso da quando è stato sorteggiato il tabellone degli Australian Open, primo Slam della stagione. Sinner ha vinto da dominatore contro Djokovic e vola in finale. È la prima volta. È cosi che nasce un campionissimo, è così che nasce una vera stella del tennis e dello sport mondiale.Leggi anche:… Leggi tutto »Sinner entra nella storia, distrugge Djokovic e va in finale

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Australian Open Sinner Djokovic

Una giornata storica per lo sport italiano. Era il match più atteso da quando è stato sorteggiato il tabellone degli Australian Open, primo Slam della stagione. Sinner ha vinto da dominatore contro Djokovic e vola in finale. È la prima volta. È cosi che nasce un campionissimo, è così che nasce una vera stella del tennis e dello sport mondiale.
Leggi anche: I conti in tasca a Sinner dopo la vittoria su Djokovic: quanto guadagna il campione italiano

Oggi è un giorno che resterà negli annali dello sport italiano. Questa mattina, Jannik Sinner, sconfiggendo Novak Djokovic, il numero uno del mondo e leggenda del tennis, in una partita indimenticabile a Melbourne.
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La cronaca del match tra Sinner e Djokovic

La partita, che ha visto Sinner trionfare in quattro set, 6-1, 6-2, 6-7 (6), 6-3, è durata tre ore e ventidue minuti. Durante questo tempo, Sinner ha dimostrato una maestria e una maturità tattica che hanno lasciato il pubblico e gli esperti di tennis stupiti. La sua performance ricorda quella di Rafael Nadal, l’unico altro atleta ad aver dominato Djokovic in modo così netto, in particolare al Roland Garros.

Con questa vittoria epica, Sinner non solo ha sconfitto il numero uno del mondo, ma ha anche guadagnato un posto nella finale del Major di Melbourne, segnando la prima volta per un italiano. La partita, conclusasi alle otto e dieci di questa mattina, ha sorpreso molti tifosi che si aspettavano una sfida più lunga.

Ora, con la finale prevista per domenica mattina, Sinner si prepara a scrivere un altro capitolo significativo nella storia dello sport italiano. Sebbene il suo successo contro Djokovic sia già un risultato straordinario, il giovane campione è determinato a non fermarsi qui.

Questo momento storico è un motivo di orgoglio per l’Italia e un esempio lampante di come talento, dedizione e impegno possano portare a risultati straordinari nel panorama sportivo mondiale. Gli appassionati di tennis, sia in Italia che all’estero, attendono con ansia la finale di domenica, sperando di vedere Sinner sollevare il trofeo.
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Alba muore per un malore durante gli allenamenti: la giovane promessa dell’atletica aveva 23 anni https://www.business.it/atletica-morta-alba-cebrian/ Wed, 24 Jan 2024 15:31:16 +0000 https://www.business.it/?p=133799 Il mondo dell’atletica spagnola è in lutto. È morta infatti all’età di 23 anni Alba Cebrian. L’atleta spagnola ha perso la vita lunedì 22 gennaio dopo essere stata colpita da un improvviso arresto cardiaco, mentre si allenava sulla pista di atletica La Vall d’Uixó di Castellón. Alba era una mezzofondista, esperta dei 1.500 e dei 3.000… Leggi tutto »Alba muore per un malore durante gli allenamenti: la giovane promessa dell’atletica aveva 23 anni

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atletica morta Alba Cebrian

Il mondo dell’atletica spagnola è in lutto. È morta infatti all’età di 23 anni Alba Cebrian. L’atleta spagnola ha perso la vita lunedì 22 gennaio dopo essere stata colpita da un improvviso arresto cardiaco, mentre si allenava sulla pista di atletica La Vall d’Uixó di Castellón. Alba era una mezzofondista, esperta dei 1.500 e dei 3.000 metri a ostacoli. Era considerata una delle grandi promesse dell’atletica leggera mondiale.
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Il commovente messaggio social del ragazzo di Alba Cebrian

“So solo che non ti dirò mai addio. – questo il commovente messaggio postato sui social dal fidanzato di Alba con il quale stava insieme da quando avevano 13 anni – Non voglio che tu ti separi mai da me, perché sei stata la cosa più importante in questi quasi 10 anni che siamo stati insieme – si legge sui social – Voglio continuare ad averti vicino, non riesco a capire anche come sia potuto succederti così presto, ti amo davvero, ho bisogno di te, per favore non andare e non lasciarmi solo”.
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Altro lutto nel mondo del calcio: si è spento a 70 l’ex attaccante Giuliano Musiello https://www.business.it/giuliano-musiello-morto-breve-malattia-calciatore-juve-roma/ Tue, 23 Jan 2024 17:45:45 +0000 https://www.business.it/?p=133768 A poche ore di distanza dalla scomparsa di Gigi Riva, che si è spento a Cagliari all’età di 79 anni, un altro lutto ha colpito il mondo del calcio. Proprio in queste ore è infatti arrivata la notizia della morte di Giuliano Musiello, ex attaccante con dei trascorsi in tante squadre del nostro campionato di Serie A.… Leggi tutto »Altro lutto nel mondo del calcio: si è spento a 70 l’ex attaccante Giuliano Musiello

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giuliano musiello

A poche ore di distanza dalla scomparsa di Gigi Riva, che si è spento a Cagliari all’età di 79 anni, un altro lutto ha colpito il mondo del calcio. Proprio in queste ore è infatti arrivata la notizia della morte di Giuliano Musiello, ex attaccante con dei trascorsi in tante squadre del nostro campionato di Serie A. L’ex calciatore, 70 anni, se n’è andato a causa di una malattia che lo aveva colpito negli ultimi mesi.


Musiello era nato in Friuli, a Torviscosa, nel 1954 e aveva militato prima in Serie B e poi in Serie A negli anni Settanta. Cresciuto tra Spal e Atalanta, venne lanciato in Serie A nella stagione 1972/73 dai bergamaschi. Il passaggio alla Juventus, l’anno successivo, non gli aveva portato fortuna: nella squadra all’epoca allenata da Vycpalek aveva soltanto in Coppa Italia, segnando una rete contro il Cesena.

Successivamente aveva militato nella Roma di Nils Liedholm, con la quale aveva disputato due campionati, prima di passare al Genoa e poi all’Hella Verona. Infine il Foggia, poi l’addio al grande calcio e un lungo girovagare in provincia, tra Cuneo, Novara e Savona. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, aveva fondato una scuola calcio a Saluzzo, che ancora oggi porta il suo nome.

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Gigi Riva ha rifiutato un intervento prima della morte: “Era cordiale, ma senza la sua firma non potevamo intervenire” https://www.business.it/gigi-riva-intervento-rifiutato/ Tue, 23 Jan 2024 07:08:15 +0000 https://www.business.it/?p=133729 La morte di Gigi Riva, scomparso all’età di 79 anni, è una notizia che ha profondamente scosso il mondo del calcio. L’ex attaccante della Nazionale e del Cagliari è venuto a mancare all’ospedale Brotzu del capoluogo sardo, dove era stato ricoverato d’urgenza poche ore prima per un malore. Inizialmente il personale della struttura sanitaria aveva rassicurato tutti sulle condizioni di Riva, ma… Leggi tutto »Gigi Riva ha rifiutato un intervento prima della morte: “Era cordiale, ma senza la sua firma non potevamo intervenire”

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Gigi Riva intervento rifiutato

La morte di Gigi Riva, scomparso all’età di 79 anni, è una notizia che ha profondamente scosso il mondo del calcio. L’ex attaccante della Nazionale e del Cagliari è venuto a mancare all’ospedale Brotzu del capoluogo sardo, dove era stato ricoverato d’urgenza poche ore prima per un malore. Inizialmente il personale della struttura sanitaria aveva rassicurato tutti sulle condizioni di Riva, ma nelle ore successive la situazione è precipitata e le condizioni di salute del campione si sono aggravate in maniera irreversibile. Una crisi cardiaca ha compromesso definitivamente il quadro clinico, fino all’annuncio della morte di Rombo di Tuono (questo il soprannome con cui Riva era stato famoso durante la carriera).
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Giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Cagliari, a Riva era stata diagnosticata una sindrome coronarica acuta. “Dopo una valutazione di un team multidisciplinare – ha spiegato il direttore sanitario Raimondo Pinna – gli è stato proposto un intervento chirurgico di angioplastica coronarica che il paziente ha rifiutato. Ho avuto modo di parlarci prima della 18 e stava bene. Scherzava. C’era sua moglie con lui, si stava preparando a cenare e niente faceva presupporre un peggioramento così grave”.

I medici: “Era molto sereno e cordiale”

Prima che la situazione precipitasse Riva aveva discusso con i vari medici dell’intervento :”Il suo consenso scritto era necessario per l’intervento – spiegano i medici – Sembrava sereno e cordiale inoltre, tranquillissimo. Era d’accordo col comunicare il suo stato di salute, consapevole del bene che la città e la Nazione intera gli volevano». Poi però alle 19.10 la situazione è precipitata”.

Una versione confermata dal direttore del reparto di Cardiologia, Marco Corda: “Gli ho spiegato che la situazione coronografica era molto grave e che andava effettuato un tentativo di risoluzione con l’angioplastica, ma nonostante tutti i tentativi fatti per convincerlo, lui era deciso di non farlo subito, per poterci ragionare sopra. È stato lucido fino alla fine e senza il suo consenso scritto non potevamo intervenire. E anche la procedura che gli era stata prospettata non era priva di rischi. Avrebbe potuto avere lo stesso esito durante l’intervento”.

Successivamente il cuore di Riva ha ceduto e gli sforzi del personale per tenerlo in vita si sono rivelati vani: “Nonostante la situazione delicata, non ci aspettavamo che la situazione potesse degenerare così rapidamente”.
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Gigi Riva è morto a 79 anni: prima il malore, poi il drammatico annuncio https://www.business.it/gigi-riva-e-morto-a-79-anni-prima-il-malore-poi-il-drammatico-annuncio/ Mon, 22 Jan 2024 19:25:55 +0000 https://www.business.it/?p=133724 L’Italia piange uno dei suoi più gloriosi miti calcistici. Gigi Riva è morto, infatti, all’età di 79 anni. Simbolo di un intero Paese e di una regione come la Sardegna, è rimasto nella storia per lo scudetto vinto con la maglia del Cagliari nel 1970, il primo e unico nella storia del club isolano. Ma… Leggi tutto »Gigi Riva è morto a 79 anni: prima il malore, poi il drammatico annuncio

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L’Italia piange uno dei suoi più gloriosi miti calcistici. Gigi Riva è morto, infatti, all’età di 79 anni. Simbolo di un intero Paese e di una regione come la Sardegna, è rimasto nella storia per lo scudetto vinto con la maglia del Cagliari nel 1970, il primo e unico nella storia del club isolano. Ma la sua leggenda è anche legata alla Nazionale italiana, con la quale detiene ancora uno storico record: nessuno ha mai eguagliato, negli anni, la sua media realizzativa di 35 reti in 42 partite.
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Nel pomeriggio del 22 gennaio, Gigi Riva era stato ricoverato in ospedale per un intervento al cuore. L’ex attaccante aveva accusato un malore nella sua abitazione situata nel quartiere di San Benedetto a Cagliari. Un problema di salute subito apparso molto serio, tanto da richiedere l’immediato intervento dei sanitari e il trasporto all’ospedale Brotzu per ulteriori approfondimenti.

Solo poche ore prima della morte, dalla struttura era stato emesso un bollettino che parlava di un “paziente sereno” e di “condizioni stabili”. Il bollettino poi continuava: “Nei prossimi giorni si proseguirà con gli accertamenti clinici del caso”. Non c’è stato il tempo: poco dopo, il campionissimo è stato colpito da un nuovo malore ed è arrivata la terribile notizia. Tantissimi i messaggi già apparsi in rete per ricordare il calciatore, famoso con il soprannome di Rombo di Tuono: nelle prossime ore, le squadre italiane osserveranno un minuto di silenzio per ricordarlo.

Considerato uno dei migliori attaccanti di sempre, Riva ha respinto per tutta la vita le offerte delle cosiddette “grandi” del calcio, soprattutto Inter e Juve che avevano più volte manifestato interesse nei suoi confronti. Il bomber preferì rimanere a Cagliari, squadra nella quale ha militato ininterrottamente dal 1963 al 1977. Oltre che per l’incredibile scudetto vinto con la squadra isolana, il centravanti è stato anche tra i protagonisti della vittoria dell’Italia agli Europei del 1968 ed è stato tra i marcatori della leggendaria partita con la Germania del ’70, terminata con la vittoria degli Azzurri per 4 a 3 e ribattezzata “La partita del secolo” dalla stampa.

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Gigi Riva operato d’urgenza al cuore: malore in casa, le condizioni https://www.business.it/gigi-riva-operato-durgenza-al-cuore-malore-in-casa-le-condizioni/ Mon, 22 Jan 2024 14:00:21 +0000 https://www.business.it/?p=133692 Gigi Riva, mito del calcio italiano e storica bandiera del Cagliari, è stato ricoverato oggi in ospedale per un intervento al cuore. L’ex attaccante, che ha compiuto 79 anni, ha accusato un malore nella sua abitazione situata nel quartiere di San Benedetto a Cagliari, come riportato da ‘La Nuova Sardegna’.Leggi anche: Gigi Riva risponde alle… Leggi tutto »Gigi Riva operato d’urgenza al cuore: malore in casa, le condizioni

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Gigi Riva intervento cuore

Gigi Riva, mito del calcio italiano e storica bandiera del Cagliari, è stato ricoverato oggi in ospedale per un intervento al cuore. L’ex attaccante, che ha compiuto 79 anni, ha accusato un malore nella sua abitazione situata nel quartiere di San Benedetto a Cagliari, come riportato da ‘La Nuova Sardegna’.
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Il malore improvviso ha richiesto un intervento immediato dei soccorsi. Riva, una delle figure più amate e rispettate nel mondo del calcio italiano, è stato trasportato all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è stato sottoposto a una serie di esami medici approfonditi. In seguito a questi controlli, è stata presa la decisione di sottoporlo a un piccolo intervento chirurgico al cuore.

La notizia ha generato grande preoccupazione tra i fan e gli ammiratori di Riva, non solo in Sardegna ma in tutta Italia e nel mondo del calcio. Conosciuto affettuosamente come “Rombo di Tuono” per la potenza dei suoi tiri, Riva è considerato uno dei migliori attaccanti nella storia del calcio italiano e ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore dei tifosi del Cagliari e della Nazionale Italiana.

La carriera di Riva è stata costellata di successi, tra cui il leggendario scudetto vinto con il Cagliari nella stagione 1969-1970, un evento storico per il calcio italiano. La sua dedizione al club sardo e il suo spirito combattivo in campo lo hanno reso un vero e proprio simbolo per la città di Cagliari e per tutti gli appassionati di calcio.

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De Laurentis rinviato a giudizio per il caso Osimhen, che succede https://www.business.it/napoli-aurelio-de-laurentis-indagato/ Fri, 19 Jan 2024 13:17:25 +0000 https://www.business.it/?p=133632 Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, risulta essere indagato dalla Procura di Roma per presunto falso in bilancio relativo all’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nell’estate del 2020. A lui ,come agli altri indagati, sarebbe stata notificata la chiusura dell’indagine. La vicenda, che vede coinvolti anche altri membri del club partenopeo, sta attirando l’attenzione del mondo calcistico e finanziario.Leggi… Leggi tutto »De Laurentis rinviato a giudizio per il caso Osimhen, che succede

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De Laurentis indagato Osimhen

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, risulta essere indagato dalla Procura di Roma per presunto falso in bilancio relativo all’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nell’estate del 2020. A lui ,come agli altri indagati, sarebbe stata notificata la chiusura dell’indagine. La vicenda, che vede coinvolti anche altri membri del club partenopeo, sta attirando l’attenzione del mondo calcistico e finanziario.
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Sotto inchiesta l’acquisto di Osimhen dal Lille

Secondo quanto riportato da ‘Repubblica’, i magistrati hanno concluso l’indagine su De Laurentiis e altri componenti del club. L’acquisto di Osimhen dal Lille è avvenuto in un momento delicato, subito dopo il periodo più buio della pandemia. A distanza di quasi quattro anni, si indaga su quella che è stata una delle trattative di mercato più discusse.

Una prima indagine condotta dalla giustizia sportiva non aveva riscontrato illeciti sportivi a carico del club o del suo presidente. Tuttavia, il Tribunale federale nazionale della Figc per il caso delle plusvalenze non aveva accolto la richiesta della Procura Federale, che proponeva 11 mesi e 5 giorni di inibizione per De Laurentiis.

L’inchiesta sulle presunte plusvalenze fittizie riguardanti la compravendita di Osimhen era stata inizialmente avviata dalla Procura di Napoli. Successivamente, nel mese di agosto, l’indagine è stata trasferita a Roma, dove il bilancio del club Campione d’Italia è stato approvato.
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Motori in lutto, il campione non ce l’ha fatta: era ricoverato da giorni https://www.business.it/anthony-gobert-morto-motociclista-tumore/ Wed, 17 Jan 2024 14:30:37 +0000 https://www.business.it/?p=133520 Terribile lutto nel mondo dei motori. L’ex pilota di Superbike, Anthony Gobert, è morto. Aveva 48 anni. L’annuncio straziante della madre: “Ho il cuore spezzato mentre scrivo”. Gobert era ormai allo stadio terminale di un tumore per il quale era stato ricoverato da alcuni giorni e riceveva cure palliative.Leggi anche: Sport in lutto, addio campione: dopo… Leggi tutto »Motori in lutto, il campione non ce l’ha fatta: era ricoverato da giorni

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Anthony Gobert morto tumore

Terribile lutto nel mondo dei motori. L’ex pilota di Superbike, Anthony Gobert, è morto. Aveva 48 anni. L’annuncio straziante della madre: “Ho il cuore spezzato mentre scrivo”. Gobert era ormai allo stadio terminale di un tumore per il quale era stato ricoverato da alcuni giorni e riceveva cure palliative.
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La carriera di Anthony Gobert

Anthony Gobert lascia due fratelli, Aaron e Alex, e la madre, Suzanne. Che ha scritto sui social per dare l’annuncio del decesso del figlio. “Ho il cuore spezzato mentre scrivo queste parole. Anthony, il mio bellissimo figlio primogenito, è morto oggi. L’ho amato dal giorno in cui è nato e lo amerò fino a quando non morirò. A volte era molto difficile rapportarsi a lui, ma ha sempre avuto un cuore gentile e si prendeva cura di tutti. Purtroppo è stato vittima della dipendenza, che è una malattia molto diffusa nelle nostre famiglie. Ha provato molte volte a stare meglio ma non ci è riuscito del tutto. Sono così orgogliosa di lui e ringrazio tutte le persone che gli sono state accanto”.

Gobert ha unito genio e sregolatezza nello sport, con una carriera costellata di grandi successi ed eccessi fuori dalle piste da corsa. A 19 anni il bellissimo exploit sulla pista di Phillip Island. Era l’ultimo atto del Mondiale di Superbike e lui vinse gara 2. Nei due anni successivi, alla guida di una Kawasaki, raccolse cinque vittorie e si piazzò al quarto posto nel 1995.

Pronto al grande salto nella massima serie del MotoGp500, non riuscì a esordire perché risultò positivo ai test anti-doping. Ci riprovò nel 1999, con la Ducati, quando ottenne ottimi risultati, senza però riuscire a trovare un ingaggio nel massimo circuito. La sua stella fu presto offuscata dai problemi con alcol e droghe, dai rapporti con amicizie pericolose. Nel 2019 tornò nelle cronache per aver rischiato la vita per essere stato colpito brutalmente alla testa con una mazza da baseball.
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Calcio in lutto, morto a 43 anni il presidente che ha fatto la storia della sua squadra https://www.business.it/calcio-in-lutto-morto-a-43-anni-il-presidente-che-ha-fatto-la-storia-della-sua-squadra/ Tue, 16 Jan 2024 17:12:10 +0000 https://www.business.it/?p=133456 Il club tedesco ha annunciato la scomparsa del patron: "Sbalorditi e profondamente sgomenti"

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 L’Hertha Berlino piange la perdita di Kay Bernstein“, con questo tweet il club tedesco ha annunciato la tragica scomparsa del presidente del club della capitale. Nella nota l’Hertha ha proseguito: “Oggi, martedì, l’Hertha Berlino ha ricevuto la terribile notizia che il presidente Kay Bernstein è morto inaspettatamente all’età di 43 anni. L’intero club, i suoi comitati e i suoi dipendenti sono sbalorditi e profondamente sgomenti. Pensieri vanno alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi compagni in questo momento difficile. Chiediamo che venga rispettata la privacy della famiglia a seguito di questo terribile evento”. Una storia fatta di passione quella di Bernstein che da capo ultrà è arrivato a diventare il numero 1 della sua squadra del cuore. Un’avventura terminata con la tragica scomparsa a soli 43 anni.
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La storia di Kay Bernstein, da ultrà a presidente dell’Hertha

Bernstein è morto alle 23 di lunedì 15 gennaio, a causa di un infarto nel sonno. A ritrovarlo senza vita è stata la moglie, con cui ha avuto due bambini. La donna ha informato della terribile notizia il caro amico di Bernstein, Colin Jahn, direttore marketing della squadra, il direttore sportivo Benny Weber, l’amministratore delegato Thomas Herrich, il capo del dipartimento giocatori Zecke Neuendorf e l’allenatore Pal Dardai. Una notizia shock per la squadra e per tutti i club di Germania che stanno lasciando un messaggio lper quanto accaduto attraverso i propri canali ufficiali.
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Andrea Carnevale, la rivelazione: “Papà uccise mamma, io bambino indicai sangue alla polizia. Perego? Non fu solo colpa mia” https://www.business.it/andrea-carnevale-papa-uccise-mamma-sangue/ Tue, 16 Jan 2024 10:49:59 +0000 https://www.business.it/?p=133429 Quando aveva soltanto 13 anni, il padre Gaetano, ex manovale delle Ferrovie dello Stato, uccise la moglie Filomena, da cui aveva avuto sette figli, mentre la donna stava lavando i panni nel fiume che sfocia nel lago di Fondi. Lo stesso Gaetano, anni dopo, si suicidò nel manicomio criminale di Aversa. Andrea Carnevale, 63 anni compiuti il 12… Leggi tutto »Andrea Carnevale, la rivelazione: “Papà uccise mamma, io bambino indicai sangue alla polizia. Perego? Non fu solo colpa mia”

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Carnevale padre uccise moglie

Quando aveva soltanto 13 anni, il padre Gaetano, ex manovale delle Ferrovie dello Stato, uccise la moglie Filomena, da cui aveva avuto sette figli, mentre la donna stava lavando i panni nel fiume che sfocia nel lago di Fondi. Lo stesso Gaetano, anni dopo, si suicidò nel manicomio criminale di Aversa. Andrea Carnevale, 63 anni compiuti il 12 gennaio, nato in provincia di Latina, si racconta in un’intervista a Repubblica. “Da bambino sono stato un uomo, forte e responsabile. Da grande sono stato un bambino e ho pagato tutte le mie ingenuità”. Si racconta così, il capo dello scouting dell’Udinese, l’ex compagno di Maradona, con parole che cercano di racchiudere il grande dolore della sua vita: l’uccisione della madre da parte del padre.
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Andrea Carnevale, il grande dolore per l’uccisione della madre da parte del padre

“Mi fa male quando leggo dei femminicidi, di queste donne picchiate, violate. Mi ricordo di quando, in paese, parlavamo con i carabinieri di quello che succedeva a casa e ci dicevano: ‘Se non vediamo il sangue….’. Cosa potevo, cosa potevamo fare? Poi, quel giorno, il fiume si è colorato di rosso. Ho detto al maresciallo: ‘Ora vedi il sangue che volevi’. Ma non sono morto. Non sono morto. Ho fatto la mia vita”. Quando volge lo sguardo indietro, Andrea Carnevale vede “un bambino povero, orfano, destinato a fare il muratore. Un ragazzino che, dopo sei chilometri di bicicletta, andava a lavorare dal fabbro o in segheria. Io devo ringraziare il pallone e il campo da calcio vicino a casa. È stata quella la mia scuola. Mi dispiace dirlo, se penso che qualche ragazzo leggerà questa intervista, ma è la verità: il pallone era il mio futuro. Oggi mi sento ancora un ragazzino e mi ritengo un uomo fortunato, fortunatissimo”. Confessa di aver avuto una vita di alti e bassi. “Mi sono sentito onnipotente, bello, ricco, pensavo che nessuno mi potesse toccare. Per i miei errori sono caduto quando ero all’apice”.

