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Stop al Ddl Zan: l’ira di Fedez contro Renzi

La legge che porta il nome del deputato del Pd Alessandro Zan probabilmente non vedrà mai la luce. Nella seduta di mercoledì 27 ottobre, l’aula del Senato ha infatti approvato con voto a scrutinio segreto la cosiddetta tagliola. Salta in questo modo l’esame degli articoli e degli emendamenti del Ddl Zan. E quindi l’iter della legge di conseguenza si blocca. Esultano sfrenati i senatori di Lega e Fratelli d’Italia, da sempre contrari al disegno di legge sull’omotransfobia. Non altrettanto fanno i colleghi del centrosinistra e soprattutto Fedez. Il rapper si scaglia contro Matteo Renzi.

Un momento della manifestazione Pride ‘Per la legge Zan e molto di più: non un passo indietro’, a Torino, 5 giugno 2021. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Sono stati 154 i voti a favore della tagliola che blocca di fatto l’iter del Ddl Zan, approvato per la prima volta alla Camera il 4 novembre del 2020. 131 i contrari. Solo 2 gli astenuti. “La mia decisione, per quanto legittimo contestare, perché si tratta di interpretazione, ha delle solide fondamenta di carattere giuridico”. Così il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, motiva la sua decisione di accogliere la richiesta di voto a scrutinio segreto sulla tagliola.

Stop al Ddl Zan in Senato

“Io sono stata chiamata esclusivamente a giudicare sulla votazione segreta che è una questione puramente giuridica. Infatti ho citato il regolamento e i precedenti che mi hanno indotto alla concessione del voto a scrutinio segreto”, si difende dalle critiche la Casellati. “Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle. Hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie. E hanno affossato il Ddl Zan”, esulta invece il leader della Lega Matteo Salvini.

Chi non esulta affatto è al contrario Fedez, Il rapper in questi mesi si è dimostrato uno dei più strenui difensori del Ddl Zan. Per questo non digerisce proprio la sconfitta prendendosela con Matteo Renzi. “Ma il Renzi che si proclamava paladino dei diritti civili è lo stesso che oggi pare sia volato in Arabia Saudita mentre si affossava il Ddl Zan? – atacca su Twitter – Per celebrare la libertà di parola organizziamo una partitella a scarabeo con Kim Jong-un? Gran tempismo. Comunque bravi tutti”.

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