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Stipendi d’oro, ecco quanto guadagnano (davvero) i politici

Caso stipendi d’oro, ecco quanto guadagnano davvero i politici. Dopo il cedolino sventolato ieri da Piero Fassino, che lamenta che i 4700 euro netti mensili siano sì un buono stipendio, ma non uno stipendio eccessivo, l’inchiesta del Sole 24 Ore sui reali guadagni percepiti dai parlamentari italiani. E, soprattutto, il rapporto con lo stipendio medio dei connazionali. Uno squilibrio percepito quanto meno come inopportuno. Se poi il provvedimento bandiera del governo è l’eliminazione del Reddito di cittadinanza, che lascia senza sussidi i meno fortunati.
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In parlamento diventa un caso quello degli stipendi d’oro, ecco quanto guadagnano davvero i politici italiani

Davvero quelli dei parlamentari italiani sono stipendi d’oro? Ecco quanto guadagnano. Il deputato di lungo corso, Piero Fassino, oggi ritratta: “Parlavo esclusivamente a titolo personale”. Parzialmente, però: “Ho fatto un’operazione di verità. Ho detto ai miei colleghi che quello che percepiamo è lontano dalle cifre spropositate che spesso vengono comunicate”.
Ma siamo davvero sicuri di questo? Prendiamo una massima partorita da uno degli esempi più fulgidi di capitano d’azienda che l’Italia abbia mai avuto: Adriano Olivetti. L’imprenditore piemontese riteneva non si potesse parlare di democrazia e di equità sociale se un imprenditore superasse più di dieci volte lo stipendio di un dipendente. Secondo un recente studio di Milena Gabanelli per il Corriere della Sera, questa sperequazione, sia nelle pubbliche amministrazioni che nelle aziende private, è arrivata a 340 volte lo stipendio di un dipendente.
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Ecco qual è il distacco tra lo stipendio di un parlamentare con quello medio di un italiano. L’Istat fornisce la media annuale lorda di 27 mila euro. Una media, si precisa, inferiore del 12% rispetto a quella dell’Unione europea e del 23% rispetto a quella tedesca. Fassino ci ha regalato la cifra netta di base per un deputato: 4700 euro al mese, per un anno: 56400 euro, netti. Più del doppio di un lavoratore medio. Ma vediamo quali altre somme andrebbero calcolate.

Fassino sventola la cedola con il suo stipendio

Quanto guadagna Piero Fassino

La dichiarazione dei redditi di Fassino è pubblica per la legge sulla Trasparenza. Il suo reddito da lavoro dipendente è di 159.874 euro, a cui si aggiungono altri 16.472 euro di cedolare secca. La sua imposta lorda è di 62.150 euro. L’anno scorso il parlamentare Pd ha elargito donazioni liberali per 4.719 euro e ha usufruito dei bonus edilizi, che il suo partito ha contestato in aula, per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico delle sue proprietà immobiliari. Ha beneficiato di crediti d’imposta rispettivamente di 7.893 euro e di 1.282 euro.
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Quanto guadagna davvero un parlamentare

L’indennità netta per un parlamentare si aggira tra i 4.750 e i 5 mila euro al mese. L’importo lordo è di 10.435 euro, sul quale sono effettuate le ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali. Per i deputati che svolgono un’altra attività lavorativa, l’importo netto dell’indennità ammonta a circa 4.750 euro, corrispondenti a 9.975 euro lordi.

A queste cifre vanno aggiunte altre voci. La diaria per il soggiorno a Roma, che ammonta a 3500 euro netti al mese, dai quali si scalano 200 euro circa per ogni giorno di assenza dai lavori parlamentari.
Rimborso delle spese per l’esercizio del mandato: 3.690 euro. Sarebbero i rimborsi elettorali, per metà forfettari e per l’altra metà dietro giustificazione (collaboratori e altre spese).

Rimborso per trasporti e viaggi: fino a 3.995 euro a trimestre. Questi rimborsi si aggiungono a ulteriori benefit, come tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea. Rimborso per le spese telefoniche: 1.200 euro l’anno. Una voce particolare è quella che riguarda l’assistenza sanitaria: i politici godono di un’assistenza sanitaria ad hoc. A titolo contributivo, versano una quota per le spese sanitarie pari a 500 euro annui.

Esiste, poi, un fondo specifico per il termine del mandato, in cui i parlamentari versano 784,14 euro. Al termine del mandato parlamentare, il deputato riceve un assegno che corrisponde all’80% dell’importo mensile lordo dell’indennità, per ogni anno di mandato effettivo, o frazione non inferiore ai sei mesi.

L’indennità parlamentare è prevista dall’articolo 69 della Costituzione, “a garanzia del libero svolgimento del mandato elettivo”. Gli Uffici di presidenza delle Camere determinano l’ammontare dell’indennità mensile. La Camera dei deputati calcola che in assenza delle riduzioni e delle sospensioni l’importo dell’indennità parlamentare sarebbe di 16.393,12 euro.

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