Andrea Carnevale, il ricordo dei Mondiali del ’90 e l’amicizia con Schillaci

Durante l’intervista c’è spazio per i ricordi dei Mondiali del ’90.
“Avevo appena vinto lo scudetto col Napoli, mi ero preparato perfettamente. Ho giocato bene con gli austriaci, ma mi sono mangiato due gol, e pure con gli americani. Biscardi fece rivedere le immagini di quella telecamera puntata su di me. Vicini mi chiamò: ‘Andrea, ma che mi hai mandato affanculo?’. Io mi scusai, gli spiegai che era solo un’imprecazione ma dalla partita successiva mi lasciò in tribuna, fino alla fine del Mondiale. Poi ci chiarimmo nel 1993, quando Vicini venne ad allenare l’Udinese, dove giocavo. Perché io sono esuberante ma buono, so ammettere i miei errori. Un anno non mi presentai al ritiro del Napoli perché pensavo che l’allenatore, Bianchi, ce l’avesse con me. Adesso con Ottavio, che ha 80 anni, ci sentiamo o ci mandiamo messaggi almeno una volta a settimana”.


Poi il ricordo di Totò Schillaci, l’uomo delle notti magiche. “Nel ritiro di Marino lo chiamavo ‘tiroide’: ogni tiro un gol. Ci ridevamo su, un ragazzo simpaticissimo, ci vogliamo bene. Era spesso in camera mia, con Baggio e Vialli: una sigaretta, quattro chiacchiere. Nel 1992 mi voleva l’Inter, ma non ci accordammo sulla durata del contratto. Alla fine ci andò lui. Anche lì Schillaci prese il mio posto”.

Andrea Carnevale, l’arresto per spaccio

Una terribile vicenda giudiziaria, nel 2002, coinvolge Carnevale. “Una telefonata che non dovevo fare, un millantatore che mi accusò, la mia solita ingenuità. Ma figuriamoci se mi mettevo a spacciare droga. Un periodo tremendo: un mese ai domiciliari, anni di processi. Volevo liberarmi e dissi al mio avvocato, Franco Coppi: ‘Perché non patteggiamo?’. ‘No, caro Andrea, non hai fatto niente, devi uscire innocente dal tribunale’. Aveva ragione: fui assolto. Devo ringraziare lui e la famiglia Pozzo, che in un momento di grande dolore mi ha chiamato e mi ha voluto all’Udinese: la mia salvezza, una gioia che forse non si può comprendere. È stato come rinascere, perché mi ero perso e avevo perso una moglie e i miei due figli”.

Il matrimonio con Paola Perego

Dal matrimonio con Paola Perego sono nati Giulia, nel 1992, e Riccardo, nel 1996.
“Ci siamo sposati a Monte San Biagio il 12 luglio 1990, subito dopo la fine di Italia ’90. In questi anni lei ha parlato pubblicamente dei miei tradimenti, della depressione. E tutto questo mi ha danneggiato. Io sono sempre stato zitto, non sono un uomo da gossip. A giugno scorso ho affrontato l’argomento con Giulia e Riccardo, non volevo pensassero che ho abbandonato lei a 4 anni e lui a 4 mesi. Sono andato a Udine perché in un momento drammatico della mia vita ho trovato i Pozzo, che mi hanno aiutato, mi hanno dato una possibilità. Poi sì, ho commesso i miei sbagli, ma non sono stato l’unico a sbagliare in quel matrimonio. Non voglio che tra qualche anno i miei nipoti leggano che il nonno è stato il più grande puttaniere d’Italia. Io non ho lasciato, sono stato lasciato. E anche tradito”.

Nel 2005 il secondo matrimonio

“Con Beatrice, una donna splendida con cui ho avuto Arianna che ora va all’università. Vivo a Udine da 23 anni, ormai sono friulano. Sono affezionato alle grandi città in cui ho lavorato, come Roma e Napoli, ma dopo due giorni scappo e ritorno qui, nel mio paradiso”.

Andrea Carnevale: “Maradona il più forte calciatore di tutti i tempi”

“Il più forte calciatore di tutti i tempi. Lo vedevo ogni giorno, eravamo compagni, eppure ogni volta avevo la tremarella, perché Diego era immenso, una personalità emozionante, ero e sono fiero di averlo conosciuto. Quando arrivava lui, si fermavano gli aeroporti, gli alberghi, gli stadi. Lo marcavano in tre ma noi con lui partivamo sempre dall’1-0. Pelé era fortissimo, come Messi, ma Maradona è stato unico. Ci siamo voluti un bene pazzesco, quando tornava in Italia ci vedevamo sempre, come con gli altri giocatori di quella squadra. Diego mi ha reso ricco di animo, di cuore e anche di soldi”.

La maglia che indossava il 10 maggio 1987, quando segnò il gol della certezza del primo scudetto del Napoli, a dicembre è stata battuta all’asta per 9mila euro. “Io non ho più niente di quando ero calciatore. Regalavo tutto per il sorriso di un bambino. Ora ho una maglia dell’ultimo scudetto del Napoli, me l’ha data Zielinski, che abbiamo portato in Italia a 16 anni. Un talento straordinario, piede destro e piede sinistro uguali, poteva fare molto di più in carriera, secondo me”.

Andrea Carnevale: “Il mio ricordo più bello…”

Carnevale di definisce “un coglione nella vita, in campo ero un bastardo, calcisticamente parlando. Io giocavo per la fame, per il piatto della sera. Oggi i ragazzi, i genitori, i procuratori a cosa guardano? Ai soldi. Fanno i loro interessi, ci mancherebbe, ma se giochi per fame è un’altra cosa”. E’ convinto che il suo più grande colpo in questi 23 anni all’Udinese sia “Handanovic. Andai a vederlo in una partita in cui subì tre gol, non giocò neanche benissimo ma capii il potenziale. Eravamo tre osservatori, al campo, lo feci prendere all’Udinese per 40.000 euro. Abbiamo scovato tanti giocatori poi diventati famosi in questi anni. Sanchez, Cuadrado, Inler, Quagliarella, Allan, Samardzic. Nel 2023 abbiamo avuto due campioni d’Italia, Zielinski e Meret, e due campioni del mondo, De Paul e Molina. Siamo sempre in Serie A dal 1995 e, nei miei anni da dirigente, abbiamo giocato quattro coppe dei campioni e tre coppe Uefa”. E ora c’è Simone Pafundi, 17 anni, il futuro del calcio italiano, che però fatica a trovare spazio. “Deve solo avere pazienza e ascoltare i consigli di chi gli vuole bene, come me, che ho una foto con lui quando aveva 10 anni e mi arrivava a una gamba. Quando sarà pronto, sarà buttato dentro perché nessun allenatore è masochista. Ce lo teniamo stretto per il suo talento. Il futuro gli appartiene, sarà un titolare fisso della Nazionale”. La lunghissima intervista, si chiude con una domanda suggestiva: Carnevale, si volti ancora una volta indietro. Il momento più felice? La risposta lo è ancor di più: “Natale. Noi sette fratelli in una taverna, con il caminetto acceso. Vedere quella tavola imbandita, sorelle e fratelli sistemati grazie anche all’aiuto che il calcio mi ha permesso di dargli. Io sono nato per stare in famiglia”.
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Mourinho esonerato dalla Roma, mossa clamorosa: chi sarà il nuovo allenatore https://www.business.it/jose-mourinho-esonero-roma/ Tue, 16 Jan 2024 09:30:55 +0000 https://www.business.it/?p=133421 Incredibile colpo di scena che scuote il mondo del calcio italiano. L’AS Roma ha infatti annunciato l’esonero dell’allenatore José Mourinho. Dopo due anni e mezzo alla guida della squadra giallorossa, lo Special One lascia la Capitale segnando la fine di un’era che era stata caratterizzata da alti e bassi, ma che aveva entusiasmato migliaia di tifosi.Leggi… Leggi tutto »Mourinho esonerato dalla Roma, mossa clamorosa: chi sarà il nuovo allenatore

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José Mourinho esonero Roma

Incredibile colpo di scena che scuote il mondo del calcio italiano. L’AS Roma ha infatti annunciato l’esonero dell’allenatore José Mourinho. Dopo due anni e mezzo alla guida della squadra giallorossa, lo Special One lascia la Capitale segnando la fine di un’era che era stata caratterizzata da alti e bassi, ma che aveva entusiasmato migliaia di tifosi.
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L’addio di Mourinho arriva in seguito a una serie di risultati deludenti, culminati in alcune sconfitte pesanti, tra cui quella contro il Milan. Questi risultati hanno spinto la dirigenza del club a prendere una decisione drastica, non solo esonerando Mourinho, ma anche tutto il suo staff tecnico. Il legame tra Mourinho e la Roma era apparso solido fin dall’inizio, con grandi aspettative poste sul carismatico allenatore portoghese. Mourinho era arrivato a Roma con un curriculum impressionante, avendo vinto titoli in Inghilterra, Spagna, Italia e Portogallo. Tuttavia, nonostante alcuni momenti di successo, il suo periodo alla guida della Roma è stato segnato da una costante lotta per la consistenza e i risultati.
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Il difficile rapporto tra José Mourinho e la Roma

L’esonero di Mourinho rappresenta il quarto consecutivo nella sua carriera e pone fine a un capitolo che molti tifosi e osservatori avevano sperato potesse rilanciare sia la carriera dell’allenatore che le fortune della squadra. La sua avventura a Roma ha avuto i suoi momenti di brillantezza, ma alla fine, i risultati non hanno soddisfatto le aspettative del club.

Il rapporto tra Mourinho e la Roma era stato un viaggio intenso, con momenti di passione e dedizione che lo Special One ha sempre mostrato. Tuttavia, nel calcio moderno, i risultati sono fondamentali e la pressione per il successo è costante. Le sconfitte recenti hanno evidenziato le difficoltà della squadra e hanno portato a questa decisione drastica.

La Roma ora si trova di fronte alla sfida di trovare un successore capace di rilanciare le ambizioni della squadra e di portare stabilità e successi. Il post-Mourinho sarà un periodo di transizione e riflessione per il club, che dovrà valutare attentamente la sua prossima mossa. Per Mourinho, questo esonero pone domande sul suo futuro e sul suo stile di allenamento in un calcio che è in continua evoluzione. Notoriamente uno dei tecnici più carismatici e controversi del gioco, resta da vedere quale sarà il suo prossimo passo.

In conclusione, l’addio di Mourinho alla Roma segna la fine di un’epoca e apre un nuovo capitolo per il club. La speranza dei tifosi ora è che il futuro porti rinnovato entusiasmo e, soprattutto, risultati che rispecchino le ambizioni e la storia di uno dei club più amati d’Italia.
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Sven Goran Eriksson, la terribile rivelazione: “Ho il cancro, mi resta un anno da vivere” https://www.business.it/sven-goran-eriksson-la-terribile-rivelazione-ho-il-cancro-mi-resta-un-anno-da-vivere/ Thu, 11 Jan 2024 08:49:12 +0000 https://www.business.it/?p=133265 Una notizia scioccante ha colpito il mondo del calcio e oltre, quando l‘ex allenatore della Lazio, Sven-Göran Eriksson, ha fatto una rivelazione toccante durante un’intervista a una radio svedese. A 75 anni, l’acclamato allenatore ha annunciato di essere affetto da una malattia che potrebbe cambiarne radicalmente il destino: il cancro. La Dichiarazione di Eriksson Nell’intervista,… Leggi tutto »Sven Goran Eriksson, la terribile rivelazione: “Ho il cancro, mi resta un anno da vivere”

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Una notizia scioccante ha colpito il mondo del calcio e oltre, quando l‘ex allenatore della Lazio, Sven-Göran Eriksson, ha fatto una rivelazione toccante durante un’intervista a una radio svedese. A 75 anni, l’acclamato allenatore ha annunciato di essere affetto da una malattia che potrebbe cambiarne radicalmente il destino: il cancro.

La Dichiarazione di Eriksson

Nell’intervista, Sven-Göran Eriksson ha affrontato il suo stato di salute con una franchezza commovente. Ha dichiarato: “Potrei avere meno di un anno di vita. Devo lottare il più a lungo possibile. Tutti capiscono che ho una malattia, tutti sanno che ho il cancro. Ma devo lottare finché posso”. Queste parole testimoniano la sua determinazione a non arrendersi di fronte a questa terribile malattia.

Eriksson ha poi aggiunto: “Forse nella migliore delle ipotesi un anno di vita, nella peggiore delle ipotesi un po’ meno, o nella migliore delle ipotesi forse anche di più. Non posso esserne assolutamente sicuro. È meglio non pensarci”. Questa incertezza sul futuro rende la sua situazione ancora più difficile, ma il suo spirito combattivo è evidente.
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La Carriera di Eriksson nel Calcio

Sven-Göran Eriksson è una figura di spicco nel mondo del calcio, noto per la sua carriera di successo come allenatore. Ha allenato squadre di alto livello in Europa e in tutto il mondo, tra cui la Lazio, la Roma, l’Inghilterra e la Costa d’Avorio. La sua esperienza e il suo talento nel calcio lo hanno reso uno degli allenatori più rispettati e conosciuti nel settore. (Continua a leggere dopo la foto)

Un Messaggio di Speranza e Determinazione

La notizia dell’illustre allenatore che affronta il cancro ha suscitato una valanga di reazioni da parte dei fan, dei colleghi e degli ammiratori di Eriksson. Molti hanno manifestato il loro sostegno e i loro auguri di pronta guarigione attraverso i social media e altri canali. La forza e la resilienza dimostrate da Eriksson nel suo desiderio di combattere la malattia ispirano non solo nel mondo del calcio, ma anche in chiunque stia affrontando sfide simili nella vita.

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Calcio in lutto, è morto Franz Beckenbauer: aveva 78 anni https://www.business.it/calcio-in-lutto-e-morto-franz-beckenbauer-aveva-78-anni/ Mon, 08 Jan 2024 17:18:23 +0000 https://www.business.it/?p=133157 Franz Beckenbauer è morto all'età di 78 anni. Era malato da tempo. Il tributo a un'icona del calcio mondiale, tra i più forti di tutti i tempi.

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È morto a 78 anni Franz Beckenbauer, “il Kaiser”.  Il calciatore che ha fatto la storia del calcio tedesco (e mondiale) si è spento all’età di 78 anni. Da tempo, secondo alcune indiscrezioni era malato. È stato l’icona del Bayern Monaco degli anni Settanta riuscendo a conquistare ben tre Coppe dei Campioni nell’arco di soli tre anni. Tutte e tre consecutive. Da giocatore è stato campione del mondo nel 1974 e da allenatore aveva vinto il Mondiale del 1990.
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Franz Beckenbauer ai tempi dei mondiali con la maglia della Germania Ovest

“Si è addormentato serenamente”, il dolore della famiglia

Beckenbauer era malato da tempo e negli ultimi giorni le condizioni si erano aggravate. “È con profonda tristezza che vi informiamo che mio marito e nostro padre Franz Beckenbauer si è addormentato serenamente ieri, domenica, circondato dalla sua famiglia. Vi chiediamo di piangere in silenzio e di astenervi dal fare domande” questa la nota diffusa dalla famiglia.

Il ricordo della Federazione tedesca e della Uefa

“Frank Beckenbauer è stato sicuramente il più grande calciatore tedesco di tutti i tempi e, soprattutto, una delle persone più grandi che abbia mai incontrato”, ha dichiarato il vicepresidente della Federcalcio tedesca, Hans-Joachim Watzke.

Iconica la foto con il “Kaiser vincente” pubblicata dai profili social della Uefa, la federazione calcistica europea, accompagnata da poche parole: “uno straordinario giocatore, un allenatore di successo, e un popolare esperto che ha plasmato il calcio tedesco come nessun altro”.

Chi era Franz Beckenbauer

Franz Beckenbauer è stato una figura chiave nel mondo del calcio per decenni. Nato il 11 settembre 1945 a Monaco di Baviera, in Germania, ha segnato la sua presenza come uno dei migliori difensori e centrocampisti della storia del calcio. Il suo talento e il suo carisma lo hanno portato a essere uno dei pochi calciatori ad aver vinto il campionato mondiale sia come giocatore che come allenatore.

La carriera di Beckenbauer è stata caratterizzata da successi straordinari. Ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria della Germania Occidentale ai Mondiali del 1974, nonché nel trionfo della stessa squadra in quello del 1990, ma questa volta come allenatore. È stato uno dei giocatori chiave del Bayern Monaco durante gli anni ’60 e ’70, vincendo tre Coppe dei Campioni consecutive con il club bavarese.

La sua eleganza in campo, la sua visione di gioco e la sua capacità di guidare la squadra da capitano sono stati elementi che lo hanno reso una vera icona del calcio. Il suo soprannome, “Der Kaiser” (Il Kaiser), era un omaggio al suo dominio in campo e al suo carattere forte.

I successi in campo e fuori

Oltre ai successi in campo, Beckenbauer è stato anche un personaggio di spicco nel mondo del calcio dopo il ritiro. Ha svolto ruoli dirigenziali e di commentatore, contribuendo ancora di più alla crescita e al riconoscimento del calcio come uno degli sport più amati al mondo.

Negli ultimi anni, Franz Beckenbauer aveva affrontato problemi di salute che avevano preoccupato i suoi numerosi fan. Nonostante le sfide, ha continuato a essere una figura di riferimento nel mondo del calcio, ispirando nuove generazioni di giocatori e appassionati.

La sua scomparsa rappresenta una perdita enorme per il calcio mondiale, ma il suo spirito e il suo leggendario contributo rimarranno per sempre impressi nella storia del nostro sport. Oggi il calcio piange la scomparsa di un vero gigante, ma continuerà a onorare e celebrare l’eredità di Franz Beckenbauer.

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Il calciatore Ezequiel Lavezzi grave in ospedale: smentita ipotesi overdose https://www.business.it/ezequiel-lavezzi-terapia-intensiva/ Mon, 08 Jan 2024 07:14:45 +0000 https://www.business.it/?p=133121 L’ex attaccante di Napoli e PSG, Ezequiel Lavezzi, è suo malgrado protagonista in questi giorni di controversie e voci contrastanti sul suo stato di salute. Dopo essere stato coinvolto in una rissa in Uruguay e successivamente trasferito in un ospedale argentino, nuove indiscrezioni emergono sulle condizioni dell’ex calciatore. Secondo alcuni media locali e il giornalista Luis Ventura, Lavezzi si… Leggi tutto »Il calciatore Ezequiel Lavezzi grave in ospedale: smentita ipotesi overdose

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Ezequiel Lavezzi terapia intensiva

L’ex attaccante di Napoli e PSGEzequiel Lavezzi, è suo malgrado protagonista in questi giorni di controversie e voci contrastanti sul suo stato di salute. Dopo essere stato coinvolto in una rissa in Uruguay e successivamente trasferito in un ospedale argentino, nuove indiscrezioni emergono sulle condizioni dell’ex calciatore. Secondo alcuni media locali e il giornalista Luis Ventura, Lavezzi si troverebbe in terapia intensiva all’ospedale Zabala di Buenos Aires . Ventura ha riferito che Lavezzi è ricoverato al terzo piano, nel reparto di terapia intensiva, con la sola presenza della sua fidanzata.
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Il figlio smentisce l’ipotesi overdose

Tuttavia, questa versione è stata smentita dal figlio di Lavezzi, Tomas, attraverso la sua storia Instagram. Tomas ha affermato che suo padre “sta bene e in cura”, negando categoricamente che sia andato in overdose o che le affermazioni circolanti siano vere. In precedenza, aveva già respinto voci simili riguardanti il ricovero del padre, assicurando che “sta bene” e invitando a non credere alle “finte versioni” su quanto accaduto.
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Maradona: la Cassazione accoglie il ricorso degli eredi sull’ evasione. Il processo è da rifare https://www.business.it/maradona-accolto-ricorso-eredi-evasione/ Fri, 05 Jan 2024 10:32:01 +0000 https://www.business.it/?p=133051 A poco più di tre anni dalla morte di Diego Armando Maradona, i giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso degli eredi del campione contro una presunta evasione fiscale che si aggira sui 37 milioni di euro. La vertenza è legata ai compensi versati dal Napoli al giocatore argentino nella seconda metà degli anni Ottanta: nei pagamenti… Leggi tutto »Maradona: la Cassazione accoglie il ricorso degli eredi sull’ evasione. Il processo è da rifare

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Maradona ricorso eredi evasione

A poco più di tre anni dalla morte di Diego Armando Maradona, i giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso degli eredi del campione contro una presunta evasione fiscale che si aggira sui 37 milioni di euro. La vertenza è legata ai compensi versati dal Napoli al giocatore argentino nella seconda metà degli anni Ottanta: nei pagamenti dei diritti di immagine su conti esteri (in Liechtenstein) da parte di due società straniere si configurò infatti un’evasione fiscale, all’epoca di 40 miliardi di lire, poi lievitata negli anni a 37 milioni di euro, più di metà dei quali in interessi di mora.
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Accolto il ricorso degli eredi

Ma ora la sezione tributaria della Cassazione ha accolto il ricorso discusso dall’avvocato Massimo Garzilli, che rappresenta Diego Armando Maradona con l’avvocato Angelo Pisani, rimandando tutto alla commissione tributaria della Campania, che dovrà esprimersi nuovamente sulla vicenda.

In caso di giudizio negativo definitivo, l’eventuale debito residuo in sospeso ricadrebbe sulle spalle degli eredi. Partita all’ a inizio degli anni Novanta, la vicenda è stata segnata da una serie di ricorsi e di sequestri. A un certo punto i legali di Maradona invocarono l’autotutela, chiedendo che fosse esteso anche a lui il condono di cui, per la stessa vicenda, aveva beneficiato il Napoli. Le commissioni tributarie provinciale e regionale rigettarono i ricorsi. Di qui la scelta di andare in Cassazione.

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Schianto frontale, sport in lutto: il ciclista e influencer Patrick Mentil muore a 22 anni https://www.business.it/patrick-mentil-ciclista-morto-incidente-stradale/ Fri, 05 Jan 2024 07:56:04 +0000 https://www.business.it/?p=133037 Un terribile incidente stradale ha scosso la scorsa sera la comunità di Onigo, paese del Trevigiano. Patrick Mentil, 22 anni, originario di Castelcucco ed ex promessa del ciclismo italiano, è morto in un drammatico scontro frontale. L’incidente, causato a quanto pare da un sorpasso azzardato, ha visto coinvolte una Audi A3, guidata da Mentil, e una Land Rover.Leggi anche: Incidente Casal Palocco,… Leggi tutto »Schianto frontale, sport in lutto: il ciclista e influencer Patrick Mentil muore a 22 anni

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Patrick Mentil morto incidente

Un terribile incidente stradale ha scosso la scorsa sera la comunità di Onigo, paese del Trevigiano. Patrick Mentil, 22 anni, originario di Castelcucco ed ex promessa del ciclismo italiano, è morto in un drammatico scontro frontale. L’incidente, causato a quanto pare da un sorpasso azzardato, ha visto coinvolte una Audi A3, guidata da Mentil, e una Land Rover.
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Mentil, che avrebbe festeggiato il suo 23° compleanno l’8 gennaio, era conosciuto nel mondo del ciclismo per aver partecipato al Giro d’Italia 2021. Iscritto all’Università di Padova, era molto attivo sui social media, dove condivideva la sua passione per i viaggi e gli sport estremi attraverso la sua rubrica “Project no limits“. Era noto per aver detto, “L’adrenalina è la mia terapia“, una frase che risuona ora con una nota tragica.

La dinamica dell’incidente in cui è morto Patrick Mentil

L’incidente ha lasciato anche tre feriti. Due di loro sono stati trasportati in condizioni critiche all’ospedale di Treviso, uno addirittura in elicottero. Il terzo, in condizioni meno gravi, è stato ricoverato all’ospedale di Montebelluna. La strada Feltrina, teatro dell’incidente, è rimasta chiusa per oltre due ore per consentire i rilievi.

