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Stangata Rc auto, fino a 500 euro in più a gennaio: ecco chi dovrà pagare e perché

Con l’inizio del nuovo anno potrebbero arrivare brutte notizie sul fronte Rc Auto. A rivelare i rincari è uno studio di Segugio.it pubblicato da Libero Quotidiano, che spiega quali saranno gli aumenti che riguarderanno almeno un milione di automobilisti. L’incremento delle tariffe sarà legato, molto probabilmente, a un sinistro con colpa avvenuto nel 2023. Diversi automobilisti vedranno infatti la propria classe bonus-malus e di conseguenza il proprio premio medio salire al momento del rinnovo. Secondo l’analisi di Segugio.it, portale della comparazione tramite internet di prodotti assicurativi, utilities e prodotti di credito, la frequenza di sinistri dichiarati nel 2023 dagli automobilisti già assicurati è del 3,34%, percentuale in crescita per il secondo anno consecutivo, dopo il minimo registrato nel 2021.
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Questi rincari si sommeranno al premio medio già alto di questo periodo. Infatti, secondo l’Osservatorio di Segugio.it, il premio medio Rc auto a novembre 2023 è stato di 461,4 euro, in crescita del 25,1% sullo stesso mese dell’anno precedente. Per determinare l’incremento del costo della polizza, il sito ha calcolato la differenza tra il premio medio tra sinistrati e non sinistrati, ossia quanto paga di più per l’assicurazione auto un automobilista che ha causato un sinistro con colpa rispetto a chi non ne ha causati. (Continua a leggere dopo la foto)

Questa differenza a novembre 2023 è di circa 498 euro. L’aumento totale per tutti i guidatori interessati sarà quindi di circa 550 milioni di euro. Ma quali saranno gli automobilisti che subiranno più rincari? Presto detto. (Continua a leggere dopo la foto)

In media le donne hanno dichiarato più sinistri degli uomini, il 3,5% contro il 3,1%. A livello anagrafico sono i giovani, in particolare gli under 25, che nel 2023 hanno registrato una frequenza sinistri nettamente superiore alla media (4,8%). Tra le categorie professionali, invece, è il personale sanitario quello che subirà maggiori rincari, con una percentuale di sinistri del 4,1%.

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