Non è un momento particolarmente felice per le criptovalute, che sembrano scontare anche i rumors sempre più forti che vorrebbero il governo cinese pronto a intervenire per chiudere una serie di exchange e limitare attività e servizi legati alle monete digitali. Segnali che sono stati interpretati molto negativamente dai mercati portando ad un deprezzamento generale del comparto.
In un panorama così negativo, brilla però Stellar Lumens, l’unica divisa virtuale che è riuscita ad andare in controtendenza, mettendo a segno una crescita pur contenuta. Un segnale di fiducia da parte degli investitori che conferma ancora una volta la bontà del progetto e pone le basi per un futuro che si prospetta sempre più luminoso.
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Cos’è Stellar Lumens e com’è nata
Quando si parla di Stellar Lumens, si dovrebbe però puntualizzare che in realtà con il primo nome si indica la piattaforma basata su tecnologia blockchain nata nel 2014 con il preciso fine di dare vita ad un sistema adatto alle transazioni, rapido e a basso costo, mentre il secondo caratterizza la vera e propria criptovaluta che è stata lanciata tramite un’ICO (Initial Coin Offer) nello stesso anno, con la quale verrebbero ad essere eseguite le operazioni in questione.
Da quanto detto sinora, si può facilmente comprendere come la visione che ha distinto il progetto sia radicalmente diversa da quella tipica del Bitcoin e si proponga di diventare uno strumento in grado di servire al meglio le transazioni online tra svariati soggetti che chiedono allo stesso tempo velocità, sicurezza e costi limitati.
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Stellar Lumens, i motivi della sua crescita
Quali sono i motivi che spingono i mercati a dare fiducia a Stellar Lumens? Il primo è la grande velocità che caratterizza le transazioni condotte con questa criptovaluta, che vengono compiute in un arco temporale tra i due e i cinque secondi, quindi con una rapidità sconosciuta ad esempio al Bitcoin.
Il secondo è la grande fiducia che Stellar Lumens riesce a calamitare da parte di grandi aziende, a partire da IBM, che si è tradotta in un accordo mondiale il quale costituisce il vero e proprio biglietto da visita di un progetto che, con tutta evidenza, risponde ad una serie di esigenze dell’economia reale, non limitandosi dunque ad essere una mera speculazione come avviene nel caso di altre monete digitali.
Anche altre imprese di grandi dimensioni, a partire da Deloitte, Tempo Money Transfer e Parkway hanno deciso a loro volta di ricorrere alla tecnologia Stellar, tanto da spingere molti analisti a preconizzare la possibilità per essa di andare ben presto ad insidiare le posizioni oggi detenute da Ripple.
Le differenze tra Stellar Lumens e Ripple
Va però sottolineato che se Stellar Lumens nasce con il preciso intento di fare concorrenza a Ripple, proprio fondandosi su caratteristiche analoghe, a partire dalla estrema rapidità e sicurezza delle transazioni, il progetto di avvio presenta alcune differenze decisive che potrebbero infine portare le due divise a coesistere.
Se infatti Ripple si rivolge in maniera specifica al sistema bancario e intende affermarsi alla stregua di una piattaforma di scambio tra gli istituti, anche a livello transnazionale, Stellar Lumens guarda invece al mondo delle piccola impresa e all’economia familiare. Una differenza di impostazione effettivamente molto marcata, che potrebbe infine permettere ad entrambe di affermarsi senza pestarsi i piedi a vicenda.