La comunità di Castelcucco ricorderà Mentil non solo per il suo talento sportivo, ma anche per il suo impegno nel volontariato locale. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto in tutti coloro che lo conoscevano e ammiravano.
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Gianluca Vialli, gli ultimi giorni prima della morte, il racconto del fratello: “Attendeva la fine, era stanco di lottare” https://www.business.it/gianluca-vialli-fratello-nino/ Thu, 04 Jan 2024 13:36:37 +0000 https://www.business.it/?p=132987 Il 5 gennaio del 2024 ricorre il primo anniversario della morte di Gianluca Vialli, avvenuta proprio all’inizio del 2023. L’ex campione di calcio di Sampdoria, Juventus e Chelsea, oltre che della Nazionale italiana, è morto a Londra dopo una lunga lotta contro un terribile male che alla fine non gli ha lasciato scampo. Un tumore al… Leggi tutto »Gianluca Vialli, gli ultimi giorni prima della morte, il racconto del fratello: “Attendeva la fine, era stanco di lottare”

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Gianluca Vialli fratello Nino

Il 5 gennaio del 2024 ricorre il primo anniversario della morte di Gianluca Vialli, avvenuta proprio all’inizio del 2023. L’ex campione di calcio di Sampdoria, Juventus e Chelsea, oltre che della Nazionale italiana, è morto a Londra dopo una lunga lotta contro un terribile male che alla fine non gli ha lasciato scampo. Un tumore al pancreas lo ha infatti stroncato a soli 58 anni. Intervistato dal Corriere della Sera, il fratello Nino ricorda gli ultimi drammatici giorni di Gianluca. Lui e la moglie Nadia gli sono stati accanto dal giorno del suo ultimo ricovero, avvenuto il 14 dicembre del 2022. Le sue parole sono commoventi.
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Nino Vialli era tornato precipitosamente insieme alla moglie Nadia dalla Thailandia, Paese dove vive, alla notizia del ricovero di Gianluca in un ospedale di Londra. “Brillante. Dire spiritoso è limitativo, intelligente è limitativo”, così descrive il fratello morto.

“Era cosciente che la fine si avvicinava, l’attendeva con impazienza, voleva smettere lottare. – questa la sua tragica testimonianza sugli ultimi giorni di vita di Gianluca Vialli – Non era da lui, ma la malattia era durata troppo. Era fatto alla sua maniera. Quando siamo arrivati in stanza, ci ha detto: ‘Non preoccupatevi, se voglio qualcosa, ve la chiedo’. Il 27-28 dicembre ci ha rincuorato: ‘Siete i compagni ideali, siete qui, io so che ci siete’. Penso che la sofferenza fosse troppa. Si appisolava sempre più frequentemente, si svegliava poco e noi abbiamo solo potuto stagli vicino. Eravamo tutti lì quando è spirato”.
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Federica Pellegrini è mamma: è nata Matilde https://www.business.it/federica-pellegrini-e-mamma-e-nata-matilde/ Wed, 03 Jan 2024 09:42:37 +0000 https://www.business.it/?p=132948 “Grazie agli angeli che ci hanno accudito durante questo viaggio, Titty, Marcello, Giada, Alessandra, Massimo e a tutto il team dell’ospedale Sacro Cuore”. Lo scrive Matteo Giunta su Instagram, dando il benvenuto alla prima figlia Matilde, avuta insieme a Federica Pellegrini. L’ex nuotatrice e il marito hanno annunciato la nascita della loro Matilde pochi minuti… Leggi tutto »Federica Pellegrini è mamma: è nata Matilde

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“Grazie agli angeli che ci hanno accudito durante questo viaggio, Titty, Marcello, Giada, Alessandra, Massimo e a tutto il team dell’ospedale Sacro Cuore”. Lo scrive Matteo Giunta su Instagram, dando il benvenuto alla prima figlia Matilde, avuta insieme a Federica Pellegrini. L’ex nuotatrice e il marito hanno annunciato la nascita della loro Matilde pochi minuti fa: la piccola è nata alle ore 6:51 di questa mattina, 3 gennaio 2024.
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Ad inizio novembre durante una vacanza in montagna, Matteo Giunta e Federica Pellegrini furono paparazzati dai fotografi di Chi. Al magazine raccontarono del loro amore e delle emozioni provate per l’arrivo imminente della loro prima figlia. “Voglio vivermela serenamente, cercando di fare meno previsioni ed errori possibili. Poi qualcuno lo faremo, ma fa parte di questo gioco bellissimo” disse lui prima di ricordare il momento in cui hanno scoperto che la campionessa di nuoto era incinta. La notizia fu diffusa in maniera ufficiale a luglio dai diretti interessati dopo settimane di rumors. Così il neo papà ha ricordato quel momento:
È stato un momento molto bello e lo è stato talmente tanto che non ricordo di essere stato io a vedere per primo la striscetta. Mi ricordo la gioia immensa quando ci siamo abbracciati e commossi, ma ho nebbia del momento precedente. E poi mi ricordo che subito dopo ci siamo fermati, dicevamo “Calma, i primi tre mesi sono i più difficili”.
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Federica Pellegrini: “La gravidanza viaggio unico e ricco di emozioni”

La gravidanza di Federica Pellegrini è stata un viaggio unico e ricco di emozioni, come si evince dalle sue stesse parole e dalle varie interviste rilasciate nel corso dei mesi. Il racconto inizia con l’annuncio della sua gravidanza nel luglio 2023, un evento che coincise con la perdita del suo ultimo record mondiale a Fukuoka, in Giappone​​.

Durante la gravidanza, Federica ha condiviso le sue riflessioni e i suoi sentimenti. Ha parlato delle sfide incontrate per concepire, rivelando che ci sono voluti diversi mesi per rimanere incinta. Questa attesa le ha causato notevole stress e ansia. “Quando abbiamo scoperto che ero incinta, non è quello che abbiamo celebrato”, ha ammesso Federica, sottolineando come il percorso sia stato lento e difficile​​.

Ha inoltre espresso la sua frustrazione per le pressioni sociali e le aspettative riguardanti la maternità, che spesso le venivano poste durante le interviste e sui social media. In un’intervista, ha condiviso i suoi timori riguardo al futuro della figlia: “Non essere in grado di capirla. Mancare segnali importanti. Ma mi conforta avere Matteo al mio fianco, che è una persona molto intelligente e affidabile”​​.

Il parto era previsto tra Natale e Capodanno, e la coppia ha scelto un parto in acqua, riflettendo l’amore di Federica per questo elemento. “Se tutto va bene, speriamo, se devo avere l’anestesia allora non si può fare. Ma è questa la decisione, mi riconosco molto nell’elemento acqua e questo potrebbe renderlo un po’ più facile per me”, ha detto Federica riguardo al parto​​.

La storia di Federica Pellegrini ci offre uno spaccato autentico e profondamente umano su cosa significhi diventare genitori, affrontando le sfide e le pressioni sociali, mantenendo al contempo un legame forte con il proprio passato sportivo e la propria identità.

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Tragedia nel motorsport: addio a Gil de Ferran, leggenda dell’IndyCar https://www.business.it/tragedia-nel-motorsport-addio-a-gil-de-ferran-leggenda-dellindycar/ Sat, 30 Dec 2023 10:29:20 +0000 https://www.business.it/?p=132879 Tragedia nel Motorsport americano e non solo: è morto Gil de Ferran, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis e due titoli IndyCar. Aveva 56 anni. Il pilota brasiliano sarebbe stato stroncato da un attacco di cuore in Florida durante una corsa privata a Opa Locka venerdì 29 dicembre, come confermato all’Associated Press da diversi ex… Leggi tutto »Tragedia nel motorsport: addio a Gil de Ferran, leggenda dell’IndyCar

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Tragedia nel Motorsport americano e non solo: è morto Gil de Ferran, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis e due titoli IndyCar. Aveva 56 anni. Il pilota brasiliano sarebbe stato stroncato da un attacco di cuore in Florida durante una corsa privata a Opa Locka venerdì 29 dicembre, come confermato all’Associated Press da diversi ex compagni di squadra. 

Tutti i record di de Ferran

La carriera di de Ferran è stata costellata di successi e di momenti storici. Nel 2000 e nel 2001 conquistò due titoli IndyCar al volante di una vettura del team Penske. Nel 2003, sempre con la Penske, vinse la prestigiosa 500 Miglia di Indianapolis. Un altro notevole traguardo raggiunto dal pilota è stato il record di velocità stabilito nel 2000 al California Speedway: durante un giro di qualificazione della Cart, toccò le 241,428 miglia orarie (388,540 km/h), un primato che resiste ancora oggi.

Gil de Ferran, nato a Parigi, ma di passaporto brasiliano, lascia, oltre al figlio Luke, la moglie Angela e la figlia Anna. L’annuncio della tragica scomparsa è stato dato dallo stesso sito ufficiale della IndyCar. 

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Morta Francesca, figlia del campione Giovanni Battaglin: il malore dopo la malattia https://www.business.it/morta-francesca-figlia-del-campione-giovanni-battaglin-il-malore-dopo-la-malattia/ Thu, 28 Dec 2023 17:14:40 +0000 https://www.business.it/?p=132824 Il mondo del ciclismo è in lutto per la prematura scomparsa di Francesca Battaglin, figlia dell'ex campione Giovanni Battaglin, vincitore del Giro d'Italia e della Vuelta di Spagna negli anni '80.

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Il mondo del ciclismo è in lutto per la prematura scomparsa di Francesca Battaglin, figlia dell’ex campione Giovanni Battaglin, vincitore del Giro d’Italia e della Vuelta di Spagna negli anni ’80. Francesca aveva solo 40 anni ed è stata portata via da una grave malattia, una forma di sarcoma, contro la quale aveva lottato con grande coraggio.

La notizia della sua morte ha scosso non solo la comunità ciclistica, ma anche tutte le persone che avevano avuto il privilegio di conoscerla. Il suo sorriso genuino e spontaneo viene ricordato da chiunque l’abbia incontrata, ed è stato un raggio di luce nella vita di coloro che l’avevano amata e conosciuta.
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Il messaggio di dolore del fratello Alessandro

Francesca lascia nel dolore il padre Giovanni, la madre Sonia, il fratello Alessandro e altri parenti e affetti più cari. La sua morte ha provocato una valanga di messaggi di affetto e condoglianze, con oltre 300 commenti sui social media in meno di 24 ore, oltre ai messaggi diretti alla famiglia Battaglin. Il fratello in particolare ha pubblicato una foto della sorella con un messaggio di dolore e amore: “Ora che hai le ali e sei un’angelo vola e non ti fermare mai, esplora nuovi mondi e porta la tua immensa luce. Sarai sempre nel mio cuore sorellina mia”.

Francesca era stata ricoverata d’urgenza in ospedale a Castelfranco Veneto a seguito dell’aggravarsi improvviso delle sue condizioni di salute nei giorni precedenti al Natale. Nonostante avesse affrontato una malattia così difficile, aveva continuato a vivere la vita al massimo, ispirando chiunque la conoscesse con la sua forza e il suo spirito positivo.

Il ciclismo italiano e il mondo dello sport perdono una persona speciale, ma il ricordo di Francesca Battaglin continuerà a brillare nei cuori di coloro che l’hanno conosciuta. La sua famiglia e la comunità di Marostica, dove era cresciuta, le diranno addio in un giorno di commiato che rappresenta un tributo a una giovane vita interrotta troppo presto.

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Lavezzi “accoltellato dal fratello”, ma la famiglia smentisce: l’ex attaccante del Napoli ricoverato in ospedale https://www.business.it/lavezzi-accoltellato-dal-fratello-ma-la-famiglia-smentisce-lex-attaccante-del-napoli-ricoverato-in-ospedale/ Wed, 20 Dec 2023 16:43:28 +0000 https://www.business.it/?p=132631 Ferita al costato e scapola rotta per l'ex attaccante del Napoli

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Ezequiel Lavezzi vittima di una aggressione in Uruguay. L’ex calciatore di Napoli e Paris Saint Germani si trova infatti ricoverato in ospedale in Uruguay, al Sanatorio Cantegril di Punta del Este. Secondo le prime informazioni fornite dalla polizia, sarebbe stato vittima di un’aggressione, probabilmente accoltellato dal fratello. Ma la sua famiglia ha prontamente smentito l’accaduto parlando di un semplice incidente domestico.
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I fatti

L’ex giocatore del Napoli si sarebbe presentato in ospedale la notte scorse con una ferita da taglio e la frattura della scapola. Le sue condizioni comunque non dovrebbero essere gravi, come riporta anche il quotidiano argentino Clarin. Secondo gli inquirenti uruguayani, nelle prime ore di martedì sarebbe scoppiato un furibondo litigio nella casa del fratello José Ignacio, pare per una festa finita male a causa di una discussione familiare.La polizia sta raccogliendo in queste ore le testimonianze dei presenti alla festa e dello stesso Lavezzi, che non sembra essere in pericolo di vita.

Ma i familiari negano decisamente che Lavezzi sia stato accoltellato dal fratello e riferiscono invece che il calciatore sarebbe scivolato da una scala mentre cercava di cambiare una lampadina in casa. La caduta gli avrebbe provocato la frattura della spalla e anche un taglio.

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Andrea Barberi, campione di atletica,è morto a 44 anni: ucciso da una malattia https://www.business.it/andrea-barbieri-morto-atletica-400-metri/ Wed, 20 Dec 2023 11:40:39 +0000 https://www.business.it/?p=132620 Il mondo dello sport italiano è in lutto per la morte di Andrea Barbieri, velocista di grande talento e campione dei 400 metri, che si è spento all’età di 44 anni a causa di una malattia incurabile. Barberi ha lasciato un segno indelebile nell’atletica leggera italiana, contribuendo in modo significativo allo sviluppo di questa disciplina… Leggi tutto »Andrea Barberi, campione di atletica,è morto a 44 anni: ucciso da una malattia

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Andrea Barbieri morte atletica

Il mondo dello sport italiano è in lutto per la morte di Andrea Barbieri, velocista di grande talento e campione dei 400 metri, che si è spento all’età di 44 anni a causa di una malattia incurabile. Barberi ha lasciato un segno indelebile nell’atletica leggera italiana, contribuendo in modo significativo allo sviluppo di questa disciplina nel nostro Paese.
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Originario di Tivoli, Andrea Barberi ha conquistato il cuore degli appassionati di atletica con le sue straordinarie prestazioni. Tra il 2001 e il 2008, è stato otto volte campione italiano sui 400 piani, stabilendo un primato outdoor sulla distanza. Nel 2006, ha fatto la storia battendo il record dei 400 metri che resisteva da 25 anni, segnando un tempo di 45″19 e superando Mauro Zuliani.

Andrea Barberi, il campione della pista: 25 presenze con maglia azzurra

Il suo primato ha mantenuto la sua validità per un decennio prima di essere superato nel 2016 da Matteo Galvan, e attualmente appartiene a Davide Re con un tempo di 44″77 stabilito nel 2019. Barberi, nato il 15 gennaio 1979, ha ottenuto un quinto posto agli Europei all’aperto di Goteborg nel 2006 e ha replicato la stessa prestazione agli Europei indoor di Birmingham nel 2007.

La carriera di Barberi è stata segnata da 25 presenze con la maglia della Nazionale azzurra, partecipando a tre edizioni dei Mondiali. Dopo il ritiro dall’agonismo, ha continuato a contribuire al mondo dell’atletica come membro della struttura tecnica del corpo di atletica delle Fiamme Gialle.

La Federazione Italiana di Atletica Leggera ha espresso il proprio cordoglio per la perdita di un’icona, sottolineando le qualità di passione e forza con cui Andrea Barberi ha affrontato la malattia. Il presidente della FIDAL, Stefano Mei, insieme al Consiglio federale, ha inviato le più sentite condoglianze alla famiglia di Andrea Barberi, riconoscendo il suo contributo straordinario al mondo dello sport italiano. La sua eredità vivrà nei cuori degli amanti dell’atletica, che ricorderanno sempre la sua dedizione e il suo spirito vincente.
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Un malore in bici: addio Norberto, grande esempio di passione https://www.business.it/un-malore-in-bici-addio-norberto-grande-esempio-di-passione/ Sun, 17 Dec 2023 08:55:04 +0000 https://www.business.it/?p=132480 La cittadina di Saluzzo è stata colpita da un lutto improvviso e profondo. Norberto Bianco, noto e stimato titolare della birreria La Drancia, è tragicamente scomparso a 54 anni a causa di un malore mentre era in bicicletta nei pressi di Valmala. Bianco, figura emblematica nel panorama della birra artigianale, ha lasciato un segno indelebile… Leggi tutto »Un malore in bici: addio Norberto, grande esempio di passione

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La cittadina di Saluzzo è stata colpita da un lutto improvviso e profondo. Norberto Bianco, noto e stimato titolare della birreria La Drancia, è tragicamente scomparso a 54 anni a causa di un malore mentre era in bicicletta nei pressi di Valmala.

Bianco, figura emblematica nel panorama della birra artigianale, ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Saluzzo. La sua birreria, situata in via Santa Chiara di fronte alla Castiglia, nella parte alta della capitale del Marchesato, era un punto di riferimento per gli amanti della birra. Con il suo impegno e la sua passione, ha contribuito a trasformare Saluzzo in una capitale della birra, anticipando la nascita di numerosi birrifici artigianali nella regione.

La Drancia, con il suo arredamento ispirato alle birrerie del Nord Europa, offriva una vasta selezione di birre trappiste e altre varietà, molte delle quali importate dal Belgio, paese a cui Bianco era particolarmente legato per le sue frequenti visite alla ricerca di nuovi prodotti. Era noto per la sua capacità di raccontare ogni dettaglio e sfumatura delle diverse birre, abbinandole sapientemente ai piatti curati del suo locale, uno dei pochi presenti nella parte alta della città.

Affettuosamente chiamato “Norby” dai suoi clienti, Norberto aveva ereditato l’attività dal padre, che aveva già gestito La Drancia negli anni ’70. Oltre ad essere un esperto birraio, era anche un grande appassionato di bicicletta.

La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella comunità. Norberto lascia la moglie Luisa, co-gestrice della birreria, e i loro due figli. La città di Saluzzo, i suoi amici e i numerosi clienti che hanno condiviso momenti felici nella sua birreria, lo ricorderanno con affetto e ammirazione.

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Sport in lutto: addio ad Alberto Antonini, voce della Ferrari https://www.business.it/ferrari-morto-alberto-antonini/ Fri, 15 Dec 2023 07:08:11 +0000 https://www.business.it/?p=132404 Il mondo del motorsport è in lutto: è morto infatti Alberto Antonini, ex portavoce della scuderia Ferrari in Formula 1. Era ricoverato presso l’Ematologia Seragnoli del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Antonini, originario di Imola, è deceduto all’età di 62 anni dopo una lunga e dura battaglia contro una grave malattia.Leggi anche: Morto don Bruno Cescon, per 20 anni direttore de Il Popolo Conosciuto e… Leggi tutto »Sport in lutto: addio ad Alberto Antonini, voce della Ferrari

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Alberto Antonni morto Ferrari

Il mondo del motorsport è in lutto: è morto infatti Alberto Antonini, ex portavoce della scuderia Ferrari in Formula 1. Era ricoverato presso l’Ematologia Seragnoli del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Antonini, originario di Imola, è deceduto all’età di 62 anni dopo una lunga e dura battaglia contro una grave malattia.
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Conosciuto e apprezzato nel paddock della Formula 1, AlbertoAntonini ha lasciato un segno indelebile nella storia della Ferrari e nel mondo del giornalismo sportivo. La sua carriera di giornalista, iniziata presso Autosprint, lo ha visto collaborare con varie testate, tra cui Sky. Era diventato una figura rispettata e conosciuta nel settore.

La carriera di Alberto Antonini

Il suo ingresso nella Ferrari, avvenuto nell’inverno del 2015, fu una mossa strategica di Sergio Marchionne nell’ambito di una profonda ristrutturazione voluta per rilanciare il brand del Cavallino Rampante. Antonini ricoprì il ruolo di addetto stampa, gestendo con abilità le attività mediatiche del team durante il periodo di leadership di Maurizio Arrivabene, fino all’inizio del 2019.

Recentemente, Antonini aveva intrapreso la carriera di editorialista per Formula Passion, mostrando sempre la sua passione e dedizione per il mondo della Formula 1. La sua malattia, che gli aveva impedito di continuare il suo lavoro negli ultimi mesi, è stata oggetto di grande attenzione e supporto da parte dei lettori e colleghi.

Il cordoglio per la sua scomparsa si estende a tutto il mondo del giornalismo italiano e del motorsportAlberto Antonini lascia la moglie Barbara e un’eredità professionale di grande valore, simbolo del suo impegno e della sua passione per il mondo dei motori e del giornalismo sportivo. La sua figura è stata fondamentale per la Scuderia Ferrari durante un periodo di grandi cambiamenti e la sua perdita lascia un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato sia professionalmente che personalmente.
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Addio ad Antonio Juliano, calciatore simbolo del Napoli: aveva 80 anni https://www.business.it/addio-ad-antonio-juliano-calciatore-simbolo-del-napoli-aveva-80-anni/ Wed, 13 Dec 2023 11:52:27 +0000 https://www.business.it/?p=132328 Il calcio italiano e in particolare la città di Napoli piangono la scomparsa di un vero e proprio simbolo, Antonio Juliano, ex centrocampista azzurro, capitano e dirigente, scomparso oggi all’età di 80 anni dopo una battaglia contro una malattia che lo ha colpito.Leggi anche: Il calciatore Ezequiel Lavezzi grave in ospedale: smentita ipotesi overdose Antonio… Leggi tutto »Addio ad Antonio Juliano, calciatore simbolo del Napoli: aveva 80 anni

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Il calcio italiano e in particolare la città di Napoli piangono la scomparsa di un vero e proprio simbolo, Antonio Juliano, ex centrocampista azzurro, capitano e dirigente, scomparso oggi all’età di 80 anni dopo una battaglia contro una malattia che lo ha colpito.
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Antonio Juliano e il legame con il Napoli: le gesta con la squadra partenopea

Nato a Napoli il 26 dicembre 1942, Antonio Juliano ha rappresentato non solo un calciatore straordinario ma anche una vera e propria bandiera del Napoli, incarna l’amore per la maglia e l’identità calcistica partenopea.

Il suo legame con il Napoli è stato lungo e profondo, militando nella squadra azzurra per ben 17 stagioni, dal 1961 al 1978. Di queste, 12 stagioni le ha trascorse con l’onore di essere il capitano della squadra, un riconoscimento di grande prestigio. Nel corso della sua carriera, Antonio Juliano è diventato il calciatore azzurro con il maggior numero di presenze in tutte le competizioni, un record che testimoniano la sua dedizione e la sua costanza nel servire la squadra.

Le gesta di Antonio Juliano con il Napoli sono state decorate da importanti successi, tra cui due Coppe Italia (1961-62 e 1975-76), una Coppa delle Alpi nel 1966 e una Coppa di Lega Italo-Inglese nel 1976. Questi risultati hanno contribuito a scrivere pagine indelebili nella storia del club e a consolidare la sua reputazione come uno dei calciatori più amati dai tifosi azzurri.

La sua presenza costante e la sua leadership sul campo hanno fatto di lui un vero e proprio punto di riferimento per le generazioni di calciatori che lo hanno seguito. La città di Napoli lo ha sempre accolto con affetto e riconoscenza per il suo impegno e la sua dedizione al club.

Antonio Juliano oltre il campo: la carriera da dirigente

Oltre alla sua carriera da calciatore, Antonio Juliano ha continuato a contribuire al mondo del calcio anche come dirigente, dimostrando il suo amore duraturo per il Napoli.

Oggi, Napoli e il calcio italiano piangono la scomparsa di un grande campione e uomo di calcio. Antonio Juliano rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi e nella storia del Napoli come uno dei più grandi giocatori azzurri di tutti i tempi. La sua eredità continuerà a vivere attraverso le memorie dei momenti indimenticabili che ha creato sul campo e la sua dedizione al calcio partenopeo.

