L’economia americana è forte, ma sicuramente non perfetta. Lo sappiamo ormai da anni, soprattutto da quando è scoppiata la crisi economica che ha coinvolto i paesi di mezzo mondo, portando ad una recessioni che ha molti tratti in comune con quella del ’29.
Nonostante la situazione economica attuale si possa definire in ripresa, gli eventuali rischi hanno il potenziale di influenzare le prospettive aziendali a livello commerciale.
Quali sono dunque le tendenze future, quelle da cui le aziende dovranno guardarsi le spalle? È necessario informarsi a dovere, per prendere decisioni importanti per il business e per restare al passo con le nuove richieste globali.
Secondo un articolo uscito sul sito americano TechCrunch, Joe Galvin, responsabile della ricerca, egli esplicita il metodo che hanno utilizzato in Vistage (società di Executive Coaching Organization).
Uno dei modi in cui teniamo sotto controllo lo stato dell’economia, la società misura il Vistage CEO Confidence Index. Di cosa si tratta? Misurato su base trimestrale, l’indice riflette le opinioni e le proiezioni degli amministratori delegati circa l’economia, i piani di assunzione e di investimento e le prospettive di crescita dei profitti e dei ricavi. Inoltre serve nel prevedere la crescita del PIL.
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Vistage Q2 2018 e i dati del rapporto
Il sondaggio di Vistage Q2 2018 ha raccolto le opinioni di 1.477 amministratori delegati di piccole e medie imprese, ha misurato l’indice di fiducia del CEO a 104,1, che è vicino al suo massimo da 10 anni. Oltre i tre quarti (78%) dei partecipanti al sondaggio hanno dichiarato di aspettarsi maggiori ricavi nell’anno a venire, mentre il 62% ha dichiarato di aspettarsi maggiori profitti. Quasi la metà (48%) ha dichiarato di voler aumentare i propri investimenti e il 61% ha dichiarato che aumenterà il numero di dipendenti.
Secondo il rapporto, alcuni osservatori del mercato temono che l’espansione economica stia iniziando a perdere terreno, ovvero che dopo la ripresa avvenga nuovamente un calo.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, i tassi di interesse stanno iniziando a salire mentre salgono anche la pressione salariale e i costi dei materiali. I conflitti commerciali alimentano quindi i timori di un’altra recessione.
Vistage, grazie ai dati del rapporto, ha quindi identificato i fattori di rischio più importanti per il resto del 2018. Ecco cosa ci aspetta nel mondo economico nei prossimi mesi e come potrebbe influire sulle attività commerciali.
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Le 5 tendenze più importanti
1. Le pressioni sui costi si stanno allargando e si stanno ulteriormente rafforzando.
I salari stanno aumentando, di fatto, così come i tassi di interesse e i costi energetici. Le nuove tariffe e politiche commerciali hanno posto l’accento sulle catene di approvvigionamento e sui costi delle materie prime. Di conseguenza, secondo le previsioni, le aziende troveranno più difficile mantenere il livello di output e aumentare la produttività nella seconda metà di quest’anno.
2. La carenza di assunzioni si è trasformata in una crisi di assunzioni.
Esiste un sentire generale secondo cui sembra difficile assumere i migliori talenti in questo periodo, e sembra stia per diventare ancora più difficile: secondo il Bureau of Labor Statistics, ci sono attualmente 6,7 milioni di posti di lavoro aperti negli Stati Uniti e solo 6,4 milioni di lavoratori disponibili per riempirli. Questo rappresenta un problema, soprattutto se si sta cercando di far crescere l’attività o entrare in nuovi mercato.
3. Tasse, scambi e tariffe si traducono in problemi.
La nuova legge fiscale americana ha creato tanta incertezza quanto nuove opportunità per le piccole e medie imprese. Sebbene sia possibile beneficiare di alcune modifiche, altre possono creare nuovi costi per le aziende (ad es. Limitazioni alla deduzione delle perdite di attività commerciali).
Allo stesso tempo, nuove politiche commerciali e nuove tariffe stanno facendo salire i costi dei materiali, aumentando i rischi finanziari per le imprese. Man mano che le catene di approvvigionamento globali diventano più frammentate, questo potrebbe causare danni in numerosi settori.
4. Gli attacchi informatici sono un killer silenzioso.
Se si hanno dipendenti, clienti o dati finanziari, si diventa bersaglio per un attacco informatico. I criminali informatici stanno prendendo di mira in modo aggressivo le piccole e medie imprese e gli attacchi informatici stanno aumentando di complessità, frequenza e gravità.
Tali attacchi, infatti, possono portare alla perdita di dati, denaro, record dei clienti, informazioni sui dipendenti, credibilità della leadership e fiducia verso dipendenti e clienti.
5. Una recessione è inevitabile.
A maggio, metà degli economisti intervistati dalla National Association for Businesses Economists ha dichiarato di prevedere una recessione entro la fine del 2019 o l’inizio del 2020, e due terzi hanno dichiarato di prevedere una recessione entro la fine del 2020.
Una delle ragioni principali è la riduzione del divario tra i tassi di interesse a breve e a lungo termine, noto come curva dei rendimenti. Se questa tendenza continuerà e porterà ad una curva dei rendimenti inversa, invierà a tutti un forte segnale che sta arrivando una recessione. In effetti, ogni recessione degli ultimi 60 anni è stata preceduta da una curva dei rendimenti invertita.