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Stefania, uccisa e bruciata: il figlio della killer chiede scusa a scuola alla figlia della vittima

Un caso che aveva fatto inorridire l’Italia, quello della morte di Stefania Crotti, madre di una bambina di appena 8 anni di nome Martina. Una vicenda ancora irrisolta, per la quale fra due giorni Chiara Alessandri dovrà comparire di fronte al gup per la prima udienza, accusata di aver ucciso e poi bruciato la vittima nel bresciano dopo averla attirata in trappola. Un piano che, secondo i carabinieri, era stato studiato nel minimo dettaglio. A legare le due, un uomo: Chiara, infatti, era l’ex amante del marito di Stefania, con il quale in passato aveva avuto una breve convivenza.

Secondo quanto raccontato dal Corriere della Sera, gli investigatori hanno ricostruito le intenzione di Chiara Alessandri, che aveva cercato di inscenare una fuga di Stefania con un ipotetico amante. Messaggi d’addio, chiavi inserite in una lettera, tutta una farsa per nascondere l’omicidio della donna. Una vicenda che ha distrutto due famiglie, visto che nessuna delle due protagoniste può più vedere i propri figli. Anche Chiara, ora in carcere, ha tre bambini di 7, 8 e 12 anni.

A riportare alla luce il caso è stato un episodio raccontato dal Corriere. Uno dei figli di Chiara va infatti a scuola con la figlia di Stefania: “Giocano insieme, hanno la stessa età. Sono bambini, è normale. Lui le ha chiesto scusa per ciò che sua mamma ha fatto” le parole di Stefano Del Bello, marito della vittima. Parole che fanno venire i brividi. Stefano non sarà all’udienza, ma andrà in tribunale solo per la sentenza. “Se non sarà ergastolo, vorrei che scontasse la pena per intero – ha aggiunto – il perdono? Per me non esiste”.

Secondo l’accusa, il 17 gennaio Chiara Alessandri aveva chiesto a un amico, Angelo Pezzotta, di prelevare Stefania con un furgone fingendo di essere mandato da suo marito. Le aveva dato una rosa e un bigliettino con scritto “ti amo” e l’aveva bendata. Pezzotta l’aveva invece portata da Chiara, con cui era scoppiata una lite finita in tragedia: la donna, che sostiene sia stato un incidente, nega di averle dato fuoco.

Fondi Lega, indagato l’assessore della Regione Lombardia Bruno Galli

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