Antonio Juliano in campo, immagini rare:

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Morto Mister Universo Shaun Davis: le cause del decesso https://www.business.it/morto-mister-universo-shaun-davis/ Tue, 05 Dec 2023 10:46:47 +0000 https://www.business.it/?p=132073 Grave lutto nel mondo del bodybuilding. È morto infatti a 57 anni Mister Universo Shaun Davis. L’atleta britannico era stato soprannominato “dinosauro” per il suo aspetto fisico. Ha vinto il titolo di ‘Mr Universe’ nel 1996 prima che gli venissero diagnosticati gravi problemi ai reni che lo hanno poi costretto al ritiro dalle competizioni. I… Leggi tutto »Morto Mister Universo Shaun Davis: le cause del decesso

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morto Mister Universo Davis

Grave lutto nel mondo del bodybuilding. È morto infatti a 57 anni Mister Universo Shaun Davis. L’atleta britannico era stato soprannominato “dinosauro” per il suo aspetto fisico. Ha vinto il titolo di ‘Mr Universe’ nel 1996 prima che gli venissero diagnosticati gravi problemi ai reni che lo hanno poi costretto al ritiro dalle competizioni. I suoi più cari amici si dicono “assolutamente devastati” da questa tragica notizia.
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La causa della morte di Shaun Davis

Shaun Davis faceva dialisi tre volte alla settimana prima di ricevere un trapianto di rene nel 2009, dopo un’attesa durata tre anni. L’ex Mister Universo era originario di Long Eaton nel Derbyshire. Lascia la sua compagna Helen Burrows e la loro figlia. La moglie ha deciso di ricordarlo condividendo sui social una loro foto insieme. Ma sono tantisismi in queste ore i messaggi di cordoglio indirizzati alla famiglia del bodybuilder.

“RIP Shaun Davis, un gentiluomo molto conosciuto e rispettato che ha sicuramente messo Long Eaton sulla mappa del mondo. – dichiara il consigliere locale Richard McRae – Shaun era anche Mr. UK, Mr. Britain, Mr. Europe e Mr. Pro Univers”. E l’amico Kuldeep Bhardwaj aggiunge: “Ho appena ricevuto la terribile notizia da Helen Burrows della scomparsa del mio amico Shaun Davis. Sono assolutamente devastato. Riposa in pace amico mio”.
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Sport in lutto, Emanuela è morta a soli 34 anni https://www.business.it/emanuela-perinetti-morta-figlia-giorgio/ Thu, 30 Nov 2023 10:01:26 +0000 https://www.business.it/?p=131893 Lutto terribile nel mondo dello sport a causa della prematura scomparsa all’età di soli 34 anni di Emanuela Perinetti. L’influencer marketing manager appena morta era la figlia di Giorgio Perinetti, direttore tecnico della squadra di calcio dell’Avellino, ex dirigente anche di Roma, Napoli e Juventus. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa al termine del match Avellino-Juve Stabia, valevole… Leggi tutto »Sport in lutto, Emanuela è morta a soli 34 anni

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morta Emanuela Perinetti Giorgio

Lutto terribile nel mondo dello sport a causa della prematura scomparsa all’età di soli 34 anni di Emanuela Perinetti. L’influencer marketing manager appena morta era la figlia di Giorgio Perinetti, direttore tecnico della squadra di calcio dell’Avellino, ex dirigente anche di Roma, Napoli e Juventus. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa al termine del match Avellino-Juve Stabia, valevole per la Coppa Italia di Serie C.
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Chi era Emanuela Perinetti

Laureata in “Innovation management” alla università Luiss di Roma Emanuela Perinetti era attiva nel mondo del calcio e del marketing digitale. Era una figura molto nota nel panorama calcistico. In seguito a una malattia che ha combattuto con tenacia e forza di volontà, è morta dopo un periodo di ricovero ospedaliero dovuto all’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

Il cordoglio per la morte di Emanuela Perinetti arriva anche dalla squadra di calcio del padre: «L’U.S. Avellino 1912 si unisce al dolore del proprio direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti, ed a tutta la sua famiglia, per la scomparsa della cara figlia Emanuela». Giorgio Perinetti, manager di lunghissima data, ha vissuto da vicino il dramma della perdita di sua figlia, tornando a Milano nel pomeriggio per starle accanto. Il dramma consumatosi nella giornata di ieri si aggiunge al lutto affrontato da Perinetti dopo essere rimasto vedovo di Daniela Logiudice, deceduta il 5 giugno 2015 all’età di 49 anni. 
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Germania, morto giovanissimo il calciatore Agyemang Diawusie: club sotto shock, le cause https://www.business.it/agyemang-diawusie-morto-calciatore-jahn-regensburg-germania/ Wed, 29 Nov 2023 12:14:43 +0000 https://www.business.it/?p=131785 Il mondo del calcio tedesco è sotto shock per la notizia della inaspettata morte di Agyemang Diawusie. Il calciatore aveva soltanto 25 anni e militava nella squadra dello Jahn Regensburg. Secondo quanto si apprende da fonti locali, il ragazzo sarebbe morto per cause naturali. “I nostri pensieri sono con la famiglia, i parenti, gli amici… Leggi tutto »Germania, morto giovanissimo il calciatore Agyemang Diawusie: club sotto shock, le cause

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Agyemang Diawusie calciatore morto

Il mondo del calcio tedesco è sotto shock per la notizia della inaspettata morte di Agyemang Diawusie. Il calciatore aveva soltanto 25 anni e militava nella squadra dello Jahn Regensburg. Secondo quanto si apprende da fonti locali, il ragazzo sarebbe morto per cause naturali. “I nostri pensieri sono con la famiglia, i parenti, gli amici intimi e i compagni di Agyemang. A causa della terribile situazione e in segno di rispetto per la sua famiglia, chiediamo che la loro privacy sia rispettata”, si legge nel comunicato reso pubblico dal suo club.
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Resta per il momento il mistero su quali siano state le vere cause della morte di Agyemang Diawusie. Qualche addetto ai lavori sostiene si sia trattato di un malore improvviso. Ma soltanto l’autopsia potrà aiutare a chiarire tutti i dubbi sulla tragica scomparsa del calciatore dello Jahn Regensburg.

Agyemang Diawusie aveva iniziato la sua carriera proprio nelle giovanili dello Jahn Regensburg. Lo scorso luglio aveva fatto ritorno nel club di Ratisbona che oggi milita in terza divisione tedesca. Tra gli altri club in cui ha militato ci sono RB Leipzig, Wehen Wiesbaden e Dynamo Dresda.

Nel corso di questa stagione il calciatore aveva collezionato 12 presenze con la sua squadra. Ma stranamente non era stato inserito nella rosa della partita dsputata domenica scorsa contro il Dresda. Diversi club della Bundesliga, tra cui Bayern Monaco, VfB Stoccarda e Hoffenheim, hanno espresso le loro pubbliche condoglianze alla famiglia di Agyemang Diawusie.
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Sinner a San Siro con la fidanzata: chi è la modella che ha conquistato il cuore del campione https://www.business.it/sinner-a-san-siro-con-la-fidanzata-chi-e-la-modella-che-ha-conquistato-il-cuore-del-campione/ Wed, 29 Nov 2023 12:01:26 +0000 https://www.business.it/?p=131781 Jannik Sinner esce allo scoperto e ufficializza la sua fidanzata, Maria Braccini, approfittando di San Siro e di una partita di Champions League per la loro prima uscita pubblica. L’altoatesino fresco di finale alle Atp Finals e di successo in Coppa Davis e la sua dolce metà hanno optato per Milan-Borussia Dortmund per «ufficializzare» la loro relazione.… Leggi tutto »Sinner a San Siro con la fidanzata: chi è la modella che ha conquistato il cuore del campione

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Jannik Sinner esce allo scoperto e ufficializza la sua fidanzata, Maria Braccini, approfittando di San Siro e di una partita di Champions League per la loro prima uscita pubblica. L’altoatesino fresco di finale alle Atp Finals e di successo in Coppa Davis e la sua dolce metà hanno optato per Milan-Borussia Dortmund per «ufficializzare» la loro relazione. Continua quindi la storia d’amore tra il campione e la modella a dispetto del gossip su un presunto flirt tra il tennista e la modella Laura Margesin. In realtà il campione altoatesino, da sempre molto riservato sulla sua vita privata, è fedele alla sua fidanzata storica che l’ha accompagnato a San Siro per assistere alla partita tra il Milan e il Borussia Dortmund. 
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Sinner a San Siro con la fidanzata Maria Braccini

Le telecamere hanno inquadrato Maria Braccini accanto a Jannik Sinner. I gossip insinuavano una rottura tra i due, che si amano con discrezione da ben tre anni, ma in realtà la love story prosegue. Del resto la modella era presente anche alle Nitto Atp Finals di Torino, all’incontro fra Sinner e Djokovic. 
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Sinner: chi è la fidanzata Maria Braccini

Classe 2000, Maria Braccini è una modella e influencer molto attiva su Instagram, dove vanta 150mila followers. Sembra che proprio sulla piattaforma social sarebbe iniziata la relazione con Jannik Sinner nel 2020, vissuta finora nel massimo riserbo. La relazione, dunque, va avanti a gonfie vele ormai da tre e nel cuore de campione c’è solo Maria.

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Sport in lutto, addio a un’icona del calcio https://www.business.it/fausto-mazzanti-morto-ex-calciatore-vis-pesaro/ Wed, 29 Nov 2023 11:01:24 +0000 https://www.business.it/?p=131768 Ultimo saluto a una vecchia gloria del calcio. La comunità di Fano piange Fausto Mazzanti, morto ieri mattina, 28 novembre, all’età di 72 anni. Era ricoverato da qualche mese a Piobicco, in provincia di Pesaro-Urbino, per l’avanzare dell’Alzheimer di cui soffriva. Mazzanti ha fatto le fortune della Vis Pesaro, tra la neonata Serie C2 degli anni Settanta e la… Leggi tutto »Sport in lutto, addio a un’icona del calcio

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Fausto Mazzanti morto calciatore

Ultimo saluto a una vecchia gloria del calcio. La comunità di Fano piange Fausto Mazzanti, morto ieri mattina, 28 novembre, all’età di 72 anni. Era ricoverato da qualche mese a Piobicco, in provincia di Pesaro-Urbino, per l’avanzare dell’Alzheimer di cui soffriva. Mazzanti ha fatto le fortune della Vis Pesaro, tra la neonata Serie C2 degli anni Settanta e la Serie D. Classe 1951, aveva militato nell’Alma Juventus Fano e poi con la squadra di Pesaro. Difensore roccioso, giocò le migliori stagioni tra il 1971 e il 1974, sotto la guida degli allenatori Landi, Ludovichi, Castellini, Campi, Becchetti, Ansaloni e la dirigenza Bellagamba-Nicolini-Scavolini.
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Come è morto l’ex calciatore Fausto Mazzanti

L’ex giocatore granata, Giovanni Mei, ricorda l’esperienza condivisa con Mazzanti nelle giovanili del Torino: “Oggi, quando ho saputo la notizia m’è venuto da piangere. Al di là delle doti calcistiche, era una persona eccezionale, di grande rispetto per gli altri. Fino a non molto tempo fa ci vedevamo spesso, facevamo lunghe camminate insieme. Sulla malattia ci scherzava su, facendo discorsi lucidi: me lo dicono i dottori che sono malato, ma io mi sento benissimo, diceva. Avevamo anche fatto tanti provini insieme. A Bologna eravamo andati in quattro: io, lui, Camborata e Canestrari. All’ultimo avevano preso me e Canestrari. Sono molto legato alla famiglia di Fausto, anche perché il padre credeva molto in me”.

L’ex dirigente della Vis Pesaro, Guerino Amadori, lo ricorda così: “Timido, di poche parole, molto educato, giocava da libero classico. Aitante, aveva piedi buoni ed era forte di testa. Un esempio per tutti: in occasione delle partite, entrava in campo per il riscaldamento un quarto d’ora prima di tutti gli altri“.
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Sinner e il pensiero per Tathiana Garbin: “Oggi si opera di tumore…” https://www.business.it/jannik-sinner-tumore-tathiana-garbin/ Mon, 27 Nov 2023 10:11:31 +0000 https://www.business.it/?p=131680 Che Jannik Sinner fosse immenso sul campo lo si è capito ieri, quando ha portato la Coppa Davis in Italia dopo la bellezza di 47 anni. Oggi sappiamo che immenso lo è anche senza racchetta. Il giovane altoatesino ha trascinato l’Italia alla vittoria della Coppa Davis a Malaga, battendo due volte Djokovic in semifinale (nel singolare e nel doppio con Sonego) e portando a… Leggi tutto »Sinner e il pensiero per Tathiana Garbin: “Oggi si opera di tumore…”

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Sinner Tathiana Garbin tumore

Che Jannik Sinner fosse immenso sul campo lo si è capito ieri, quando ha portato la Coppa Davis in Italia dopo la bellezza di 47 anni. Oggi sappiamo che immenso lo è anche senza racchetta. Il giovane altoatesino ha trascinato l’Italia alla vittoria della Coppa Davis a Malaga, battendo due volte Djokovic in semifinale (nel singolare e nel doppio con Sonego) e portando a casa il punto decisivo contro De Minaur, in un match a senso unico. Dopo aver alzato la coppa, in conferenza stampa, Sinner ha voluto dedicare un pensiero a Tathiana Garbin, capitana della nazionale femminile, che oggi si sottoporrà ad una delicata operazione per una recidiva del tumore.
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Campione dentro e fuori dal campo: le commoventi parole di Sinner per Tathiana Garbin

In conferenza stampa Sinner ha dedicato un pensiero a Tathiana Garbin: «Speriamo che questa vittoria le possa dare forza, saremo tutti con lei. Qui si parla di vincere la Coppa Davis, di fare la storia, ma quello che conta nella vita è tutt’altro. Quindi dobbiamo sentirci molto fortunati di essere qui». Parole che, inevitabilmente, hanno commosso tutti, dimostrando che Sinner è un grande campione, dentro e fuori dal campo.

La malattia di Tathiana Garbin

Lo scorso novembre, l’ex numero 22 del mondo Tathiana Garbin, ha svelato al mondo di doversi operare per un tumore raro. Oggi, lunedì 27 novembre, dovrà operarsi a Pisa per la seconda volta a distanza di pochi mesi. 

“Desidero condividere con tutti voi una parte importante del mio percorso di vita. È con serenità e fiducia che annuncio che a ottobre ho subito un intervento chirurgico per trattare un raro tumore. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine agli straordinari medici dell’Ospedale Cisanello di Pisa, nello specifico il professor Di Candio ed il professor Morelli hanno seguito il mio caso, eseguendo con grande maestria l’operazione a cui mi sono dovuta sottoporre. Grazie alla loro competenza e dedizione, ho potuto beneficiare di un rapido recupero che mi ha permesso di partecipare alle Billie Jean King Cup Finals e di guardare con fiducia al futuro”, aveva detto.
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Emilia Brangefält suicida a 21 anni, l’ultimo post sui social: “Impossibile vivere una vita normale” https://www.business.it/emilia-brangefalt-suicida-a-21-anni-lultimo-post-sui-social-impossibile-vivere-una-vita-normale/ Thu, 23 Nov 2023 15:24:19 +0000 https://www.business.it/?p=131588 Il mondo del Trail Running è sconvolto dalla morte prematura di Emilia Brangefält. La giovane atleta svedese si è tolta la vita lo scorso 13 novembre ma la notizia è trapelata solamente stamane, a 10 giorni dal tragico evento che ha scosso il mondo dello sport svedese. Dopo il bronzo ai Mondiali di trail dello scorso anno… Leggi tutto »Emilia Brangefält suicida a 21 anni, l’ultimo post sui social: “Impossibile vivere una vita normale”

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Il mondo del Trail Running è sconvolto dalla morte prematura di Emilia Brangefält. La giovane atleta svedese si è tolta la vita lo scorso 13 novembre ma la notizia è trapelata solamente stamane, a 10 giorni dal tragico evento che ha scosso il mondo dello sport svedese.

Dopo il bronzo ai Mondiali di trail dello scorso anno a Chiang Mai, Emilia si era qualificata quinta in una gara del campionato mondiale a Innsbruck. Purtroppo però qualche tempo fa l’atleta era stata costretta a uno stop: le era stata diagnosticata una frequenza cardiaca estremamente elevata.

In un post aveva raccontato tutta la sua sofferenza

Prima del tragico evento, la giovane atleta in un post su Instagram aveva raccontato le difficoltà di affrontate lo stop forzato: “Dalla fine di luglio il mio corpo ha smesso di funzionare. Anche il semplice fare una passeggiata è diventato doloroso. Sono stata in ospedale e dal medico più di 20 volte, ma tutti gli esami del sangue, gli elettrocardiogrammi e i parametri sono risultati buoni, eppure il mio corpo continua a risultare super stressato anche se gli ho dato tanto amore negli ultimi mesi. Ma ora è difficile vivere una vita normale. Nell’ultimo mese ho passato più ore a letto che in piedi. Forse un giorno tornerò. Oppure no. Spero che il mio corpo possa riprendersi”.
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Lutto nel mondo del calcio: George Chigova muore a 32 anni https://www.business.it/lutto-nel-mondo-del-calcio-george-chigova-muore-a-32-anni/ Thu, 16 Nov 2023 14:19:14 +0000 https://www.business.it/?p=131303 Lutto nel mondo del calcio. Muore il portiere George Chigova, 32 anni

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George Chigova

Lutto nel mondo del calcio. Muore il portiere George Chigova, 32 anni. Era l’estremo difensore della nazionale dello Zimbabwe, con cui aveva totalizzato otto presenze. A dare la triste notizia è il Daily Mail. Il calciatore, da quanto si apprende, è deceduto nella propria abitazione in Sud Africa a causa di un malore. A luglio il giocatore aveva avuto un altro infarto.
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Il ricordo di Chigova

Restano da approfondire le cause circa la morte di Chigova, ma a luglio il giocatore era stato colto da un infarto che lo aveva debilitato. Veniva soprannominato il “gigante buono” per via del fisico imponente: ben 195 cm di altezza. Ma, chiunque l’abbia conosciuto, sostiene che la caratteristica migliore di George era il sorriso.

“George era un grande uomo del club, un gigante buono amato dai giocatori attuali ed ex e da tutti nel club – scrive il suo ultimo club in un tweet – Anche se il suo periodo ufficiale con il SuperSport United è terminato nel giugno 2023, era un visitatore abituale del campo di allenamento e dello stadio per sostenere la squadra”.

Il gigante buono

Chigova era noto nel mondo del calcio africano per i suoi trascorsi tra Polokwane e SuperSport United nella prima divisione. Ed è proprio lo SuperSport United, che attraverso i canali social, ha voluto ricordarlo con un pensiero: “Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici sia in Sud Africa che in Zimbabawe durante questo momento difficile e molto triste. Possa la sua anima riposare in pace”.

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Valentin Poroye, il calciatore muore a 20 anni: lutto devastante https://www.business.it/valentin-poroye-calciatore-morto/ Thu, 16 Nov 2023 09:07:27 +0000 https://www.business.it/?p=131267 Il mondo del calcio francese è rimasto sconvolto dalla terribile notizia della scomparsa di Valentin Poroye, ex calciatore delle squadre giovanili del LOSC Lille, che è morto prematuramente a soli 20 anni. Dopo aver giocato nelle formazioni di FC Santes, IC Lambersart e Wasquehal, Poroye si era fatto notare nelle giovanili del Lille, contribuendo a… Leggi tutto »Valentin Poroye, il calciatore muore a 20 anni: lutto devastante

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Valentin Poroye calciatore morto

Il mondo del calcio francese è rimasto sconvolto dalla terribile notizia della scomparsa di Valentin Poroye, ex calciatore delle squadre giovanili del LOSC Lille, che è morto prematuramente a soli 20 anni. Dopo aver giocato nelle formazioni di FC Santes, IC Lambersart e Wasquehal, Poroye si era fatto notare nelle giovanili del Lille, contribuendo a una indimenticabile stagione culminata con la conquista di un campionato senza subire alcuna sconfitta. Successivamente, la sua carriera lo aveva condotto all’Olympique Marcquois, mantenendo allo stesso tempo la sua passione per il calcio e impegnandosi negli studi di marketing e eventi sportivi.
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L’annuncio della sua prematura scomparsa ha generato un profondo cordoglio nel mondo dello sport, con il Lille e l’intera Ligue 1 francese che hanno voluto rendere un ultimo omaggio alla sua memoria. La perdita di Poroye, di cui ancora non sono chiare le cause della morte, lascia un vuoto nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e ammirato, evidenziando la fragile natura della vita, persino per i giovani e talentuosi atleti.
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Lutto nel giornalismo, morta Alessandra Bianchi: ambasciatrice del calcio italiano in Francia https://www.business.it/morta-giornalista-alessandra-bianchi/ Wed, 15 Nov 2023 12:11:56 +0000 https://www.business.it/?p=131235 Il giornalismo italiano è in lutto e piange una collega molto amata. È morta infatti all’età di soli 59 anni la giornalista Alessandra Bianchi. Era considerata da molti l’ambasciatrice del calcio italiano in Francia. Per quattro anni ha fatto parte dell’area comunicazione della Lega Pro. Ha collaborato inoltre con testate francesi come L’Equipe, l’Equipe du… Leggi tutto »Lutto nel giornalismo, morta Alessandra Bianchi: ambasciatrice del calcio italiano in Francia

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morta giornalista Alessandra Bianchi

Il giornalismo italiano è in lutto e piange una collega molto amata. È morta infatti all’età di soli 59 anni la giornalista Alessandra Bianchi. Era considerata da molti l’ambasciatrice del calcio italiano in Francia. Per quattro anni ha fatto parte dell’area comunicazione della Lega Pro. Ha collaborato inoltre con testate francesi come L’Equipe, l’Equipe du Dimanche su Canal +, le Parisien e Rmc.
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Morta la giornalista Alessandra Bianchi: le reazioni

“Ci ha lasciato Alessandra Bianchi. Collega, giornalista di grande valore, persona straordinaria. – questo il commosso messaggio con cui la Lega Pro ha voluto ricordarla sul suo sito ufficiale – Ha lavorato per quattro anni nell’area comunicazione di Lega Pro. Sei sempre stata una collega disponibile all’aiuto e hai sempre messo a nostra disposizione le tue capacità. In ognuno di noi rivivono tanti ricordi che non verranno mai meno: quelli legati al lavoro e quelli delle tue tante passioni: il giornalismo, la Roma, i libri, Parigi, Modigliani. Ti sei contraddistinta sempre nello svolgere i tuoi impegni con serietà e disponibilità. Il tuo ricordo e le nostre risate saranno vivi per sempre. Ciao Alessandra, ci mancherai”.

Come già accennato, Alessandra Bianchi ha lavorato per molti anni in Francia, dove collaborato con importantissime testate come L’Equipe, l’Equipe du Dimanche su Canal +, le Parisien e Rmc. La giornalista appena morta veniva considerata dagli appassionati francesi come il punto di riferimento per le notizia sulla Serie A. Lei d’altro canto non ha mai nascosto il suo tifo sfegatato per la Roma e per il suo storico simbolo Francesco Totti. Chi volesse porgerle un ultimo saluto, potrà recarsi giovedì 16 novembre presso la camera ardente ospitata nella camera mortuaria del campus biomedico di Roma dalle 8 alle 10. Mentre il funerale si terrà alle ore 11 nella cappella di San Nicola al Borghetto dei pescatori a Ostia.
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Calcio in lutto: addio ad Aldo Bet, simbolo del Milan https://www.business.it/calcio-in-lutto-addio-ad-aldo-bet-simbolo-del-milan/ Mon, 13 Nov 2023 10:56:16 +0000 https://www.business.it/?p=131142 Si aggiunge un’altra stella al firmamento rossonero: il mondo del calcio dice addio ad Aldo Bet, l’ex difensore e allenatore, ricoverato all’ospedale di Varese, è morto a 74 anni. Difensore ruvido ed efficace nella marcatura, aveva iniziato la carriera all’Inter dove però aveva messo insieme solo 8 presenze nella stagione 1967-68, prima di passare alla Roma su diretta richiesta di Helenio Herrera che l’aveva… Leggi tutto »Calcio in lutto: addio ad Aldo Bet, simbolo del Milan

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Si aggiunge un’altra stella al firmamento rossonero: il mondo del calcio dice addio ad Aldo Bet, l’ex difensore e allenatore, ricoverato all’ospedale di Varese, è morto a 74 anniDifensore ruvido ed efficace nella marcatura, aveva iniziato la carriera all’Inter dove però aveva messo insieme solo 8 presenze nella stagione 1967-68, prima di passare alla Roma su diretta richiesta di Helenio Herrera che l’aveva avuto in nerazzurro.

