Incredibile ma vero. Le startup che per definizione dovrebbero essere le aziende più aggiornate e innovative per eccellenza, registrano una grossa mancanza nel mondo digitale.
Dati alla mano, secondo il rapporto StartupSEO, su un numero di 7.568 startup iscritte nel registro a luglio 2017, solo 3.760 (cioè il 49,7%) possiede un sito funzionante durante la prova, avvenuta lo scorso settembre. Ciò vuol dire che su ben 8.222 startup totali in Italia solo 70 dispone di un sito internet che sia ben funzionante e risulti ben indicizzato.
Il mondo digitale è una sfida per qualunque settore, ma in questo caso i risultati della ricerche sono effettivamente molto gravi. Se si cerca infatti il sifgnificato di Startup ci si imbatte, nella descrizione di una “nuova azienda della new economy, di solito di piccole dimensioni, che si lancia sul mercato a proposito di un’idea innovativa, soprattutto nell’ambito delle nuove tecnologie”.
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Il rapporto è stato lanciato dalla società di marketing Instilla, che ha voluto porre l’accento non solo sul numero delle startup create in Italia, ma sopratutto sulla qualità della loro attività.
Fra questi il primo criterio da soddisfare per rilevanza e visibilità è il sito web. Chiaro, funzionale, veloce, friendly. I parametri per giudicarlo sono molteplici. L’analisi di InStilla si è infatti concentrata sul Mobile Test Friendly e sul Mobile Page Speed.
Dato, infatti, che al giorno d’oggi i siti e le notizie relativi ad essi vengono visionati sopratutto tramite un dispositivo che sia tablet o smartphone e ormai molto più raramente da un pc, i due criteri applicati per provare la qualità dei siti delle start up fanno parte dell’universo mobile.
I dati dicono che circa l’87 % dei siti è mobile responsive. Ovvero: il caricamento di pagine e contenuti risulta ancora molto lento. Il 69% dei siti web responsive non riesce a raggiungere il 60/100, cioè un risultato dichiarato da Google Mobile Page Speed che ne valuta la sufficienza.
Più in generale: secondo Instilla solo il 12,4% del totale, cioè 940 società, passano la prova. Come da previsioni, la digitalizzazione delle startup è un settore in cui la qualità si vede soprattutto nelle regioni settentrionali d’Italia, mentre al Sud e a Centro questa qualità scende sensibilmente.
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Le dichiarazioni gravi, secondo il rapporto, ci sono eccome. Infatti più di un quarto delle starup dichiara di non avere un sito, cosa inconcepibile per i tempi in cui viviamo e che crea conseguenza negative in termini di visibilità e comunicazione. Inoltre, più del 20% che dichiara di averlo, il sito non è funzionante . Nel dettaglio: sono 1.730 i siti non funzionanti. Circa il 47 % di essi non è in alcun modo accessibile, mentre un altro 47 % è ancora in fase di costruzione. Infine esiste una piccola percentuale di startup che hanno siti il cui dominio risulta scaduto o è in vendita.
La situazione è estremamente grave e questo rapporto non può far altro se non incoraggiare le startup a darsi da fare e puntare tutto sull’innovazione digitale. Di qualità.
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