Rischia di costare carissimo a Tommaso Montesano il suo tweet sulle bare di Bergamo paragonate ai misteri del sequestro di Aldo Moro. Il giornalista del quotidiano Libero, figlio dell’attore no vax Enrico, scatena una bufera social con il suo messaggio. Per cercare di placare la pubblica indignazione, è costretto ad intervenire il comitato di redazione del suo giornale. E il direttore Alessandro Sallusti, annunciando la sua immediata sospensione, propone persino che venga licenziato in tronco.
Stavolta il giornalista di Libero, quotidiano certamente abituato alle provocazioni, ha veramente esagerato. Lo pensano anche i suoi colleghi. Nel pomeriggio di martedì 8 febbraio, a Tommaso Montesano viene in mente di pubblicare un tweet sul suo profilo, breve quanto caustico. “Le bare di Bergamo stanno al Covid-19 come il lago della Duchessa sta al sequestro Moro”, cinguetta il giornalista.
Il riferimento del figlio di Enrico Montesano è al falso comunicato delle Brigate Rosse, il numero 7, che il 18 aprile 1978 indicava il lago di montagna in provincia di Rieti come luogo dove cercare il corpo senza vita del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Insomma, secondo il giornalista di Libero, sarebbero ugualmente falsi sia quel comunicato che il tragico spettacolo delle bare di Bergamo trasportate dai camion dell’esercito il 18 marzo del 2020.
“Il comitato di redazione di Libero si dissocia dagli interventi con i quali un collega nega una correlazione tra la foto simbolo delle bare di Bergamo e il Covid. E si scusa con i familiari delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia”, prende le distanze il quotidiano. “In merito alle vergognose parole di Montesano ho chiesto all’azienda di valutare se esistono presupposti per il licenziamento per colpa grave. E comunque, nell’attesa, la sua sospensione immediata”, minaccia il direttore Sallusti.
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