La carriera di Aldo Bet

“Herrera mi diceva: segui la punta anche quando va in bagno. Allora gli attaccanti magari andavano in bagno ma non tornavano mai a difendere” disse in un’intervista. Ceduto fin troppo frettolosamente dopo cinque anni, passò al Verona dove rimase una sola annata prima dell’approdo al Milan. Qui Bet divenne un proprio simbolo della retroguardia, giocando da titolare nella Coppa Italia vinta nel 1977 e soprattutto nello scudetto del 1979, quello della stella.

Chiuse alla Società Sportiva Calcio Campania prima di intraprendere la carriera di allenatore senza troppa fortuna tra la stessa Campania, Nola, Frattese e Savoia. In azzurro due presenze con la Nazionale maggiore e tre con l’Under 21, dopo le esperienze in panchina collaborò anche con la Federcalcio. Una curiosità: in tutta la sua carriera non è mai riuscito a segnare in Serie A nonostante 15 anni di carriera, i tre gol realizzati sono arrivati in Coppa Italia. Lascia la moglie Wanda e la figlia Federica.

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Si accascia in campo e muore, Raphael Dwamena stroncato da un malore improvviso https://www.business.it/si-accascia-in-campo-e-muore-raphael-dwamena-stroncato-da-un-malore-improvviso/ Sat, 11 Nov 2023 17:18:13 +0000 https://www.business.it/?p=131120 Lutto nel mondo del calcio ghanese

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Tragedia sul campo da calcio. Raphael Dwamena, un talentuoso calciatore ghanese di 28 anni, ha perso la vita durante la partita tra la sua squadra, l’Egantia, e il Partizani. Il drammatico evento si è verificato intorno al venticinquesimo minuto di gioco, quando Dwamena improvvisamente si è accasciato al suolo.
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I soccorsi sono stati tempestivi e il personale medico si è prontamente precipitato sul terreno di gioco per assistere il calciatore. Ma per il promettente calciatore di 28 anni, non c’è stato nulla da fare.
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Un malore improvviso che ha sconvolto l’intera comunità

Nonostante gli sforzi frenetici dei sanitari e il rapido trasporto in ospedale, Raphael è morto subito dopo. La notizia della sua morte ha scosso il mondo del calcio, generando un’ondata di dolore e sgomento.

Numerosi sono stati i messaggi di cordoglio provenienti da vecchi compagni di squadra, avversari, dirigenti e appassionati di calcio di tutto il mondo.

La Federazione calcistica ghanese ha annunciato che verranno condotte indagini approfondite per comprendere le cause di questa improvvisa tragedia. Inoltre, in vista dei prossimi match, sono previsti dei minuti di silenzio in campo, in segno di lutto e commemorazione per onorare la memoria di Raphael Dwamena.
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Sport in lutto, Michael morto in un incidente in scooter: “Spaccato in due” https://www.business.it/sport-in-lutto-michael-morto-in-un-incidente-in-scooter-spaccato-in-due/ Wed, 08 Nov 2023 12:15:46 +0000 https://www.business.it/?p=131017 Incidente in scooter, muore il motociclista Michael Magri. È del giovane campione di motocross, Michael Magri, il corpo del ventisettenne deceduto in seguito a un tremendo impatto a Rho

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Michael Magri

Incidente in scooter, muore il motociclista Michael Magri. È del giovane campione di motocross, Michael Magri, il corpo del ventisettenne deceduto in seguito a un tremendo impatto a Rho, nella periferia di Milano ieri sera, martedì 7 novembre. Il suo scooter T-Max si è spezzato in due su una Skoda Fabia. Michael è stato sbalzato per diversi metri in strada, procurandosi diverse fratture craniche. Inutili i soccorsi, giunti sul posto anche con un elicottero del 118. Illesa la donna di 67 anni che si trovava nella Skoda.
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Le dinamiche dell’incidente sono ancora da chiarire, mentre sul corpo di Magri è stata disposta l’autopsia. Numerosi i messaggi di cordoglio sulla pagina dei suoi fan su Facebook, dove sono numerose le foto che lo ritraggono sulle sue moto da cross, rigorosamente con la pettorina numero 974. Michael lascia un bimbo piccolo.
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Sinner sbatte la porta a Parigi. La polemica infuria https://www.business.it/sinner-sbatte-la-porta-a-parigi-la-polemica-infuria/ Thu, 02 Nov 2023 16:37:09 +0000 https://www.business.it/?p=130838 Jannik Sinner non giocherà l’ottavo di finale al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Il tennista italiano ha deciso di rinunciare all’incontro fissato nel tardo pomeriggio odierno per affrontare l’australiano Alex de Minaur. Una scelta condivisibile poiché il tennista ha terminato l’ultimo incontro alle 2.37 della scorsa notte. I tre set contro l’americano McDonald hanno stancato l’atleta che in conferenza stampa aveva… Leggi tutto »Sinner sbatte la porta a Parigi. La polemica infuria

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Jannik Sinner non giocherà l’ottavo di finale al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Il tennista italiano ha deciso di rinunciare all’incontro fissato nel tardo pomeriggio odierno per affrontare l’australiano Alex de Minaur. Una scelta condivisibile poiché il tennista ha terminato l’ultimo incontro alle 2.37 della scorsa notte. I tre set contro l’americano McDonald hanno stancato l’atleta che in conferenza stampa aveva fatto trapelare le intenzioni per l’incontro di oggi: “Vediamo come mi sentirò quando mi sveglio”.
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Ieri l’atleta è andato a letto alle 5

Tra conferenza stampa e massaggi, l’azzurro non è potuto andare a letto prima delle 5: secondo l’order of play, appena 12 ore prima di scendere nuovamente in campo contro De Minaur. Oggi, che avrebbe disputare un nuovo incontro non se l’è sentita e in conferenza stampa ha dichiarato:  “Sono dispiaciuto di annunciare che mi ritiro dalla partita di oggi a Bercy. Ho finito il match quando erano quasi le tre del mattino e sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare la prossima partita. Devo prendere la decisione giusta per la mia salute e per il mio corpo. Le settimane a venire con le Atp Finals in casa e la Coppa Davis saranno importantissime, ora mi concentro sulla preparazione di questi importanti eventi. Ci vediamo a Torino. Forza!”.

Tantissime le polemiche sugli orari degli incontri

Dopo la conferenza stampa si sono scatenate numerose polemiche sull’organizzazione e sul trattamento per il numero 4 del ranking: da Panatta a Bertolucci. Moltissime le polemiche riguardo gli orari improbabili dei match. Difatti, gli incontri sono stati programmati per le 22 e alcuni come quello tra Sinner e McDonald a mezzanotte. In tal proposito si è espresso Panatta. L’ex campione romano critica l’organizzazione del torneo senza mezzi termini. “Ha ragione Sinner – afferma Adriano Panatta – gli organizzatori del torneo devono cambiare perché non è la prima volta che succede. Sono orari che non esistono perché sbilancia il metabolismo. Le 2.30 non è un orario per giocare a tennis“.
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Corona ormai inarrestabile: fa il nome di altri tre giocatori https://www.business.it/corona-ormai-inarrestabile-fa-il-nome-di-altri-tre-giocatori/ Wed, 18 Oct 2023 13:17:53 +0000 https://www.business.it/?p=130373 L'ex re dei paparazzi continua a divulgare nomi di giocatori implicati nello scandalo del calcioscommesse

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Fabrizio Corona ospite a Le Belve

Fabrizio Corona è ormai nell’occhio del ciclone con lo scandalo calcioscommesse. Dopo aver dato in pasto all’opinione pubblica i nomi dei primi tre calciatori coinvolti nella vicenda (quelli di Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, ora ufficialmente indagati dalla Procura di Torino), l’ex re dei paparazzi si lascia andare a nuove dichiarazioni e tira in ballo altri tre giocatori italiani di Serie A. Lo fa nel momento in cui gli viene consegnato il “Tapiro d’oro” da parte dell’inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli. Corona mostra a Staffelli a sostegno della sua tesi, anche un video in cui si sentono i giocatori che parlano delle puntate mentre palleggiano.
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Nuova bomba a firma Corona

Dunque, dopo aver fatto scoppiare lo scandalo calcioscommesse facendo il nome di Fagioli, seguito poi da quelli di Zaniolo, Tonali e Zalewski (quest’ultimo ha negato tutto e non risulta indagato, ndr), Fabrizio Corona sembra inarrestabile. Intercettato da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia per la consegna del Tapiro d’oro per essere stato censurato da Nunzia De Girolamo durante la trasmissione ‘Avanti popolo’. L’ex paparazzo tira fuori dal sacco tre nuovi nominativi.

Il primo della lista è Stephan El Shaarawy della Roma, Federico Gatti della Juventus e Nicolò Casale della Lazio. A conferma delle sue nuove rivelazioni bomba sul calcioscommesseFabrizio Corona mostra a Staffelli un video in cui si sentono questi calciatori che discutono delle puntate mentre si allenano. Al momento però non ci sono conferme ufficiali sul loro coinvolgimento nell’inchiesta.

Nel frattempo Nicolò Fagioli ha deciso di parlare, ottenendo in cambio dalla Procura federale un sostanzioso sconto di pena, con una squalifica da scontare di soli sette mesi. Ed è stato anche Fagioli a tirare in mezzo in qualche modo il compagno di squadra in bianconero, Federico Gatti, rivelando agli inquirenti di avergli chiesto in prestito 40mila euro per pagare un debito di gioco. Soldi che per ora, sembrano non esser stati restituiti. A questo punto non sono esclusi nuovi colpi di scena e ulteriori rivelazioni di Fabrizio Corona.
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Calcio in lutto, morto il figlio di Naldo: aveva 4 anni https://www.business.it/calcio-in-lutto-morto-il-figlio-di-naldo-aveva-4-anni/ Mon, 16 Oct 2023 13:58:01 +0000 https://www.business.it/?p=130280 Il difensore oggi gioca in Turchia. Il piccolo se n’è andato un mese dopo un grave incidente stradale

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Terribile lutto nel mondo del calcio: si è spento a soli 4 anni il figlio di Naldo difensore dell’Antalyaspor, che ha giocato in Serie A qualche anno fa con Bologna e Udinese. Il bimbo è stato ricoverato in terapia intensiva per oltre un mese in seguito a un grave incidente stradale. È stato proprio il club turco a dare la brutta notizia.
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Il post su X

Il post pubblicato su X dalla società turca dell’Antalyaspor dove gioca il difensore brasiliano si apre così: “Non ti dimenticheremo, Davi! Abbiamo appreso con profonda tristezza la notizia della morte di Davi, il figlio del nostro calciatore Naldo Pereira, che il mese scorso ha avuto un incidente. Che Dio abbia pietà del piccolo Davi. Esprimiamo le nostre condoglianze al nostro calciatore Naldo e alla sua famiglia, in particolare ai suoi tifosi, ai parenti e alla comunità”.

L’incidente stradale

Il figlio del calciatore era ricoverato in terapia intensiva in ospedale da oltre un mese in seguito a un grave incidente stradale nel quale era rimasto coinvolto. Le sue condizioni, purtroppo, erano drasticamente peggiorante negli ultimi giorni.

La carriera del papà

Naldo ha anche giocato in Italia, in serie A: ha indossato le maglie del Bologna per sei mesi (dal gennaio al giugno 2013) e, durante la stagione successiva, quella dell’Udinese. Poi, nel corso della sua carriera, il difensore brasiliano ha giocato in società come Getafe, Sporting Lisbona, Krasnodar, Espanyol e Antalyaspor. Nella squadra turca aveva fatto recentemente il suo ritorno dopo una breve esperienza in Arabia Saudita. Moltissimi i messaggi di cordoglio da tutto il mondo del calcio.
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Addio a Eddy Forner: il ciclista aveva solamente 48 anni https://www.business.it/addio-a-eddy-forner-il-ciclista-aveva-solamente-48-anni/ Tue, 10 Oct 2023 16:57:10 +0000 https://www.business.it/?p=130073 L'ex atleta, di 48 anni è stato trovato senza vita domenica sera nella sua abitazione di Quinto di Trevis

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Lutto nel ciclismo in provincia di Treviso per la tragica notizia della scomparsa di Eddy Forner, ex ciclista professionista. L’ex atleta aveva 48 anni ed era nato il 2 febbraio a Pederobba. Il suo corpo è stato trovato senza vita domenica sera nella sua abitazione di Quinto di Treviso.
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Probabilmente un infarto

A fare la triste scoperta del corpo senza vita del ciclista è stato un parente, allarmato dal fatto che non riusciva da diversi giorni a mettersi in contatto con Eddy. Un malore improvviso, forse un infarto ha ucciso il 48enne. Quando i medici del 118 sono intervenuti, coadiuvati dai Carabinieri, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Non riscontrando segni di violenza o altre tracce sul corpo, la Procura di Treviso ha subito affidato alla famiglia la salma dell’uomo.

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Il passato

Forner che aveva caratteristiche da passista – scalatore, nei dilettanti aveva corso con il Team Valcavasia, per poi passare “pro” nel 2001 indossando la maglia della De Nardi – Pasta Montegrappa. Nel 2003 aveva poi fatto ritorno tra i dilettanti con il team Termopiave Meccanica 2P Cassolato, per poi tornare tra i professionisti per due stagioni e mezza con la Differdange – C. Jans, affiliata in Lussemburgo, gareggiando ufficialmente sino al 30 agosto 2008.

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Appesa la bici al chiodo

Dopo aver interrotto la carriera agonistica Forner si era dedicato al trail running e, parallelamente a questo impiego gestiva una videoteca, una pizzeria e un bar a Castelluccio. Attualmente possedeva una ditta di prodotti per verniciatura e tinteggiatura. Nelle prossime ore sarà fissata la data delle esequie.

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Nicola Pietrangeli ricoverato in ospedale dopo un malore: le sue condizioni https://www.business.it/nicola-pietrangeli-ricoverato-ospedale-malore-sinner/ Fri, 06 Oct 2023 09:39:23 +0000 https://www.business.it/?p=129852 Nicola Pietrangeli torna suo malgrado protagonista delle cronache. Il tennista italiano che ha compiuto 90 anni lo scorso 11 settembre è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo un malore accusato nella giornata di giovedì 5 ottobre. Ora si teme per le sue condizioni di salute. Lo stesso Pietrangeli, poche ore prima di entrare in… Leggi tutto »Nicola Pietrangeli ricoverato in ospedale dopo un malore: le sue condizioni

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Nicola Pietrangeli torna suo malgrado protagonista delle cronache. Il tennista italiano che ha compiuto 90 anni lo scorso 11 settembre è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo un malore accusato nella giornata di giovedì 5 ottobre. Ora si teme per le sue condizioni di salute. Lo stesso Pietrangeli, poche ore prima di entrare in ospedale, si era distinto per una frecciata lanciata al giovane collega Jannik Sinner, diventato il numero 4 del mondo dopo l’ultima vittoria in Cina.
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Nicola Pietrangeli ricoverato ospedale

Nicola Pietrangeli ricoverato in ospedale

Secondo quanto si apprende, Nicola Pietrangeli si trovava nella sua abitazione quando ha iniziato ad avere dei giramenti di testa a causa della pressione troppo alta. Per lui si è reso necessario il ricovero in ospedale e l’ex campione ha trascorso la notte in osservazione al Gemelli. Potrebbe però essere dimesso già nella giornata di oggi. Bisogna ricordare che, ad oggi, Pietrangeli resta il miglior tennista italiano per ranking nella storia (Panatta e Sinner sono arrivati al numero 4, ndr).

“Sinner ha raggiunto Panatta, mica male. – così Nicola Pietrangeli ha commentato l’ultima vittoria di Jannik Sinner prima di essere ricoverato in ospedale – Ha fatto qualcosa di eccezionale e ha soli ventidue anni: quindi ha tutta la vita davanti. Ma per fare quello che ho fatto io forse ce ne vogliono due, di vite. Non sono geloso. Ho detto bravo, ma i numeri e i risultati sono nei libri, nero su bianco”.

“Comunque a me, ai miei tempi, mi hanno classificato numero 3 del mondo. – ha poi proseguito Nicola Pietrangeli – Quindi mi si lasci questa soddisfazione. Almeno questa. Anche perché, come dicevano i francesi, facciamole le cose, poi ne parliamo. Sinner è un ragazzo meraviglioso, educato. Io gli auguro davvero di realizzare tutto quello che noi del passato abbiamo fatto. Gli auguro auguro di vincere quello che ha vinto Panatta. Però, se guardo al futuro, vedo che davanti ha gente come Djokovic, Alcaraz e Medvedev. Al di là dei punti, delle classifiche e del maledetto computer mi sa che il cammino è lungo. Io vorrei tanto che venissero ricordate tutte le finali Slam che ho disputato. Bisogna arrivarci”.
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Emanuele Filiberto lascia l’Aversa e insulta gli ultras: “Non sanno nemmeno parlare l’italiano” https://www.business.it/emanuele-filiberto-insulta-ultras-real-aversa/ Mon, 02 Oct 2023 11:43:56 +0000 https://www.business.it/?p=129353 Sono trascorsi soltanto pochi mesi da quando Emanuele Filiberto di Savoia aveva deciso di rilevare le quote della squadra di calcio della Real Aversa per diventarne il presidente. Ora il ‘principe’ di Casa Savoia torna precipitosamente sui suoi passi. I tifosi infatti non lo avevano accolto troppo bene dedicandogli degli striscioni filo borbonici. Poi, con… Leggi tutto »Emanuele Filiberto lascia l’Aversa e insulta gli ultras: “Non sanno nemmeno parlare l’italiano”

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Sono trascorsi soltanto pochi mesi da quando Emanuele Filiberto di Savoia aveva deciso di rilevare le quote della squadra di calcio della Real Aversa per diventarne il presidente. Ora il ‘principe’ di Casa Savoia torna precipitosamente sui suoi passi. I tifosi infatti non lo avevano accolto troppo bene dedicandogli degli striscioni filo borbonici. Poi, con il passare del tempo, i rapporti con gli ultras aversani sono peggiorati ulteriormente, fino alla rottura definitiva arrivata poche ore fa.
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Emanuele Filiberto ultras Aversa

Emanuele Filiberto infuriato con gli ultras dell’Aversa

È lo stesso Emanuele Filiberto ad illustrare le motivazioni che lo hanno spinto a mollare la presidenza e la proprietà della Real Aversa. Dopo la sconfitta nell’ultima partita contro la Puteolana, lui e i suoi familiari sono stati presi di mira dagli ultras con pesanti insulti. E allora lui non ha retto più ed è sbottato.

“Oggi termina il nostro progetto calcistico ad Aversa, non avendo alcuna intenzione di avere a che fare con quei dieci pseudo ultras che oggi hanno dato sfogo a tutta la loro frustrazione, senza tener conto di non essere neanche in grado di formulare in italiano una frase di senso compiuto”. Questo il messaggio durissimo dedicato da Emanuele Filiberto alla frangia più dura del tifo aversano.

“Quanto accaduto allo stadio Papa durante la sfida Aversa-Puteolana è qualcosa di inaudito, soprattutto alla luce dei sacrifici sostenuti l’anno scorso e che continuiamo a sostenere per mantenere il calcio ad Aversa. – si sfoga ancora Emanuele Filiberto contro gli ultras – Avevamo chiarito che stavamo rivedendo tutto e che dal 10 ottobre saremmo ripartiti, anche in previsione dell’apertura del mercato di dicembre. Contestare andando nel personale, con frasi volgari ed ingiuriose, è inaccettabile e vergognoso. Abbiamo deciso di consegnare il titolo di Eccellenza al sindaco che si impegnerà a trovare qualcuno che sia interessato a gestire la squadra, rilevandola gratuitamente. Nel frattempo garantiremo la gestione ordinaria fino al 30 novembre. Decorsa tale data, nel caso non si fosse palesato nessuno, ritireremo la squadra dal campionato. In ogni caso, fino a quella data giocheremo a porte chiuse”.
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Aurelio De Laurentiis indagato per falso in bilancio https://www.business.it/aurelio-de-laurentiis-indagato-per-falso-in-bilancio/ Tue, 26 Sep 2023 14:49:03 +0000 https://www.business.it/?p=128910 De Laurentiis indagato per falso in bilancio. La procura di Roma tiene d’occhio Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli calcio, con l’accusa di falso in bilancio per l’acquisto del cartellino del giocatore Victor Osimhen. L’indagine riguarda presunte plusvalenze fittizie nel passaggio del giocatore dalla sua precedente squadra francese, il Lille, a quella partenopea, nel 2020.… Leggi tutto »Aurelio De Laurentiis indagato per falso in bilancio

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De Laurentiis indagato per falso in bilancio. La procura di Roma tiene d’occhio Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli calcio, con l’accusa di falso in bilancio per l’acquisto del cartellino del giocatore Victor Osimhen. L’indagine riguarda presunte plusvalenze fittizie nel passaggio del giocatore dalla sua precedente squadra francese, il Lille, a quella partenopea, nel 2020. La notizia segue l’avvio dell’indagine del giugno 2022, quando i magistrati napoletani e la Guardia di Finanza avevano sequestrato sequestrato i documenti sull’acquisto del calciatore dopo perquisizioni a Castel Volturno, Roma e Francia.
>>>>> Maxirissa a Venezia, cos’è successo

De Laurentiis con Osimhen

Aurelio De Laurentiis indagato per falso in bilancio

>>>>> Migranti, il decreto della vergogna

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis indagato per falso in bilancio. Il calciatore nigeriano è stato acquistato dal Napoli nel 2020. Il costo delle sue prestazione è stato di 71 milioni di euro, 50 dei quali pagati subito alla società di provenienza, il Lille. I restanti 21 milioni di plusvalenza sono sospetti. La Guardia di Finanza indaga da oltre un anno. Gli investigatori indagano sui 21 milioni e 250 mila euro di contropartita tecnica valutati per quattro giocatori Il portiere Orestis Karnezis e i giovani calciatori, allora nella squadra Primavera, Claudio Manzi, Luigi Liguori e Ciro Palmieri. Escluso il portiere, gli altri tre non hanno mai giocato nella squadra francese. Da qui i sospetti sulla plusvalenza.
>>>> Come sta Sophia Loren

Sono sotto la lente degli investigatori anche le carte relative all’acquisto del nigeriano anche in Francia, dove procede l’altro filone dell’inchiesta internazionale.
>>>>Marta Fascina vedova inconsolabile

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Addio alla leggenda immortale dello sport https://www.business.it/addio-alla-leggenda-immortale-dello-sport/ Mon, 25 Sep 2023 15:46:26 +0000 https://www.business.it/?p=128819 Boxe, morto Luigi Minichillo. L’ex pugile italiano è deceduto all’età di 68 anni. Minchillo ha lasciato un segno indelebile nella boxe italiana e mondiale, grazie alla sua medaglia d’oro alle Olimpiadi di Montreal nel 1976. Nel corso della sua carriera, ha raggiunto l’apice diventando campione d’Italia nel 1979 e campione d’Europa nel 1981. Era noto… Leggi tutto »Addio alla leggenda immortale dello sport

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Luigi Minichillo contro Ray “Sugar” Robinson

Boxe, morto Luigi Minichillo. L’ex pugile italiano è deceduto all’età di 68 anni. Minchillo ha lasciato un segno indelebile nella boxe italiana e mondiale, grazie alla sua medaglia d’oro alle Olimpiadi di Montreal nel 1976. Nel corso della sua carriera, ha raggiunto l’apice diventando campione d’Italia nel 1979 e campione d’Europa nel 1981. Era noto con l’appellativo “il guerriero del ring” e ha affrontato tutti i più grandi pugili della sua epoca nella sua categoria, tra cui Ray Sugar Leonard, Roberto Duran, Thomas Hearns, Maurice Hope e Mike McCallum. Nei suoi match, solo Ray Sugar Leonard riuscì a batterlo con un K.O.
>>>>> Sfida tra aerei russi e italiani sul Baltico

Il Presidente FPI, Flavio D’Ambrosi, a nome dell’intero movimento pugilistico nazionale, esprime profondo cordoglio per la perdita del grande Gigi e offre il suo sostegno alla sua famiglia. Al termine della sua carriera, nel 1988, Minichillo ha avviato con successo la carriera da allenatore nella sua omonima palestra di Pesaro, attività che ha condotto fino a poco prima di spegnersi.

