Steve Harwell, l’ex cantante degli Smash Mouth, è morto all’età di 56 anni nella sua casa di Boise, Idaho, “circondato da familiari e amici”, come ha annunciato il manager della band Robert Hayes in una dichiarazione a Rolling Stone.
Harwell, che aveva lasciato gli Smash Mouth due anni fa, ha visto la band proseguire il suo percorso con il nuovo cantante Zach Goode. “Nonostante ciò, l’eredità di Steve vivrà attraverso la sua musica”, ha sottolineato Hayes. “Con Steve alla guida, gli Smash Mouth hanno venduto oltre 10 milioni di album in tutto il mondo. La sua voce distintiva è una delle più riconoscibili della sua generazione. Aveva una passione genuina per i suoi fan e per la musica live”, ha continuato Hayes.
TMZ ha rivelato che Harwell ha lottato con problemi legati all’abuso di alcol per tutta la sua vita. Gli ultimi giorni hanno visto l’artista soffrire di insufficienza epatica terminale, una condizione per cui era stato recentemente ricoverato.
La morte dell’artista giunge circa due anni dopo un’esibizione in cui Harwell sembrava notevolmente disorientato, avendo difficoltà a parlare e urlando al pubblico. Poco dopo, aveva annunciato il suo ritiro dalla band e dal mondo della musica. Fonti vicine a lui avevano rivelato che Harwell stava affrontando gravi problemi di salute, tra cui cardiomiopatia, insufficienza cardiaca e encefalopatia acuta di Wernicke.
Steve Harwell è stato membro fondatore e storico frontman degli Smash Mouth, famosi per i successi “All Star” e “I’m a Believer”. Il gruppo ha anche ottenuto una nomination ai Grammy per “All Star”, brano diventato particolarmente popolare dopo essere stato incluso nella colonna sonora del film d’animazione “Shrek” del 2001.