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Stangata totale sui consumi: aumenta tutto e si fermano gli aiuti statali. Ecco cosa fare

Allerta aumento consumi da settembre. Si fermano gli aiuti statali e non sembra esserci un freno al lievitare dei costi di benzina, luce e spesa. Cosa c’è da sapere. È iniziato tutto con il crollo delle promesse elettorali di Meloni e Salvini: la fine degli sconti sulle accise di gennaio, fa presente il Corriere.

Poi sono saliti i prezzi dei carburanti, con aumenti che sono continuati da inizio agosto fino alla fine del mese. E questo nonostante l’obbligo di affissione dei cartelli e l’invenzione dell’osservatorio del Mimit. Il costo della spesa settimanale è in costante aumento da luglio 2022. Ora, ci sono anche previsioni di un aumento delle bollette per l’energia e il gas (attorno al 7-10% per l’energia a partire da ottobre, e circa il 2% per il gas a partire da settembre, secondo Nomisma). Si prevede un autunno caldo per quanto riguarda l’energia, il tutto mentre la maggior parte delle merci in Italia viene trasportata su strada.
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L'Istat fotografa il crollo del potere d'acquisto delle famiglie
L’aumento costante dei consumi previsto dal primo autunno

Allarme aumento consumi da settembre

Si verificherà un notevole aumento dei consumi da settembre. Il carrello della spesa nel mese di luglio è rimasto quasi invariato, registrando un aumento del 10,4%, e non ha seguito la tendenza al ribasso dell’inflazione, che è scesa al 5,9%. La categoria che ha registrato l’aumento maggiore è quello dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche, con un aumento del 10,7%. La spirale dei prezzi sembra non avere intenzione di fermarsi.
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L’aumento dei costi della benzina

Per quanto riguarda i carburanti, ieri i prezzi medi della benzina e del gasolio sono saliti. Sulla rete normale, la media della benzina self-service ha raggiunto 1,953 euro, mentre il diesel è aumentato a 1,856 euro. Sull’autostrada, la benzina self-service arriva a 2,023 euro e il gasolio a 1,938 euro. Negli ultimi giorni del mese, le compagnie petrolifere hanno iniziato ad aumentare nuovamente i prezzi. Secondo i dati di Staffetta Quotidiana, gli aumenti sono cominciati il 29 agosto con Ip (2 centesimi al litro sia sulla benzina che sul diesel), Eni e Tamoil (entrambe con un centesimo in più sulla benzina e sul diesel), e sono continuati il 30 agosto ancora con Tamoil, che ha aggiunto un altro centesimo al prezzo del gasolio, mentre Q8 ha aumentato di un centesimo il prezzo della benzina.

Dal 2022 a oggi, secondo le medie settimanali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la benzina self-service, considerando sia le strade normali che le autostrade, è aumentata del 18,5%. Un litro di benzina super costa ora oltre 30 centesimi in più, il che equivale a 15 euro e 18 centesimi in più per un pieno di 50 litri. L’Unione Nazionale dei Consumatori ha calcolato che questo aumento rappresenta una spesa aggiuntiva di 346 euro all’anno per una famiglia che fa due pieni da 50 litri al mese, se proiettiamo questo aumento su base annua. Per il gasolio, sempre in modalità self-service, l’aumento rispetto al 31 dicembre 2022 è di quasi 14 centesimi, ovvero +8,2%, il che equivale a 6 euro e 98 centesimi in più per ogni rifornimento, o 167 euro all’anno per famiglia.

La spesa energetica in ascesa senza freni

Se le bollette dovessero aumentare come previsto, la spesa annua per le famiglie aumenterebbe di 70 euro. Anche per quanto riguarda le bollette, si prevedono aumenti. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale dei Consumatori, afferma che ci si aspettano aumenti più significativi a partire da ottobre sui prezzi dell’elettricità e del gas. A questi fattori stagionali, legati all’accensione dei riscaldamenti, potrebbero aggiungersi variabili imprevedibili legate a eventi politici, come la guerra in Ucraina. Il mercato del gas è speculativo e improvvisi aumenti dei prezzi possono verificarsi in qualsiasi momento. Per questo motivo, si chiede al governo di prolungare gli aiuti in bolletta anche per il quarto trimestre del 2023.

Se le tariffe aumentassero come previsto da Nomisma Energia (+2% per il gas e +7% per l’elettricità), calcola l’Unione Nazionale dei Consumatori, una famiglia tipo in tutela dovrebbe spendere 25 euro in più all’anno per il gas e 45 euro in più all’anno per l’elettricità. Questa stima tiene conto del fatto che il governo dovrebbe stanziare risorse per prolungare gli aiuti in bolletta nel terzo trimestre, l’iva ridotta al 5% sul gas e il bonus sociale esteso alle famiglie con un Isee fino a 15 mila euro, altrimenti tali agevolazioni scadranno il prossimo 30 settembre.

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