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Sport in lutto, davvero troppo presto. Dolore infinito https://www.business.it/sport-in-lutto-davvero-troppo-presto-dolore-infinito/ Sun, 24 Sep 2023 16:14:13 +0000 https://www.business.it/?p=128709 È un momento di profonda tristezza per il mondo del calcio inglese. Laura, moglie di Josh Vickers, portiere del Derby County, è deceduta a causa di un tumore, soli tre mesi dopo il loro matrimonio. Il 27enne Vickers, che aveva iniziato la sua carriera nell’Arsenal, ha espresso il suo dolore con una toccante lettera pubblicata… Leggi tutto »Sport in lutto, davvero troppo presto. Dolore infinito

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Josh Vickers Moglie morta

È un momento di profonda tristezza per il mondo del calcio inglese. Laura, moglie di Josh Vickers, portiere del Derby County, è deceduta a causa di un tumore, soli tre mesi dopo il loro matrimonio.

Il 27enne Vickers, che aveva iniziato la sua carriera nell’Arsenal, ha espresso il suo dolore con una toccante lettera pubblicata su Instagram, accompagnata da una foto del loro matrimonio avvenuto a giugno.

La lettera, un’esplosione di emozioni e dolore, inizia: “L’ho scritto e non scritto così tante volte e ancora non riesco a trovare le parole giuste da dire e non so se lo farò mai”. Vickers parla poi della sua amata moglie, della forza e del coraggio mostrato nonostante la malattia, e della sua battaglia contro il cancro.

“Laura è la persona più forte, coraggiosa e amorevole che abbia mai incontrato. Abbiamo pianto, riso e ballato durante alcuni momenti difficili”, scrive Vickers.

Il portiere ha inoltre espresso gratitudine verso chi li ha sostenuti in questi difficili momenti: “Grazie a tutti coloro che hanno supportato me ed entrambe le famiglie in questo momento incredibilmente difficile. Sono davvero fortunato ad avere una famiglia e degli amici straordinari! Ti amo sempre e per sempre”.

La commozione e il sostegno della comunità calcistica e dei fan sono stati immediati, con molti che hanno inviato messaggi di condoglianze e solidarietà attraverso i social media. Questa tragica notizia ci ricorda quanto la vita possa essere fragile e quanto sia importante abbracciare ogni momento.

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Sport italiano in lutto, ha vinto tutto con quella maglia https://www.business.it/sport-italiano-in-lutto-ha-vinto-tutto-con-quella-maglia/ Fri, 22 Sep 2023 16:17:12 +0000 https://www.business.it/?p=128505 È venuto a mancare Giovanni Lodetti, ex centrocampista del Milan e della Nazionale italiana di calcio. Nato a Caselle Lurani, in provincia di Lodi, il 10 agosto 1942, Lodetti è stato una figura emblematica nel mondo del calcio italiano, celebrato per le sue vittorie sia in maglia rossonera sia in maglia azzurra. Una carriera ricca… Leggi tutto »Sport italiano in lutto, ha vinto tutto con quella maglia

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Giovanni Lodetti Milan morto

È venuto a mancare Giovanni Lodetti, ex centrocampista del Milan e della Nazionale italiana di calcio. Nato a Caselle Lurani, in provincia di Lodi, il 10 agosto 1942, Lodetti è stato una figura emblematica nel mondo del calcio italiano, celebrato per le sue vittorie sia in maglia rossonera sia in maglia azzurra.

Una carriera ricca di successi

Lodetti ha rappresentato un’epoca d’oro del Milan, formando una coppia vincente con Gianni Rivera negli anni Sessanta. Durante il suo decennio rossonero, dal 1961 al 1970, ha conquistato due Scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe, una Coppa Intercontinentale e una Coppa Italia. Numeri che parlano di un atleta d’eccezione e di un professionista capace di iscriversi nella storia del calcio italiano.

Il 1968 rappresenta uno degli anni più indimenticabili della sua carriera, anno in cui, sotto la guida di Ferruccio Valcareggi, ha contribuito alla vittoria dell’Europeo con la Nazionale italiana.

Dopo l’esperienza milanese, Lodetti ha continuato la sua carriera calcistica nelle fila della Sampdoria, del Foggia e del Novara, chiudendo la sua avventura come calciatore nel 1978.

Dalla maglia al microfono

Non solo un grande in campo, ma anche un volto e una voce riconosciuti fuori. Dopo il ritiro dal calcio giocato, infatti, Giovanni Lodetti ha intrapreso la carriera di commentatore televisivo, continuando a restare nel cuore dei tifosi e degli appassionati di calcio. Il suo passaggio nel mondo del pallone lascia un vuoto incolmabile. Alla sua famiglia vanno le condoglianze di tutto il mondo del calcio e degli sportivi italiani.

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Lutto nel mondo del calcio, il giovane giocatore muore a soli 22 anni https://www.business.it/manuel-puglisi-morto-calciatore-catania/ Wed, 20 Sep 2023 16:03:54 +0000 https://www.business.it/?p=128395 Il mondo del calcio italiano è nuovamente in lutto. È morto infatti nelle prime ore del mattino di mercoledì 20 settembre Manuel Puglisi. Il ragazzo aveva soltanto 22 anni ed era siciliano, originario di Catania. Ed è proprio nel quartiere San Cristofaro della città etnea che il giovane calciatore avrebbe perso improvvisamente il controllo della… Leggi tutto »Lutto nel mondo del calcio, il giovane giocatore muore a soli 22 anni

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Il mondo del calcio italiano è nuovamente in lutto. È morto infatti nelle prime ore del mattino di mercoledì 20 settembre Manuel Puglisi. Il ragazzo aveva soltanto 22 anni ed era siciliano, originario di Catania. Ed è proprio nel quartiere San Cristofaro della città etnea che il giovane calciatore avrebbe perso improvvisamente il controllo della moto di grossa cilindrata che stava guidando. Anche se non è ancora chiara la dinamica di questo pauroso incidente stradale. I messaggi di cordoglio delle società dove aveva militato.
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Manuel Puglisi morto calciatore

Come è morto il calciatore Manuel Puglisi

Quando, poco prima delle 4 del mattino di mercoledì, è arrivata una chiamata di emergenza al 112, i soccorritori si sono subito precipitati sul luogo dove è avvenuto l’incidente stradale che ha coinvolto Manuel Puglisi. Purtroppo per il calciatore non c’è stato nulla da fare ed è morto poco dopo. Nel corso della sua breve carriera nel mondo del calcio, Manuel aveva indossato le maglie di Catania, Paternò e Biancavilla.

Ed è proprio la società catanese a voler ricordare il ragazzo con un toccante post pubblicato sui social. “Il mondo dello sport siciliano piange oggi la scomparsa di Manuel Puglisi, giovane calciatore cresciuto in maglia rossazzurra. Catania Football Club esprime sincero cordoglio e abbraccia idealmente la famiglia Puglisi”. Così la società etnea esprime la sua vicinanza alla famiglia della promessa del calcio locale appena morto.

Nel Catania Manuel Puglisi aveva trascorso buona parte della sua carriera, partendo dal settore giovanile. Ma ora che il calciatore è morto anche il Paternò ha voluto porgergli l’estremo saluto: “Il Paternò Calcio, incredulo, esprime sincero cordoglio alla famiglia Puglisi. Ciao Manu, un abbraccio vero da parte di tutti noi”. Ora le indagini dovranno stabilire perché è morto. Ma niente potrà ormai riportarlo indietro.
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Motociclismo italiano in lutto: Filippo Momesso trovato morto in casa, mistero sulle cause del decesso https://www.business.it/motociclismo-morto-in-casa-filippo-momesso-malore-improvviso/ Mon, 18 Sep 2023 09:40:10 +0000 https://www.business.it/?p=128075 Il motociclismo italiano è sconvolto e in lutto. È infatti stato ritrovato morto nella sua casa di Trento Filippo Momesso, noto pilota del Campionato italiano motociclismo di velocità. Il ragazzo aveva appena 24 anni e apparentemente era in ottime condizioni di salute. È dunque mistero fitto sulle cause del suo decesso. Al momento sembra che… Leggi tutto »Motociclismo italiano in lutto: Filippo Momesso trovato morto in casa, mistero sulle cause del decesso

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Il motociclismo italiano è sconvolto e in lutto. È infatti stato ritrovato morto nella sua casa di Trento Filippo Momesso, noto pilota del Campionato italiano motociclismo di velocità. Il ragazzo aveva appena 24 anni e apparentemente era in ottime condizioni di salute. È dunque mistero fitto sulle cause del suo decesso. Al momento sembra che sia stato colpito da un malore improvviso. Ma i medici del 118 accorsi sul posto chiamati dai genitori non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
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motociclismo morto Filippo Momesso

Motociclismo: morto Filippo Momesso

Andrea Barattin, presidente della Consulta dello sport di Oderzo, paese natale del ragazzo, ricorda così il campione di motociclismo appena morto: “Siamo veramente addolorati. È una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Filippo Momesso era un grande campione, un giovane che ha fatto conoscere il nome di Oderzo sui circuiti italiani più noti. In questo momento di profondo dolore ci stringiamo alla sua famiglia”.

“Sono veramente addolorato. – queste invece le parole di Andrea Klein, coach e preparatore atletico di Filippo Momesso – Conoscevo Filippo da quando aveva cinque anni. L’ho seguito lungo tutta la sua carriera sportiva, ero il suo preparatore atletico. Dal punto di vista sportivo le sue performance erano eccellenti. Nel contempo aveva intrapreso un percorso di studi di tutto rispetto, laureandosi in ingegneria informatica con risultati eccezionali. Un atleta modello, seguito con assiduità dalla famiglia, con il papà sempre presente sui circuiti. Aveva un carattere gentile, accomodante, discreto, l’autentico stile del campione. Filippo era il figlio ideale, quel ragazzo che tutti vorrebbero avere, era impossibile non volergli bene”.

Ma a ricordare il campione del motociclismo italiano morto improvvisamente ci sono tantissimi messaggi sui social. “Ci eravamo visti un mese fa, mi avevi raccontato dell’università, dei nuovi progetti, del probabile ritorno all’Aprilia. – scrive un amico di Filippo Momesso – La voglia di tornare a vincere, il ritorno sul podio al Mugello due settimane fa, l’abbraccio con il papà ai margini del parco chiuso, che mi ha fatto emozionare. Ieri i messaggi le telefonate, amici comuni che cercavano notizie, io faccio fatica a crederci ancora ora, 24 ore dopo, non voglio crederci. Buon viaggio Filippo”.
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Sport italiano in lutto, il giovane campione ci ha lasciato https://www.business.it/sport-italiano-in-lutto-il-giovane-campione-ci-ha-lasciato/ Sun, 17 Sep 2023 12:06:11 +0000 https://www.business.it/?p=128012 Michele Basso, difensore di spicco dell’Asiago Hockey e orgoglio della Nazionale, ci ha lasciati prematuramente a soli 26 anni, dopo una lotta tenace contro una grave malattia. Oltre ad essere un talento sul ghiaccio, Michele era un caro figlio, un devoto fratello, un amorevole fidanzato e un amico leale. Lascia dietro di sé un dolore… Leggi tutto »Sport italiano in lutto, il giovane campione ci ha lasciato

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Michele Basso hockey morto

Michele Basso, difensore di spicco dell’Asiago Hockey e orgoglio della Nazionale, ci ha lasciati prematuramente a soli 26 anni, dopo una lotta tenace contro una grave malattia. Oltre ad essere un talento sul ghiaccio, Michele era un caro figlio, un devoto fratello, un amorevole fidanzato e un amico leale. Lascia dietro di sé un dolore incolmabile per mamma Elena, papà Riccardo, fratello Nicola e la fidanzata Valentina.

Piercarlo Mantovani, presidente dell’Asiago Hockey, esprime il cordoglio di tutta la comunità sportiva al giornale di Vicenza: «Abbiamo perso un pezzo della grande famiglia dell’Asiago Hockey. La comunità altopianese ha perso un ragazzo eccezionale». Mantovani sottolinea l’umanità e le qualità di Michele: «Era un bravo ragazzo, sportivo, studioso, rispettoso, gentile. La famiglia dell’hockey è rimasta accanto a Michele sempre, sperando di riabbracciarlo dopo la malattia».

Il vicesindaco Franco Sella ha condiviso il dolore della città: «Ci lascia tutti con un profondo dolore. Sapevamo della sua battaglia in salita, e con il sostegno dei suoi cari, sembrava che avesse sconfitto il male. Poi l’improvviso peggioramento».

Un giovane che ha lottato con tenacia sia in campo che nella vita, Michele Basso sarà ricordato per la sua dedizione, passione e spirito combattivo. La sua scomparsa lascia un vuoto che sarà difficile colmare. La comunità e il mondo dell’hockey piangono la perdita di un vero campione, dentro e fuori dal campo.

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Brandon Hunter: scompare a 42 anni l’ex stella della NBA https://www.business.it/brandon-hunter-scompare-a-42-anni-lex-stella-della-nba/ Wed, 13 Sep 2023 16:35:03 +0000 https://www.business.it/?p=127666 Il mondo del basket è in lutto per la morte improvvisa di Brandon Hunter, ex giocatore NBA, scomparso a soli 42 anni. Le circostanze che hanno portato al tragico epilogo sono ancora avvolte nel mistero, ma secondo le prime ricostruzioni, l’ex cestista avrebbe perso la vita in seguito a un malore dopo una lezione di… Leggi tutto »Brandon Hunter: scompare a 42 anni l’ex stella della NBA

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Il mondo del basket è in lutto per la morte improvvisa di Brandon Hunter, ex giocatore NBA, scomparso a soli 42 anni. Le circostanze che hanno portato al tragico epilogo sono ancora avvolte nel mistero, ma secondo le prime ricostruzioni, l’ex cestista avrebbe perso la vita in seguito a un malore dopo una lezione di yoga.

Hunter è un nome noto nell’ambiente cestistico: ha iniziato il suo percorso alla Ohio University, dove ha giocato per quattro stagioni prima di fare il salto in NBA nel 2003. Lì ha indossato le maglie dei Boston Celtics e, nella stagione successiva, degli Orlando Magic. La sua carriera non si è fermata ai confini americani: Brandon ha infatti calcato parquet internazionali giocando in Grecia, Italia – con esperienze a Napoli, Livorno, Biella e Montegranaro tra il 2006 e il 2009 –, Porto Rico e Turchia.

Una volta appese le scarpe al chiodo, Hunter ha deciso di tornare nella sua amata Cincinnati. Qui ha fondato una società di gestione immobiliare e sportiva, confermando la sua passione per lo sport e il suo acume per gli affari.

La notizia della sua scomparsa è stata resa pubblica da Jeff Boals, capo allenatore di basket dell’Ohio University, con un toccante messaggio sui social: “È un giorno triste”, ha scritto, “Brandon se n’è andato troppo presto”.

Il dolore è tangibile in tutto il mondo del basket e molti si uniscono al cordoglio per la perdita di un grande atleta e uomo. Il ricordo di Brandon Hunter rimarrà indelebile nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e ammirarlo in campo.

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In fin di vita, mondo dello sport in apprensione https://www.business.it/in-fin-di-vita-mondo-dello-sport-in-apprensione/ Tue, 12 Sep 2023 15:08:29 +0000 https://www.business.it/?p=127551 Nathan Van Hooydonck, il 27enne ciclista belga della Jumbo-Visma noto per aver sostenuto Jonas Vingegaard nei suoi trionfi al Tour de France, è in gravi condizioni dopo un tragico incidente stradale avvenuto nei pressi di Anversa. Secondo le prime informazioni, Van Hooydonck avrebbe avuto un arresto cardiaco mentre era alla guida, causando un incidente che… Leggi tutto »In fin di vita, mondo dello sport in apprensione

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Nathan Van Hooydonck Ciclista infarto

Nathan Van Hooydonck, il 27enne ciclista belga della Jumbo-Visma noto per aver sostenuto Jonas Vingegaard nei suoi trionfi al Tour de France, è in gravi condizioni dopo un tragico incidente stradale avvenuto nei pressi di Anversa. Secondo le prime informazioni, Van Hooydonck avrebbe avuto un arresto cardiaco mentre era alla guida, causando un incidente che ha coinvolto altre cinque vetture.

L’incidente è accaduto alle 8:30 a Kalmthout, quando la macchina di Van Hooydonck, che stava portando sua moglie incinta in ospedale per controlli, si è fermata a un semaforo. Improvvisamente, si è accasciato sul volante, premendo l’acceleratore e attraversando l’incrocio, causando un impatto con altre auto. Tre persone, tra cui un bambino, sono state soccorse ma, per fortuna, non hanno riportato gravi ferite.

Un testimone dell’incidente ha raccontato: “Mi sono avvicinato immediatamente alla Range Rover nera. Vedendo una donna incinta, ho cercato di rassicurarla. Due assistenti sociali della polizia sono prontamente intervenuti per aiutare la donna. Poi sono tornato a controllare le condizioni dell’uomo. Ho avuto l’impressione che avesse avuto un attacco epilettico o qualcosa del genere. Abbiamo cercato di rianimarlo fino all’arrivo dei soccorsi.”

Questo incidente riaccende il dibattito sulla salute dei ciclisti e sui crescenti problemi cardiaci nel mondo del ciclismo. Dal 2022, c’è stata una preoccupante crescita del numero di ciclisti affetti da arresti cardiaci, come nel caso di Colbrelli al Catalunya, o costretti a ritirarsi, come Haussler, Vanmarcke e Polanc. Nonostante queste circostanze, la squadra Jumbo-Visma di Van Hooydonck sta vivendo un periodo di grande successo nella Vuelta e si avvicina a un record storico nelle grandi corse a tappe.

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Paul Pogba è risultato positivo al doping https://www.business.it/paul-pogba-e-risultato-positivo-al-doping/ Mon, 11 Sep 2023 15:19:43 +0000 https://www.business.it/?p=127458 Paul Pogba, stella della Juventus, è risultato positivo al doping. Sono state trovate tracce di testosterone nei test effettuati dopo la partita tra Udinese e Juventus del 20 agosto. Sorprendentemente, Pogba non aveva nemmeno calcato il campo in quella gara. La notizia, che ha avuto origine da ambienti calcistici affidabili, si è diffusa rapidamente nella… Leggi tutto »Paul Pogba è risultato positivo al doping

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Paul Pogba Positivo doping

Paul Pogba, stella della Juventus, è risultato positivo al doping. Sono state trovate tracce di testosterone nei test effettuati dopo la partita tra Udinese e Juventus del 20 agosto. Sorprendentemente, Pogba non aveva nemmeno calcato il campo in quella gara.

La notizia, che ha avuto origine da ambienti calcistici affidabili, si è diffusa rapidamente nella mattinata di oggi, lunedì 11 settembre, generando un rincorrersi di voci e sussurri nei corridoi e nelle sale stampa di tutta Italia.

Per ora, né la Juventus né la FIGC hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma è prevedibile che nelle prossime ore seguiranno aggiornamenti e chiarimenti.

I fan e gli addetti ai lavori sono in attesa di ulteriori dettagli sulla vicenda, domandandosi come ciò possa influenzare la carriera dell’acclamato centrocampista. Le speculazioni riguardano anche eventuali sospensioni e le ripercussioni sulla squadra bianconera in vista delle prossime gare.

La comunità calcistica è certamente scossa da una notizia del genere, soprattutto considerando l’alta stima e la popolarità di cui gode Pogba a livello internazionale. Resta da vedere come si svilupperà la situazione nelle prossime settimane e quali saranno le eventuali conseguenze per il giocatore e per la sua squadra.

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La Juventus è in vendita: l’indiscrezione bomba smentita dalla famiglia Agnelli https://www.business.it/juventus-in-vendita-smentita-agnelli-exor/ Mon, 11 Sep 2023 08:11:14 +0000 https://www.business.it/?p=127388 Ennesimo terremoto in casa Juventus. Anche se la famiglia Agnelli attraverso la Exor, la cassaforte di famiglia, si affretta a smentire le indiscrezioni circolate nelle ultime ore. Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giornale, infatti, il club bianconero starebbe per essere messo in vendita. Una notizia che, se confermata, avrebbe del clamoroso.Leggi anche: Calcio, oggi… Leggi tutto »La Juventus è in vendita: l’indiscrezione bomba smentita dalla famiglia Agnelli

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Ennesimo terremoto in casa Juventus. Anche se la famiglia Agnelli attraverso la Exor, la cassaforte di famiglia, si affretta a smentire le indiscrezioni circolate nelle ultime ore. Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giornale, infatti, il club bianconero starebbe per essere messo in vendita. Una notizia che, se confermata, avrebbe del clamoroso.
Leggi anche: Calcio, oggi l’esordio di Fem, nuovo sponsor della Juventus Women

Juventus in vendita Agnelli

Juventus in vendita: il retroscena smentito dagli Agnelli

Proprio quest’anno, nel 2023, la famiglia Agnelli celebra i 100 anni alla guida della Juventus. Il 24 luglio 1923 Edoardo Agnelli, figlio di Giovanni fondatore della Fiat e papà dell’Avvocato, divenne presidente. Ma, secondo Il Giornale, proprio ora gli Agnelli avrebbero deciso di mettere in vendita il club bianconero.

“Oggi la Juventus è in manifesta crisi. – si legge sul quotidiano – Al centro di vicende giudiziarie, con l’ex presidente traferitosi in Olanda e il club sull’orlo del collasso, un bilancio devastato, tra perdite e debiti, con la prospettiva, sollecitata dalla stessa famiglia, dopo un’opera di bonifica contabile, di essere messa sul mercato, destinata a nuovi investitori e nuova proprietà. La fine di un’epoca, l’inizio di un’altra, lontano da Torino”. Insomma, secondo Il Giornale la gloriosa società torinese sarebbe in vendita a causa delle ingenti perdite registrate negli ultimi anni.

Secondo Il Giornale, inoltre, quello del club bianconero sarebbe “un asset da riequilibrare, ripulire e mettere sul mercato”. Intanto, proprio attraverso la Exor, la famiglia Agnelli si precipita a smentire questo retroscena. “Le ipotesi ventilate da un quotidiano sulla cessione della Juventus sono destituite di ogni fondamento”, rispedisce la palla al mittente un portavoce della holding che controlla la Juventus. Exor detiene il 63,8% delle azioni della Juventus, che ha un valore di circa 800 milioni in Borsa.
Leggi anche: Juve fuori dall’Europa

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Lutto nel mondo del calcio: Violeta Mitul muore in un tragico incidente https://www.business.it/lutto-nel-mondo-del-calcio-violeta-mitul-muore-in-un-tragico-incidente/ Fri, 08 Sep 2023 18:22:11 +0000 https://www.business.it/?p=127282 La comunità calcistica è in lutto: Violeta Mitul, talentuosa calciatrice moldava di soli 26 anni, è morta a seguito di un tragico incidente durante un’escursione in montagna. L’informazione è stata confermata in un comunicato rilasciato dalla Federcalcio moldava. “Con profonda tristezza e dolore nell’animo, la Federazione calcistica moldava esprime sincere condoglianze e profondo rammarico per… Leggi tutto »Lutto nel mondo del calcio: Violeta Mitul muore in un tragico incidente

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 Violeta Mitul calciatrice morta

La comunità calcistica è in lutto: Violeta Mitul, talentuosa calciatrice moldava di soli 26 anni, è morta a seguito di un tragico incidente durante un’escursione in montagna. L’informazione è stata confermata in un comunicato rilasciato dalla Federcalcio moldava.

“Con profonda tristezza e dolore nell’animo, la Federazione calcistica moldava esprime sincere condoglianze e profondo rammarico per la scomparsa di Violeta Mitul, una delle figure di spicco della nazionale di calcio femminile”, si legge nel comunicato. La Mitul si trovava in montagna con le compagne del suo club al momento dell’incidente.

La Uefa, l’ente di governo del calcio europeo, ha espresso il proprio dolore tramite un post: “Il calcio europeo piange la morte della giocatrice della nazionale moldava Violeta Mitul. Riposa in pace, Violeta”.

Chi era Violeta Mitul

Violeta Mitul, nata a Tiraspol il 4 aprile 1997, era un pilastro fondamentale per la nazionale moldava, con oltre 40 presenze con la maglia della squadra maggiore. Al livello di club, dopo una proficua stagione 2021/22 con l’Apulia Trani in Italia – durante la quale ha contribuito alla promozione della squadra in Serie B – Mitul aveva in seguito trasferito i suoi talenti all’Einherji in Islanda.

La sua prematura scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo del calcio, non solo per il suo talento sul campo ma anche per l’impatto che ha avuto sulle vite delle persone con cui ha condiviso spogliatoio e campo. I pensieri e le preghiere di tutti sono ora rivolti alla sua famiglia e agli amici in questo momento tragico.

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È morto Alberto Ginulfi, l’ex portiere della Roma che parò un rigore a Pelé https://www.business.it/e-morto-alberto-ginulfi-lex-portiere-della-roma-che-paro-un-rigore-a-pele/ Wed, 06 Sep 2023 15:31:53 +0000 https://www.business.it/?p=127098 È scomparso a 81 anni Alberto Ginulfi, ex portiere della Roma, noto per essere uno dei pochi al mondo ad aver fermato un rigore calciato dal leggendario Pelé. La notizia è stata confermata dalla famiglia.Leggi anche: Morto il rapper Flaminio Maphia: le reazioni del mondo dell’hip hopLeggi anche: Lutto nel mondo del calcio, il giovane… Leggi tutto »È morto Alberto Ginulfi, l’ex portiere della Roma che parò un rigore a Pelé

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Alberto Ginulfi morto parata Pelé rigore

È scomparso a 81 anni Alberto Ginulfi, ex portiere della Roma, noto per essere uno dei pochi al mondo ad aver fermato un rigore calciato dal leggendario Pelé. La notizia è stata confermata dalla famiglia.
Leggi anche: Morto il rapper Flaminio Maphia: le reazioni del mondo dell’hip hop
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Nato a Roma, Ginulfi ha difeso i pali giallorossi dal 1962 al 1975, diventando un punto fermo dell’undici capitolino. Dopo la sua esperienza con la Roma, il portiere ha proseguito la sua carriera con squadre come Verona, Fiorentina e Cremonese.
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Tuttavia, il momento più memorabile della sua carriera si svolse il 3 marzo 1972, durante un’amichevole tra la Roma e il Santos allo Stadio Olimpico. Quella sera, Ginulfi compì l’impresa di parare un rigore a Pelé, l’icona brasiliana del calcio. Fu un evento storico, facendo di lui l’unico portiere italiano ad aver realizzato tale prodezza.

In una foto d’epoca, è possibile vedere Ginulfi accanto a Pelé, immortalando quell’istante indimenticabile.

Dopo la partita, l’attaccante brasiliano fu tra i primi a riconoscere l’eccezionalità del gesto, tanto da congratularsi personalmente con Ginulfi. “Mi lasciò la maglia e a fine partita mi invitò all’ambasciata brasiliana di piazza Navona, per il giorno dopo”, aveva raccontato Ginulfi in passato. Era particolarmente fiero di quella maglia di Pelé: “Maniche lunghe, scudetto ricamato e numeri cuciti a mano. La conservo gelosamente, accanto a quella di Maradona. Molti me l’hanno chiesta, ma per me è un tesoro inestimabile”.

Il mondo del calcio piange oggi la scomparsa di un grande campione che ha segnato una generazione con le sue parate, il suo carisma e il suo amore per il gioco.

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Mistero agli Us Open, il virus che mette fuori gioco i tennisti: “Mi sentivo uno zombie” https://www.business.it/us-open-virus-zombie-variante-pirola-covid/ Wed, 06 Sep 2023 12:23:17 +0000 https://www.business.it/?p=127065 Paura per un virus misterioso che sta circolando tra gli atleti rendendoli come degli “zombie”. È quanto sta accadendo agli Us Open, il famoso torneo di tennis in corso di svolgimento a New York, negli Stati Uniti. Gli atleti coinvolti sono diversi. Da Thiem a Swiatek, da Eubanks a Jabeur che ha confessato appunto di… Leggi tutto »Mistero agli Us Open, il virus che mette fuori gioco i tennisti: “Mi sentivo uno zombie”

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Paura per un virus misterioso che sta circolando tra gli atleti rendendoli come degli “zombie”. È quanto sta accadendo agli Us Open, il famoso torneo di tennis in corso di svolgimento a New York, negli Stati Uniti. Gli atleti coinvolti sono diversi. Da Thiem a Swiatek, da Eubanks a Jabeur che ha confessato appunto di ‘”essersi sentita uno zombie’”. Il dubbio è che la responsabile di quanto sta accadendo sia la variante Pirola del Covid che si sta diffondendo proprio in questi giorni.
Leggi anche: Covid e danni al cuore, lo studio shock: ecco cosa succede mesi dopo l’infezione

Us Open virus Pirola

Us Open, il mistero del virus: forse la variante Pirola del Covid

Il primo caso di un atleta colpito da questo strano virus agli Us Open è stato quello dell’austriaco Dominic Thiem, vincitore a Flushing Meadows nel 2020, che si è dovuto ritirare durante il match del secondo turno contro lo statunitense Ben Shelton. Durante le pause tra un game e l’altro Thiem si è piegato più volte sulla sua sedia a causa dei fortissimi dolori alla pancia che lo hanno poi costretto al ritiro. Ma si tratta veramente della variante Pirola del virus?

Oltre a Thiem, il finlandese Emil Ruusuvuori si era ritirato ancora prima di scendere in campo. Mentre l’americano Christopher Eubanks è stato costretto letteralmente a correre in bagno durante uno scambio di gioco con il francese Bonzi.

Anche nel tabellone femminile degli Us Open il virus si è diffuso creando non pochi disagi alle atlete. “Ho preso un sacco di medicine, ma mi sentivo come uno zombie”, ha dichiarato ad esempio la tunisina Ons Jabeur. “Non possiamo escludere il Covid. In grandi eventi come questi, certe cose sono più contagiose e si diffondono con maggiore facilità”, ha invece commentato la numero uno del mondo, Iga Swiatek, dopo la sconfitta contro la Ostapenko. Insomma, il sospetto è che il responsabile di questa misteriosa epidemia possa davvero essere la variante Pirola.
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È ufficiale, Paola Egonu fuori dalla nazionale https://www.business.it/e-ufficiale-paola-egonu-fuori-dalla-nazionale/ Mon, 04 Sep 2023 16:48:27 +0000 https://www.business.it/?p=126904 Paola Egonu, stella indiscussa del volley italiano, non sarà in campo con la squadra azzurra che dal 16 settembre si cimenterà nel torneo di qualificazione olimpica a Lodz, in Polonia. Una decisione che ha lasciato molti tifosi e appassionati senza parole. Le voci raccontano di un rapporto sempre più teso tra Egonu e l’allenatore Davide… Leggi tutto »È ufficiale, Paola Egonu fuori dalla nazionale

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Egonu fuori nazionale volley

Paola Egonu, stella indiscussa del volley italiano, non sarà in campo con la squadra azzurra che dal 16 settembre si cimenterà nel torneo di qualificazione olimpica a Lodz, in Polonia. Una decisione che ha lasciato molti tifosi e appassionati senza parole.

Le voci raccontano di un rapporto sempre più teso tra Egonu e l’allenatore Davide Mazzanti. Questa potrebbe essere l’ultima chiamata per Mazzanti alla guida dell’Italia e, apparentemente, ha scelto di puntare su volti nuovi, escludendo la nostra campionessa.

Il torneo vede otto squadre contendersi la qualificazione olimpica in un girone all’italiana di sola andata, con le prime due classificate che accedono direttamente ai Giochi. Stati Uniti e Polonia sono i rivali da battere per l’Italia. Tuttavia, in caso di un risultato non favorevole, l’Italia potrebbe ancora avere una chance di accedere alle Olimpiadi grazie al ranking. Ma, considerando le recenti performance, non è da escludere un cambio alla guida tecnica della squadra. Le parole del presidente della Fipav, Manfredi, dopo la sconfitta per 3-0 contro l’Olanda nella finale per il terzo posto, sembrano presagire questa possibilità.

I social, nel frattempo, non sono rimasti in silenzio. La notizia della mancata convocazione di Egonu ha scatenato un’ondata di reazioni. Anche Volleyball World, l’organismo che gestisce gli eventi di pallavolo a livello mondiale, ha commentato con un post emblematico: “Non ci sono parole. Basta il nome”, seguito dall’hashtag ‘Paola Egonu leggenda del volley’.

In un momento così critico per il volley italiano, la mancanza di una giocatrice del calibro di Egonu potrebbe pesare notevolmente. Ma resta da vedere come la squadra risponderà a questa sfida e se riuscirà a qualificarsi per le prossime Olimpiadi.

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Bebe Vio ancora in vetta al mondo https://www.business.it/bebe-vio-ancora-in-vetta-al-mondo/ Sat, 02 Sep 2023 16:12:56 +0000 https://www.business.it/?p=126729 L’Italia ha aperto in grande stile la Coppa del Mondo paralimpica a Busan, portando a casa quattro medaglie nella sola giornata di sabato. L’eccezionale Bebe Vio si è distinta ancora una volta, vincendo la gara di fioretto femminile B e continuando la sua striscia vincente nel circuito iridato. La sua serie di successi inizia da… Leggi tutto »Bebe Vio ancora in vetta al mondo

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Bebe Vio coppa mondo Vittoria

L’Italia ha aperto in grande stile la Coppa del Mondo paralimpica a Busan, portando a casa quattro medaglie nella sola giornata di sabato. L’eccezionale Bebe Vio si è distinta ancora una volta, vincendo la gara di fioretto femminile B e continuando la sua striscia vincente nel circuito iridato. La sua serie di successi inizia da Pisa, passa per Nimes e Varsavia, e si consolida con la vittoria post-infortunio a Busan.

Ma non è stata solo la Vio a brillare: Andreea Ionela Mogos e Edoardo Giordan hanno conquistato due argenti nelle categorie fioretto femminile A e sciabola maschile A, rispettivamente. A completare il quadro delle medaglie italiane, il bronzo è andato a Matteo Dei Rossi nella sciabola maschile A.

Bebe Vio, l’indiscussa protagonista della giornata, ha continuato il suo percorso verso la qualifica alle Paralimpiadi di Parigi 2024. La sua competizione è iniziata dalla fase a gironi, dalla quale è uscita indenne, vincendo cinque incontri su cinque e incassando una sola stoccata. Il suo talento si è poi dimostrato nel match contro la connazionale Alessia Biagini, sconfitta con un punteggio di 15-9. Avanzando, ha poi battuto la georgiana Irma Khetsuriani 15-5, garantendosi un posto sul podio. La semifinale l’ha vista trionfare sulla giapponese Anri Sakurai con un dominante 15-2. Il match finale contro la thailandese Jana, numero uno del ranking mondiale, è stato l’apice della sua giornata, con una schiacciante vittoria per 15-1.

Al termine della sua straordinaria performance, Bebe Vio ha condiviso la sua felicità: “Sono super felice per questa vittoria, ma lo sono ancora di più per le tante medaglie che abbiamo vinto oggi. E tra un mese esatto ci saranno i Mondiali a Terni. Non vedo l’ora.”

Una giornata veramente memorabile per la squadra italiana, che si proietta con fiducia e determinazione verso i prossimi impegni.

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Lutto nello sport, addio a un mito del calcio https://www.business.it/lutto-nello-sport-addio-a-un-mito-del-calcio/ Thu, 31 Aug 2023 12:28:53 +0000 https://www.business.it/?p=126603 Jan Jongbloed, portiere dell’Olanda nelle finali dei Mondiali del 1974 e del 1978, è morto all’età di 82 anni. Era malato da tempo, ed era stato costretto a superare una terribile tragedia nel 1984: suo figlio Eric-Jan morì a causa di un fulmine che lo colpì mentre era in campo durante una partita amatoriale. Un… Leggi tutto »Lutto nello sport, addio a un mito del calcio

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Jongbloed Morto portiere Olanda

Jan Jongbloed, portiere dell’Olanda nelle finali dei Mondiali del 1974 e del 1978, è morto all’età di 82 anni. Era malato da tempo, ed era stato costretto a superare una terribile tragedia nel 1984: suo figlio Eric-Jan morì a causa di un fulmine che lo colpì mentre era in campo durante una partita amatoriale. Un altro dramma per Jongbloed, che aveva dovuto interrompere la propria carriera a causa di un infarto accusato durante una partita fra Go Ahead Eagles (di cui indossò la maglia dal 1981 al 1986) e Haarlem.

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Roberto Mancini risponde alle accuse: “Ecco com’è andata davvero” https://www.business.it/roberto-mancini-risponde-alle-accuse-ecco-come-andata-davvero/ Wed, 30 Aug 2023 08:46:02 +0000 https://www.business.it/?p=126549 Il nuovo allenatore della nazionale saudita, Roberto Mancini, risponde alle accuse. Dopo il turbolento addio agli Azzurri, le indiscrezioni del presidente della Figc, Gravina, e le successive repliche del “Mancio”, c’è stata la presentazione ufficiale in Arabia Saudita. Ma i veleni non si placano, così l’ex allenatore della nazionale italiana invia un messaggio via social… Leggi tutto »Roberto Mancini risponde alle accuse: “Ecco com’è andata davvero”

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Il nuovo allenatore della nazionale saudita, Roberto Mancini, risponde alle accuse. Dopo il turbolento addio agli Azzurri, le indiscrezioni del presidente della Figc, Gravina, e le successive repliche del “Mancio”, c’è stata la presentazione ufficiale in Arabia Saudita. Ma i veleni non si placano, così l’ex allenatore della nazionale italiana invia un messaggio via social ai tifosi. “Su di me false notizie e manipolazioni, ecco com’è andata”.
>>>>>> Il Governo Meloni bocciato sul Pnrr: “penalizza i poveri”

Roberto Mancini con la coppa di Euro 2020

L’ex ct azzurro Mancini risponde alle accuse: “Ecco com’è andata”

Il messaggio sui social del ct Mancini risponde alle accuse e chiarisce in particolare la tempistica con la quale è stato contattato dai sauditi. “Le vostre testimonianze di affetto e di stima sono tutte contenute in parole importanti, vere e sincere come ‘ricordati che sei il gol di tacco’, ‘l’uomo della vittoria extra time’, ‘non ti sei mai arreso, fino all’ultimo secondo’, ‘sei l’abbraccio dell’amicizia’. Ecco, le ho messe tutte in valigia e mi accompagneranno e mi ispireranno nell’affrontare le nuove sfide che mi aspettano”.
>>>>> Caso Vannacci, la decisione clamorosa

Immagino che sarete stati confusi da certe notizie di stampa. D’altra parte, informazioni false e manipolazioni sono esistite da sempre se già i poemi antichi erano pieni di false notizie, fatte circolare dagli dèi solo per confondere i mortali. Il vero e concreto contatto con i rappresentanti della Federazione saudita risale al 18 agosto. Chi conosce davvero il calcio sa che i tempi di raggiungimento degli accordi sono sempre estremamente rapidi, anche di pochi giorni. A questa vita, per me l’unica, ho sempre associato parole fondanti come sacrificio, lavoro, merito e fiducia. Sì, fiducia. Perché ricevere la piena fiducia, con l’autonomia che ne consegue, è sempre stato il mio primo criterio di scelta nella relazione sia umana che professionale. Perché dove non c’è fiducia, non c’è calcio, né vittoria e né futuro”.

Dando fiducia, appunto, alle parole di Mancini, rimane eloquente il non detto. Il vero motivo del suo strappo con la federazione italiana sarebbe da cercare nell’impossibilità di confermare alcuni collaboratori e nella nomina di altri dirigenti senza la sua consulenza. Era circolato il nome del controverso Leonardo Bonucci, ma il nome più popolare è stato quello di Gianluigi Buffon, che avrebbe avuto un ruolo simile a quello del “gemello del gol” dei tempi del calcio giocato per Mancini, Luca Vialli. Magari sarebbe stata una figura carismatica anche benaccetta al mister, ma di fatto questa scelta è stata compiuta senza chiedere il suo parere.

Leggi anche: Scuola, primo giorno, vacanze e date degli esami regione per regione.

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Mancini, la decisione è ufficiale https://www.business.it/mancini-la-decisione-e-ufficiale/ Sun, 27 Aug 2023 14:52:58 +0000 https://www.business.it/?p=126362 Domani, in un evento attesissimo, Roberto Mancini sarà ufficialmente presentato come il nuovo timoniere dei Green Falcons, la nazionale di calcio dell’Arabia Saudita. La cerimonia avrà luogo non presso la sede ufficiale della Saudi Arabia Football Federation (Saff), ma in uno degli hotel di prestigio della capitale saudita, Riad. L’orario previsto per la presentazione è… Leggi tutto »Mancini, la decisione è ufficiale

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Mancini Arabia Saudita ufficiale conferenza stamPa

Domani, in un evento attesissimo, Roberto Mancini sarà ufficialmente presentato come il nuovo timoniere dei Green Falcons, la nazionale di calcio dell’Arabia Saudita. La cerimonia avrà luogo non presso la sede ufficiale della Saudi Arabia Football Federation (Saff), ma in uno degli hotel di prestigio della capitale saudita, Riad. L’orario previsto per la presentazione è fissato per le 17:00 ora locale, corrispondenti alle 16:00 in Italia.

A introdurre il nuovo allenatore alla stampa e ai tifosi sarà Yasser Al Misehal, il presidente della SAFF. Questa decisione segna un nuovo capitolo nella carriera dell’ex commissario tecnico della nazionale italiana, che si era dimesso soltanto due settimane fa.

Mancini ha firmato un contratto che lo vedrà alla guida della nazionale saudita fino al 2027. Una data di particolare rilievo, poiché proprio nel gennaio di quell’anno l’Arabia Saudita avrà l’onore di ospitare la Coppa d’Asia, torneo che non riesce a vincere dal lontano 1996. Ma prima di ciò, Mancini avrà l’obiettivo di trionfare già nel prossimo gennaio, quando la competizione si svolgerà a Doha, in Qatar.

Le cifre dell’accordo sono notevoli: Mancini percepirà un salario di circa 25 milioni di euro all’anno, con il notevole vantaggio dell’esenzione fiscale. La sua prima partita alla guida dei Green Falcons sarà l’8 settembre a Newcastle, contro la Costa Rica. Solo quattro giorni dopo, il 12 settembre, Mancini guiderà la squadra in un altro impegno contro la Corea del Sud, giocando nello stadio di proprietà del Public Investment Fund saudita.

Da novembre, poi, si darà il via alle qualificazioni per il Mondiale del 2026. L’Arabia Saudita è stata sorteggiata in un gruppo con Giordania, Tagikistan e la vincente del playoff tra Cambogia e Pakistan. Solo le prime due squadre avanzano al turno successivo, che sarà seguito da altre due fasi di qualificazione.

Al momento, tuttavia, rimane una questione aperta: la composizione dello staff che affiancherà Mancini in questa nuova avventura. Si attendono ulteriori dettagli nei prossimi giorni.

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Tragico incidente nel ciclismo: addio a soli 22 anni https://www.business.it/tragico-incidente-nel-ciclismo-addio-a-soli-22-anni/ Fri, 25 Aug 2023 16:51:10 +0000 https://www.business.it/?p=126316 Il mondo del ciclismo è nuovamente in lutto. Il giovane talento belga Tijl De Decker, di appena 22 anni, è deceduto dopo due giorni di lotta per la vita. L’atleta della squadra Lotto-Dstny ha subito un grave incidente mentre si allenava nei pressi di Lier, scontrandosi violentemente con un’auto. A seguito dell’impatto, De Decker ha… Leggi tutto »Tragico incidente nel ciclismo: addio a soli 22 anni

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Tijl De Decker Morto incidente

Il mondo del ciclismo è nuovamente in lutto. Il giovane talento belga Tijl De Decker, di appena 22 anni, è deceduto dopo due giorni di lotta per la vita. L’atleta della squadra Lotto-Dstny ha subito un grave incidente mentre si allenava nei pressi di Lier, scontrandosi violentemente con un’auto. A seguito dell’impatto, De Decker ha perso molto sangue ed è stato prontamente trasportato in ospedale, dove però non ha mai ripreso conoscenza.

Il team Lotto-Dstny, in un comunicato ufficiale, ha specificato che l’incidente è avvenuto contro la parte posteriore dell’auto. Le indagini sono ancora in corso per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Ti

Nato nel 2001, Tijl De Decker aveva iniziato a far parlare di sé in modo rilevante quest’anno, aggiudicandosi la vittoria nella Parigi-Roubaix Espoirs, riservata agli Under 23. Ma il suo talento non si era fermato qui: a luglio aveva trionfato nella prima tappa del Tour dell’Alsazia. Questi successi avevano preannunciato il suo imminente passaggio al professionismo previsto per l’inizio della prossima stagione.

Le parole di Stephane Heulot, CEO della Lotto, sottolineano l’ammontare della perdita: “Siamo devastati. Purtroppo, ricorderemo Tijl come un ragazzo dal futuro luminoso, le cui capacità erano soltanto all’inizio. Aveva già dimostrato quest’anno di possedere un talento innegabile e aveva ancora un ampio margine di crescita. Sarebbe stato il passo logico vederlo al prossimo livello. Al di là delle sue qualità come ciclista, era una persona di cuore, sempre gentile e amichevole. Siamo davvero devastati.”

Il mondo del ciclismo piange la scomparsa prematura di uno dei suoi giovani talenti più promettenti.

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Mancini e la nuova avventura, ecco il contratto record https://www.business.it/mancini-e-la-nuova-avventura-ecco-il-contratto-record/ Fri, 25 Aug 2023 13:44:02 +0000 https://www.business.it/?p=126258 È solo questione di giorni prima che Roberto Mancini inizi una nuova avventura. Dopo una proposta allettante proveniente da Riad, il tecnico italiano è pronto a guidare la nazionale dell’Arabia Saudita, dopo il rifiuto di Zinedine Zidane, inizialmente la prima scelta. Fonti dirette confermano le trattative iniziate già a fine giugno. La proposta economica saudita… Leggi tutto »Mancini e la nuova avventura, ecco il contratto record

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Mancini Arabia Saudita quanto prenderà milioni

È solo questione di giorni prima che Roberto Mancini inizi una nuova avventura. Dopo una proposta allettante proveniente da Riad, il tecnico italiano è pronto a guidare la nazionale dell’Arabia Saudita, dopo il rifiuto di Zinedine Zidane, inizialmente la prima scelta. Fonti dirette confermano le trattative iniziate già a fine giugno.

La proposta economica saudita è stata decisamente convincente: uno stipendio annuo compreso tra i 18 e i 20 milioni di euro netti, bonus aggiuntivi per la qualificazione ai Mondiali e voli illimitati verso l’Italia. Una cifra che ha spinto Mancini a prendere questa decisione, anche considerando il forte supporto che aveva avuto dalla Nazionale Italiana, sia a livello di staff che di gestione delle giovanili.

Tuttavia, non tutto è andato liscio. Sebbene Mancini abbia rassegnato le dimissioni e possa formalmente firmare con qualsiasi altra squadra, alcune clausole del suo contratto con la Federcalcio potrebbero causare complicazioni. Queste clausole avrebbero permesso a Mancini di uscire dal contratto senza dover pagare penali, ma il modo in cui ha scelto di lasciare non risponde a tali condizioni.

In seguito alle dimissioni, la moglie e avvocato di Mancini ha inviato una lettera agli avvocati della FIGC, chiedendo di rinunciare a future azioni legali. Tuttavia, in via Allegri, sembra che nessuno sia intenzionato a firmare una tale lettera. Ciò non implica necessariamente una futura azione legale contro Mancini, ma lascia aperta la possibilità di valutare come agire in futuro.

Nel frattempo, la Nazionale Italiana si prepara per una nuova era sotto la guida di Luciano Spalletti, il successore scelto, che nonostante l’ufficialità del contratto a partire dal 1° settembre, è già all’opera per le prossime convocazioni e partite ufficiali.

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Calcio, oggi l’esordio di Fem, nuovo sponsor della Juventus Women https://www.business.it/calcio-oggi-lesordio-di-fem-nuovo-sponsor-della-juventus-women/ Thu, 24 Aug 2023 07:39:29 +0000 https://www.business.it/?p=126207 Fem nuovo sponsor Juventus Women. Fem, il sito e forum online di riferimento per le donne da oltre vent’anni, si unisce alla Juventus Women come sponsor ufficiale delle divise da gioco (home, away, third) e del training kit che le calciatrici della Juventus indosseranno nella prossima stagione di Serie A Femminile e UEFA Women’s Champions… Leggi tutto »Calcio, oggi l’esordio di Fem, nuovo sponsor della Juventus Women

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Fem nuovo sponsor Juventus Women. Fem, il sito e forum online di riferimento per le donne da oltre vent’anni, si unisce alla Juventus Women come sponsor ufficiale delle divise da gioco (home, away, third) e del training kit che le calciatrici della Juventus indosseranno nella prossima stagione di Serie A Femminile e UEFA Women’s Champions League. Benessere, attualità, tendenze, moda, relazioni e ora anche sport avranno spazio nella community di Fem, il brand facente parte del Gruppo GEDI. Ogni giorno, coinvolge un vasto pubblico femminile tra i 18 e i 55 anni, con una particolare attenzione alle Millennial.

J-Women 2023-2024
La J-Women esordisce oggi con Fem, il nuovo sponsor sulle maglie

Il sito Fem (Gruppo Gedi) nuovo sponsor della J-Women

Sito di riferimento per oltre vent’anni, Fem è il nuovo sponsor della J-Women. Daria Bernardoni, Direttrice Generale di Fem, commenta la partnership con la Juventus: “La collaborazione con la Juventus porta Fem nel cuore di uno sport spesso visto solo in versione maschile, ma che cela molte altre sfaccettature. Esplorando il mondo del calcio femminile con le Juventus Women, potremo narrare le storie di atlete unite da una profonda passione, ma che, come tutte le donne, affrontano sfide quotidiane sia nel mondo dello sport che nella vita.”

Oltre al logo sui kit sportivi, Fem ospiterà sul suo sito web (www.alfemminile.com) un hub informativo dedicato al calcio femminile. Questo spazio concentrerà notizie, video e contenuti speciali. Avrà un focus speciale sulla squadra della Juventus, raccontando la sua storia e quella delle giocatrici, celebrando le loro vittorie non solo sul campo, ma anche nella lotta contro gli stereotipi di genere.

Tiziana Di Gioia, Chief Commercial Officer della Juventus, si esprime con entusiasmo: “Siamo felici di accogliere Fem come nostro sponsor ufficiale della Juventus Women. Questa collaborazione offre un’opportunità unica per promuovere l’evoluzione dello sport e della community femminile attraverso interviste esclusive, podcast e progetti editoriali dedicati che metteranno in luce le nostre giocatrici all’interno di FEM.”

La nuova divisa con il logo Fem verrà indossata a partire da oggi, giovedì 24 agosto, nell’amichevole che le bianconere giocheranno con il Barcellona Women, campione d’Europa in carica, nel corso della terza edizione del Trofeo Gamper. Non resta che aspettare il calcio di inizio su www.alfemminile.com e sui canali social Instagram, Facebook e Tik Tok.

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Gianmarco Tamberi campione del mondo https://www.business.it/gianmarco-tamberi-campione-del-mondo/ Tue, 22 Aug 2023 20:02:06 +0000 https://www.business.it/?p=126140 Gianmarco Tamberi vince la medaglia d’oro nel salto in alto ai Mondiali di atletica di Budapest. Il 31enne marchigiano si impone con la misura di 2,36 metri, realizzata alla prima prova. Medaglia d’argento per il 24enne statunitense JuVaughn Harrison che salta anche lui 2,36 ma al secondo tentativo. Bronzo per il 32enne qatariota Mutaz Essa… Leggi tutto »Gianmarco Tamberi campione del mondo

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Gamberi campione del mondo atletica

Gianmarco Tamberi vince la medaglia d’oro nel salto in alto ai Mondiali di atletica di Budapest. Il 31enne marchigiano si impone con la misura di 2,36 metri, realizzata alla prima prova. Medaglia d’argento per il 24enne statunitense JuVaughn Harrison che salta anche lui 2,36 ma al secondo tentativo. Bronzo per il 32enne qatariota Mutaz Essa Barshim con 2,33. Per l’Italia è la terza medaglia nella rassegna iridata ungherese, la prima d’oro, dopo l’argento di Leonardo Fabbri nel lancio del peso e il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia.

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Guardiola choc, corsa in ospedale https://www.business.it/guardiola-choc-corsa-in-ospedale/ Tue, 22 Aug 2023 13:12:11 +0000 https://www.business.it/?p=126069 Il famoso allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, sta vivendo giorni particolarmente ardui. A iniziare dai problemi fisici: recentemente, il tecnico catalano è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza a causa di un problema alla schiena che si è manifestato con preoccupante intensità negli ultimi giorni. A seguito dell’operazione, le prescrizioni mediche sono chiare:… Leggi tutto »Guardiola choc, corsa in ospedale

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Guardiola operazione schiena

Il famoso allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, sta vivendo giorni particolarmente ardui. A iniziare dai problemi fisici: recentemente, il tecnico catalano è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza a causa di un problema alla schiena che si è manifestato con preoccupante intensità negli ultimi giorni. A seguito dell’operazione, le prescrizioni mediche sono chiare: Guardiola dovrà osservare un periodo di riposo e potrà ritornare sulla panchina dei Citizens soltanto dopo la pausa per le nazionali, prevista per l’inizio di settembre.

Ma la sfortuna sembra aver bussato alla porta di Guardiola anche fuori dal campo di gioco. Solo ieri, l’allenatore è incappato in una multa da parte di un vigile per un divieto di sosta. A complicare ulteriormente la situazione, alla successiva richiesta di un selfie da parte di un fan, Guardiola ha risposto in maniera poco cordiale. Tutto ciò fa supporre che l’umore dell’allenatore non fosse dei migliori, probabilmente aggravato dalle crescenti sofferenze alla schiena.

Adesso, il Manchester City si trova temporaneamente senza il suo timoniere. Con almeno tre settimane di pausa forzata, si attende di vedere come il club inglese gestirà la sua assenza in uno dei momenti cruciali della stagione.

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Lutto nel Calcio: addio a Carlo Mazzone, l’indimenticabile allenatore della Roma https://www.business.it/lutto-nel-calcio-addio-a-carlo-mazzone-lindimenticabile-allenatore-della-roma/ Sat, 19 Aug 2023 13:59:31 +0000 https://www.business.it/?p=125942 Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Carlo Mazzone, leggendaria figura del panorama calcistico italiano. Aveva 86 anni. Caratteristico e autentico, Mazzone ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi, in particolare quelli della Roma, squadra che ha guidato con passione e dedizione dal 1993 al 1996. Conosciuto affettuosamente come… Leggi tutto »Lutto nel Calcio: addio a Carlo Mazzone, l’indimenticabile allenatore della Roma

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Carlo amazzone allenatore morto Roma

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Carlo Mazzone, leggendaria figura del panorama calcistico italiano. Aveva 86 anni. Caratteristico e autentico, Mazzone ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi, in particolare quelli della Roma, squadra che ha guidato con passione e dedizione dal 1993 al 1996.

Conosciuto affettuosamente come Sor Carletto o Sor Magara, Mazzone detiene un record invidiabile, avendo seduto su ben 792 panchine in Serie A – numero che sale a 797 se si includono i cinque spareggi. Una carriera lunga e fruttuosa che ha fatto di lui un punto di riferimento nell’universo calcistico.

Non solo numeri però a delineare la sua grandezza. Nel 2019, la città di Ascoli Piceno gli ha reso omaggio intitolando la nuova tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo Del Duca al suo nome. Nello stesso anno, l’onorificenza della Hall of Fame del calcio italiano ha sigillato ulteriormente il suo posto nella storia del calcio nazionale.

Ma è a Roma che il cuore di Mazzone ha battuto con maggiore intensità. Durante i suoi tre anni alla guida dei giallorossi, la squadra ha conseguito un settimo posto e due quinti posti. Ma forse, il suo contributo più prezioso è stato quello di aver creduto e lanciato un giovane Francesco Totti, destinato a diventare una delle icone indiscusse del calcio italiano e della capitale.

L’addio a Carlo Mazzone rappresenta la fine di un’era. Lascia dietro di sé un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo vivrà per sempre nei cuori dei tifosi e di chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarlo come allenatore e persona. La sua passione, il suo carisma e la sua autenticità rimarranno per sempre pilastri del calcio italiano.

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Il mondo del basket dice addio a Tonino Zorzi, una leggenda dello sport https://www.business.it/il-mondo-del-basket-dice-addio-a-tonino-zorzi-una-leggenda-dello-sport/ Sat, 19 Aug 2023 12:09:21 +0000 https://www.business.it/?p=125938 Il basket italiano e internazionale è in profondo lutto. Si è spento all’età di 88 anni Tonino Zorzi, figure iconica della pallacanestro tricolore. La notizia è stata resa nota attraverso un comunicato della Federbasket, che ha descritto Zorzi come “uomo di grande umanità, cultura e profonda conoscenza dello sport e delle persone”. Tonino, affettuosamente soprannominato… Leggi tutto »Il mondo del basket dice addio a Tonino Zorzi, una leggenda dello sport

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Tonino Zorzi basket morto

Il basket italiano e internazionale è in profondo lutto. Si è spento all’età di 88 anni Tonino Zorzi, figure iconica della pallacanestro tricolore. La notizia è stata resa nota attraverso un comunicato della Federbasket, che ha descritto Zorzi come “uomo di grande umanità, cultura e profonda conoscenza dello sport e delle persone”.

Tonino, affettuosamente soprannominato ‘Paron’ da chi lo conosceva e stimava, ha attraversato diverse epoche del basket italiano, passando dal ruolo di giocatore a vari incarichi di rilievo. La sua eredità tecnica e umana viene sentitamente ricordata dal presidente della FIP, Giovanni Petrucci, che ha espresso la sua vicinanza al figlio Maurizio e alla famiglia Zorzi in questo momento di profonda tristezza.

La carriera di Zorzi parla da sola: come giocatore, ha militato nell’Ignis Varese per otto anni, portando a casa lo scudetto nel 1961 e distinguendosi come miglior marcatore della Serie A nella stagione 54-55 con ben 527 punti all’attivo. La sua esperienza internazionale non è stata da meno, con 22 presenze in Nazionale, 52 punti totali e la partecipazione al Campionato Europeo di Mosca nel 1953.

Ma è come allenatore che Zorzi ha lasciato un segno indelebile nel basket. Ha diretto squadre in Serie A1 e A2, ed è stato assistente della Nazionale Argento all’Europeo di Roma 1991. Tra i suoi trionfi spiccano la Coppa delle Coppe conquistata con il Partenope Napoli nel 1970, le cinque promozioni in Serie A1 e i successi come senior assistant, tra cui la Coppa Italia vinta con Avellino nel 2008 e l’EuroChallenge con la Virtus Bologna l’anno successivo.

Nel 2010, Zorzi ha ricevuto un ulteriore riconoscimento alla sua brillante carriera, venendo eletto nell’Italia Basket Hall of Fame nella categoria allenatori.

Con la scomparsa di Tonino Zorzi, il basket italiano perde una delle sue colonne portanti, un uomo che ha saputo ispirare generazioni di giocatori e appassionati con il suo impegno e la sua dedizione. La sua eredità continuerà a vivere nei ricordi e nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

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Nazionale, Spalletti nuovo ct. Per l’ex tecnico del Napoli contratto fino al 2026 https://www.business.it/nazionale-spalletti-nuovo-ct-per-lex-tecnico-del-napoli-contratto-fino-al-2026/ Fri, 18 Aug 2023 18:53:30 +0000 https://www.business.it/?p=125920 Dopo aver lasciato un segno indelebile nel calcio napoletano con uno scudetto conquistato con larghissimo anticipo, Luciano Spalletti, 64 anni, ex allenatore del Napoli, prenderà le redini della Nazionale. Il toscano di Montespertoli ha firmato un contratto fino al 2026, anno del Mondiale, con uno stipendio annuo di 3,2 milioni netti. La conferma ufficiale e… Leggi tutto »Nazionale, Spalletti nuovo ct. Per l’ex tecnico del Napoli contratto fino al 2026

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Spalletti nuovo ct nazionale

Dopo aver lasciato un segno indelebile nel calcio napoletano con uno scudetto conquistato con larghissimo anticipo, Luciano Spalletti, 64 anni, ex allenatore del Napoli, prenderà le redini della Nazionale. Il toscano di Montespertoli ha firmato un contratto fino al 2026, anno del Mondiale, con uno stipendio annuo di 3,2 milioni netti. La conferma ufficiale e la presentazione avverranno ai primi di settembre.

Questo cambiamento alla guida tecnica è arrivato in seguito alle dimissioni di Roberto Mancini e vede Spalletti pronto per le partite di qualificazione a Euro 2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina. “Diamo il benvenuto a Spalletti,” ha commentato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, “la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore. La sua competenza e il suo entusiasmo saranno fondamentali per le prossime sfide”.

Controversie legali

Tuttavia, la decisione di Spalletti di guidare la Nazionale non è esente da polemiche. Un contenzioso legale minacciato dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, potrebbe offuscare il nuovo ruolo di Spalletti. Nonostante questo, l’accordo tra l’allenatore e la Figc non sembra in pericolo.

Il nuovo staff tecnico

Accanto a Spalletti in Nazionale, ci saranno tre collaboratori di fiducia: gli assistenti Daniele Baldini e Marco Domenichini e il preparatore atletico Francesco Sinatti. Mentre alcuni volti familiari come Gigi Buffon e Andrea Barzagli resteranno, altri membri dello staff di Mancini lasceranno la squadra.

La visione di Spalletti per l’Italia

Dal punto di vista tattico, si prevede che Spalletti adotti un 4-3-3 con più interscambi in attacco, ispirandosi al modello di gioco che ha mostrato al Napoli. I tifosi e gli esperti sono curiosi di scoprire le prime convocazioni. Alcuni veterani come Bonucci e Jorginho potrebbero non essere inclusi, mentre altri come Tonali si stanno già facendo notare in Premier League.

Con queste nuove dinamiche e un cambio alla guida tecnica, gli appassionati di calcio sono ansiosi di vedere come l’Italia di Spalletti affronterà le prossime sfide sul campo.

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Alpinismo in lutto, addio a Ermanno Salvaterra https://www.business.it/alpinismo-in-lutto-addio-a-ermanno-salvaterra/ Fri, 18 Aug 2023 17:10:50 +0000 https://www.business.it/?p=125916 Il mondo dell’alpinismo è in lutto: Ermanno Salvaterra, guida alpina di Pinzolo e figura emblematica dell’alpinismo trentino, è tragicamente scomparso precipitando dal Campanile Alto sulle Dolomiti di Brenta. Aveva 68 anni. L’incidente si è verificato mentre Salvaterra, assieme a un compagno, si trovava in quota. In circostanze ancora da chiarire, l’alpinista ha perso l’appiglio, precipitando… Leggi tutto »Alpinismo in lutto, addio a Ermanno Salvaterra

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Armanno Salvaterra morto

Il mondo dell’alpinismo è in lutto: Ermanno Salvaterra, guida alpina di Pinzolo e figura emblematica dell’alpinismo trentino, è tragicamente scomparso precipitando dal Campanile Alto sulle Dolomiti di Brenta. Aveva 68 anni.

L’incidente si è verificato mentre Salvaterra, assieme a un compagno, si trovava in quota. In circostanze ancora da chiarire, l’alpinista ha perso l’appiglio, precipitando nel vuoto. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, giunti sul luogo con un elicottero, non c’è stato nulla da fare.

Salvaterra non era solo un esponente di spicco dell’alpinismo trentino, ma anche un vero e proprio ambasciatore dell’Italia nel mondo dell’alpinismo. Era conosciuto, in particolare, per le sue imprese in Sudamerica, soprattutto in Patagonia, dove aveva scalato più volte il Cerro Torre. Queste avventure gli erano valse il soprannome di “l’uomo del Torre”.

Il dolore e la commozione sono palpabili anche nelle parole della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini). La presidenza dell’associazione ha dichiarato: “Ci lascia una grande persona. Fin da giovanissimo, insieme alla sua famiglia, ha trascorso le estati al nostro Rifugio XII Apostoli, diventandone poi, da adulto, il gestore ufficiale fino al 2007. Ermanno è una figura che, a buon diritto, rientra tra i gestori storici del nostro Sodalizio. Un legame profondo, che non dimenticheremo”.

La scomparsa di Salvaterra è una perdita immensa per l’intera comunità alpinistica, che ora piange la scomparsa di uno dei suoi più grandi protagonisti.

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Addio a un grande dello sport https://www.business.it/addio-a-un-grande-dello-sport/ Wed, 16 Aug 2023 09:54:05 +0000 https://www.business.it/?p=125690 È morto Stefano Makula, il ‘re’ dell’apnea. Aveva 68 anni. Makula ha stabilito 28 record mondiali in diverse specialità. La notizia della sua morte è stata annunciata dalla Fipsas, la Federazione italiana Pesca sportiva, attività subacquee e nuoto pinnato, tramite una nota pubblicata sul loro sito ufficiale. “Stefano Makula, figura di spicco dell’apnea italiana negli… Leggi tutto »Addio a un grande dello sport

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È morto Stefano Makula, il ‘re’ dell’apnea. Aveva 68 anni. Makula ha stabilito 28 record mondiali in diverse specialità. La notizia della sua morte è stata annunciata dalla Fipsas, la Federazione italiana Pesca sportiva, attività subacquee e nuoto pinnato, tramite una nota pubblicata sul loro sito ufficiale. “Stefano Makula, figura di spicco dell’apnea italiana negli anni ’70, ’80 e ’90, ci ha lasciato. Sin da giovane, nutriva una passione smisurata per l’apnea e ha iniziato la sua carriera agonistica nel 1977. Nel 1978, ha stabilito il suo primo record di profondità (-50 metri in assetto costante), e da lì sono seguiti altri 27 record in varie specialità, sia in piscina che in mare. Nel finale degli anni ’80, Makula è stato tra i pionieri dell’apnea ‘orizzontale’, insieme a Maiorca e Mayol. La sua dedizione all’apnea è durata tutta la vita, prima come atleta e successivamente come istruttore”.
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Stefano Makula agli esordi

Lutto nello sport, è morto Stefano Makula, l’apneista dei record

Il cordoglio del mondo dello sport, è morto Stefano Makula. “Makula si è sempre distinto per la sua dedizione eccezionale: è stato il primo a tenere corsi di apnea per persone con disabilità, continuando fino al mese scorso. Insieme alla Fipsas, ha promosso l’iniziativa ‘DisabilidaMare’ a Castellammare del Golfo. Oltre alle sue numerose imprese sportive, Stefano Makula merita di essere ricordato per le sue straordinarie qualità umane, che lo hanno reso non solo un formidabile campione, ma anche un uomo straordinario. Il Presidente Federale, i Consiglieri Federali, il Segretario Generale e l’intera Fipsas si uniscono al dolore dei suoi cari,” conclude il comunicato.
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Nazionale, la scelta della Figc dopo Mancini https://www.business.it/nazionale-la-scelta-della-figc-dopo-mancini/ Wed, 16 Aug 2023 09:21:16 +0000 https://www.business.it/?p=125683 In arrivo la comunicazione sul nuovo allenatore della nazionale. Gli azzurri sono senza allenatore a un mese dalle partite cruciali per la qualificazione ai mondiali 2026 in Canada, Usa e Messico. Negli scorsi giorni ci sono state le dimissioni di Roberto Mancini, per motivi personali. Sono seguite furiose critiche alla sua presunta scelta della panchina… Leggi tutto »Nazionale, la scelta della Figc dopo Mancini

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In arrivo la comunicazione sul nuovo allenatore della nazionale. Gli azzurri sono senza allenatore a un mese dalle partite cruciali per la qualificazione ai mondiali 2026 in Canada, Usa e Messico. Negli scorsi giorni ci sono state le dimissioni di Roberto Mancini, per motivi personali. Sono seguite furiose critiche alla sua presunta scelta della panchina dell‘Arabia Saudita (ancora non confermata e anzi smentita dall’ex tecnico azzurro). Ma soprattutto gli attacchi del presidente della Figc, la Federazione italiana giuoco calcio, Gabriele Gravina. Il presidente non ha esternato nulla ufficialmente, ma avrebbe litigato furiosamente con il tecnico. Ecco, dunque, gli ultimi due grandi nomi sulla lista del presidente. La scelta sarà annunciata venerdì.
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Roberto Mancini
L’addio alla nazionale di Roberto Mancini

Nuovo allenatore della nazionale, venerdì la comunicazione

Sarà annunciato venerdì il nuovo allenatore della nazionale. Luciano Spalletti rimane la scelta principale della Federcalcio per il ruolo di nuovo ct, in seguito alle dimissioni di Roberto Mancini. La Figc ha deciso di prendersi qualche giorno per ottenere opinioni legali più approfondite in merito alla clausola rescissoria di tre milioni richiesta dal Napoli. Gravina non ritiene sia necessario pagare questa clausola poiché essa non è considerata parte del patto di non concorrenza. Questo è dovuto al fatto che non c’è una situazione di concorrenza tra la federazione e il Napoli, a differenza di quanto sostenuto dal club azzurro in un comunicato duro rilasciato ieri. Venerdì verrà quindi raggiunta una decisione definitiva, in collaborazione con il tecnico di Certaldo.

Nel caso in cui Luciano Spalletti non diventasse il nuovo ct, Antonio Conte entrerebbe in lizza. L’ex ct azzurro (nel periodo dal 2014 al 2016) è stato già consultato e ha espresso la sua disponibilità. Se si decidesse di tornare a considerarlo come opzione a causa dell’impossibilità di ottenere Spalletti, si dovrebbe iniziare a negoziare con l’ex allenatore del Tottenham per raggiungere un accordo.

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Il dopo Mancini è iniziato, la scelta è fatta! https://www.business.it/il-dopo-mancini-e-iniziato-la-scelta-e-fatta/ Mon, 14 Aug 2023 14:12:25 +0000 https://www.business.it/?p=125591 La scena calcistica italiana è in fermento. Luciano Spalletti potrebbe essere l’erede di Roberto Mancini come CT della Nazionale Italiana. Si vocifera che Spalletti potrebbe firmare il nuovo ruolo già dal 16 agosto, con un contratto che gli garantirebbe quattro milioni. Non tutto però è rose e fiori. Una nube oscilla sull’accordo: la questione della… Leggi tutto »Il dopo Mancini è iniziato, la scelta è fatta!

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Mancini Spalletti nuovo allenatore nazionale

La scena calcistica italiana è in fermento. Luciano Spalletti potrebbe essere l’erede di Roberto Mancini come CT della Nazionale Italiana. Si vocifera che Spalletti potrebbe firmare il nuovo ruolo già dal 16 agosto, con un contratto che gli garantirebbe quattro milioni.

Non tutto però è rose e fiori. Una nube oscilla sull’accordo: la questione della clausola di rescissione del contratto di Spalletti con il Napoli. Secondo l’avvocato Grassani, vicino alla società azzurra, la clausola riguarda solo il Napoli e Spalletti, lasciando intendere che sarà necessario pagare una somma al club partenopeo. Grassani ha precisato: «Se Spalletti decide di unirsi a un club o a una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo».

Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ha invece espresso il suo disappunto sulla recente mossa di Mancini. «Erano stati appena varati dei programmi, Mancini aveva allargato la sua influenza su tutte le nazionali, evidentemente c’erano dei piani. Che una settimana dopo vada tutto all’aria non può essere normale». Il ministro ha poi sottolineato la necessità di agire rapidamente: «A un mese da importanti partite per le qualificazioni europee c’è da correre ai ripari, e in fretta. Non solo per la Nazionale, ma per tutto il movimento è importante qualificarsi ai prossimi Europei».

Abodi ha poi concluso dicendo di avere un rapporto “ottimo e da lunga data” con Mancini e ha espresso rammarico per la sua decisione di dimettersi, ma ha anche affermato che «le scelte delicate come queste si rispettano e non si discutono».

Questo sviluppo potrebbe avere un impatto significativo sul calcio italiano e sulla Nazionale, e gli occhi di tutti gli appassionati sono puntati sulle prossime mosse di Spalletti e sul destino della squadra azzurra.

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